giovedì 31 marzo 2016

"VITA" DA CYBORG

Chip dermali, siamo già cyborg: ecco come si vive con il corpo connesso

Low cost, invisibili, veloci e sicuri. Arrivano sul mercato i chip dermali NFC, per dire addio a password, pin e chiavi. Al costo di un piercingdi ILARIA RAVARINO

"FA MALE?". "Più di quanto mi aspettassi. Meno di un tatuaggio". Jonas, il nome è di fantasia, ha una trentina d'anni. È venuto all'Cebit, la grande fiera tech di Hannover, in compagnia di un paio di amici. E qualche minuto fa, senza pensarci troppo, ha deciso: diventerà un cyborg. Allo stand della Dangerous Things, una "hacker-gadget company" di Seattle, il ragazzo si è presentato come volontario per farsi impiantare gratuitamente un chip NFC (Near Field Communication) sotto pelle. Un piccolo oggetto di vetro poco più grande di un chicco di riso, sparato da una siringa tra il pollice e l'indice della sua mano sinistra, che per una giornata dovrà essere protetto da garza e cotone. Perciò, per poterlo usare, Jonas dovrà aspettare almeno 24 ore: "Peccato. Volevo collegarmi subito al cellulare".

Amal Graafstra, che della Dangerous Things è il fondatore, di chip ne ha quattro: il primo risale a otto anni fa, l'ultimo, l'unico sul polso, è ancora coperto da una benda. È il più recente ritrovato della compagnia, leggermente più grande del precedente ma più sottile, flessibile e potente. La pelle, sopra gli impianti, è liscia e senza screpolature. Solo facendo una leggera pressione si avverte la presenza di un corpo estraneo nel tessuto epidermico. "Grazie ai chip mi sono liberato di chiavi, password e pin", spiega.

Con un solo gesto della mano Graafstra e i circa 10.000 impiantati con la sua tecnologia (ma i chip ordinati lo scorso anno sono stati 50.000) possono aprire serrature, mettere in moto veicoli, interfacciarsi con la Smart-Home, effettuare login a computer e smartphone, pagare in bitcoin. A due condizioni: che si trovino a meno di 4 centimetri di distanza dal dispositivo con cui desiderano interagire, e che il dispositivo usi il protocollo NFC (ormai diffuso su tutti gli smartphone).

Ancora lunga la lista delle precisazioni necessarie per incoraggiare un bacino di utenti potenzialmente grande, ma frenato da dubbi di natura medica, psicologica, persino morale. "Ci sentiamo un po'come la Apple negli anni '70" spiega Patrik Kramer, dell'azienda distributrice Digiwell. Ma non a tutti piace l'idea di considerarsi "cyborg": i più, al Cebit, preferiscono paragonare l'impianto a una sorta di evoluzione tech del piercing. "La differenza però è che i chip non hanno effetti collaterali", assicura Graafstra. Non a caso, in Germania, gli unici autorizzati a impiantare (ed espiantare) i chip oltre ai medici sono proprio i piercer professionisti: tutta l'operazione dura meno di cinque minuti, e in un paio di settimane la piccola ferita di circa un millimetro si rimargina completamente.

Anche i prezzi sono in linea con il cyberfashion. Dai 40 ai 70 euro, per chi desidera acquistare il "comfort kit" con tutto il necessario per l'operazione, siringa e guanti inclusi. Finanziati attraverso una campagna di crowdfunding, i microchip della Digiwell sono i primi a uso commerciale a utilizzare la comunicazione a corto raggio NFC, un perfezionamento della tecnologia madre RFID (Radio Frequency Identification) di cui si servono i chip VeriChip, Smart Tokens e micoID. La novità dei chip NFC consisterebbe in un'ottima velocità di trasferimento dati e buoni livelli di sicurezza, che ridurrebbero la possibilità di leggere e clonare i chip - vero punto dolente della tecnologia RFID. Quanto alla tracciabilità delle persone impiantate, argomento dibattuto tra appassionati e complottisti, "i nostri chip permettono l'identificazione delle persone - dice Graafstra - non la loro tracciabilità". C'è differenza, dunque, tra i chip RFID
usati per ritrovare gli animali scomparsi e i chip NFC con cui il cyborg interagisce con le macchine. Al Cebit, oltre a Jonas, si fanno avanti altri sei volontari: "Sarà un successo se arriveremo a trenta", dice Kramer. "Non abbiamo fretta. Siamo il futuro".

http://www.repubblica.it/tecnologia/2016/03/24/news/chip_dermali_siamo_gia_cyborg_ecco_come_si_vive_con_il_corpo_connesso-136241078/?ref=HRLV-8&refresh_ce


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mercoledì 30 marzo 2016

DOPO 5 ANNI DAVID ICKE TORNA IN ITALIA! UNICA DATA ITALIANA DEL SUO TOUR MONDIALE




David Icke, l'autore più controverso al mondo, da un quarto di secolo è impegnato a svelare i segreti dell'Universo, della realtà e delle forze che si manipolano. Ciò che un tempo veniva ridicolizzato e rifiutato, ora riceve continue conferme e consensi, e Icke, a lungo oggetto di scherno, viene ormai riconosciuto come un precursore.


Dopo l'evento all'Arena di Wembley nell'Ottobre 2012, Icke diventa un paladino della controinformazione. E' ormai lontano quel giorno del 1991 in cui Icke, giornalista sportivo della BBC, si presenta nella trasmissione televisiva di Terry Wogan, facendo due dichiarazioni shock: si autoproclamò "Figlio della Divinità" e predisse immani catastrofi naturali che avrebbero devastato il Regno Unito. Il pubblico in studio, attonito, dopo un primo momento di sconcerto, scoppia a ridere e lo ridicolizza in diretta nazionale.

25 anni dopo, nel 2016, Icke torna proprio presso lo Sheperds Bush Empire - negli studi in cui avvenne la famosa intervista con Wogan - per annunciare il suo nuovo World Wide Wake Up Tour, che toccherà anche l'Italia.



DAVID ICKE. World Wide Wake Up Tour 2016/2017 - Rimini - 22 Ottobre 2016 Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 95
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DAVID ICKE: SIAMO DENTRO UN CAMBIO VIBRAZIONALE. IL SISTEMA DI CONTROLLO NON SOPRAVVIVERA’!

“Una nuova consapevolezza sta emergendo, per decodificare un NUOVO MONDO. Questo cambio vibrazionale sta entrando nei luoghi oscuri delle società segrete, nelle fogne del sistema di controllo, che sta andando verso la sua fine. Pensiamo che il sistema di controllo stia aumentando il suo potere e si, in superficie così appare… ma in realtà sta gettando le sue ultime carte.
La verità è che non ha chance di sopravvivenza, perché c’è una nuova energia che è stata “soffiata” in questo sistema di controllo, che sta andando a pezzi.
Si, in questo processo di risveglio, non è ancora la maggioranza, ma il numero di coloro che si stanno risvegliando è fantastico.


Mentre veniamo colpiti da questa nuova energia… non deve esserci piu’ paura e complicità sottomessa. Ecco perchè tutta questa gente del sistema di controllo, data la loro arroganza e apparente potere, è terrorizzata dal risveglio della umanità.



Il predatore è terrorizzato dal risveglio umano.

“Loro” possono vedere oltre la timeline (la linea del tempo) e sapevano perciò che questo tempo sarebbe arrivato. In passato l’umanità non sapeva di essere controllata da quella forza, che poteva perciò andare avanti in modo indefinito.
Ma quel che è successo è che… sapendo che questo cambiamento vibrazionale sarebbe arrivato … ora “loro” cercano di buttare tutto all’aria. Ecco anche perché stanno manipolando il nostro campo magnetico: per far deviare la frequenza di questo cambiamento che ci risveglierà.
OGM, medicine, microchip, inquinamento magnetico, cellulari… tutti sono per destabilizzare il nostro computer-corpo, per impedirci di ricevere le nuove frequenze di questo bellissimo cambiamento che si sta dispiegando.
I nostri figli e nipoti non vivranno in uno stato orwelliano, in una dittatura globale fascista. Questo è il periodo in cui tutto questo se ne sta andando.: se ne sta andando una base informativa (una serie di infomazioni inscritte, ndt).

Quel che penso è che questa tecnologia HAARP , con base iniziale in Alaska e ora diffusa anche in altre parti del mondo, quel che essa fa… è far rimbalzare le onde radio oltre l’atmosfera, nei suoi strati superiori, per poi ritornare sulla terra. Si, si può manipolare il clima ed anche creare terremoti ed altro, ma lo scopo primario per cui esiste è per essere di supporto alla soppressione del cambio vibrazionale della terra, cosi’ da impedirci ancora di ricevere l’impatto di questa energia di cambiamento.
Anche con le scie chimiche cercano di creare una realtà, che funga da barriera per quelle vibrazioni di cambiamento.

Il cambio è epocale ed è arrivato naturalmente. Questo cambio vibrazionale, queste vibrazioni ti guariscono dentro e quindi guariscono la scissione nella psiche umana, che ha causato cosi tanto caos e che si manifesta nella olografia delle guerre, delle liti, delle ossessioni, dell’affamare un mondo di abbondanza, della frustrazione, ed è questa scissione su cui si basa questo meccanismo di controllo”.

Fonte: http://www.educazionementale.it/david-icke-siamo-dentro-un-cambio-vibrazionale-il-sistema-di-controllo-non-sopravvivera/

lunedì 28 marzo 2016

ROBERT DE NIRO RITIRA IL FILM CONTRO LE VACCINAZIONI. PERCHÉ?






Robert De Niro, nota stella del cinema non è solo un grande attore, ma anche il padre di un bambino autistico, divenuto tale a seguito di vaccinazioni obbligatorie.

Il 24 aprile doveva essere proiettato il film documentario prodotto e diretto da Andrew Wakefield, l'ex gastroenterologo inglese che nel 1998 scatenò il panico tra i genitori di tutto il mondo, sostenendo di avere individuato nel vaccino polivalente Mpr, contro morbillo, parotite e rosolia, unacausa di autismo.

Andrew Wakefield, in questi giorni è stato descritto dai principali media di regime, come un truffatore che si è inventato tutto per far soldi, intanto, però, i bambini autistici pro-vaccinazioni continuano a crescere. Agli occhi di chi pensa con la sua testa e non si fa condizionare da testate giornalistiche al servizio del potere, qualche dubbio viene. Dovete sapere che l'ex gastroenterologo A.Wakefieldaccusò le autorità statunitensi di aver nascosto i dati che indicherebbero un rapporto tra la diffusione delle vaccinazioni e l’aumento delle diagnosi di autismo, ma le sue teorie sono state contestate come "frode scientifica" dalla comunità scientifica (che, come è noto è al soldi del potere) ed è stato radiato dall’ordine dei medici...

Non è compito nostro dire se Andrew Wakefield sia davvero un truffatore oppure no, ma certo è che non è il primo ad arrivare a tali consclusioni.


Non vi ricorda niente questa storia? Ma si!



Quella del Dottor Hamer degli anni 2000! Il dottore tedesco aveva trovato l'origine e la cura del cancro, e per questo venne perseguitato per anni, la comunità medica non riuscendo a radiarlo dall'ordine dei medici tentò di farlo internare più volte in psichiatria confalse prove, ma non ci riuscì, alla fine però riuscirono a farlo imprigionare per qualche anno, ora si trova in esilio in Norvegia, poiché tutti i Paesi europei hanno un mandato di arresto su di lui.Scontato dirlo, ma anche dottor Hamer sosteneva che nei vaccini venissero inserite sostanze tossiche intenzionalmente.


"Nessuno ha mai visto virus che provocano malattie.


I virus non sono mai stati osservati, perciò la loro esistenza è ipotetica, ovvero non empirica, non scientifica,


e una vaccinazione contro un virus di cui non si è dimostrata l'esistenza è una truffa."

Dottor Hamer

Tornando al film denuncia dell'ex gastroenterologo radiato dall'ordine dei mediciAndrew Wakefield e il noto attore Robert De Niro, quest'ultimo ha deciso (o lo hanno fatto decidere?) di ritirare il film che doveva essere proiettato al Tribeca Film Festival di New York e che, con molta probabilità, non vedremo mai più uscire...


Una domanda sorge spontanea, la caccia alla streghe è davvero finita? O ha solo cambiato faccia? Meno di 100 anni fa, un medico-scienziato di nome Wilhelm Reich fù costretto a fuggire in America per le sue idee e lì. accusato per aver scoperto qualcosa che ha detta degli esperti "non esiste", venne sbattuto in prigione e avvelenato poco prima del suo rilascio. Molti dei suoi libri bruciati su ordine del Tribunale, ma la lista continua fino ai giorni nostri, con il Dottor Di Bella in Italia e tutti gli altri medici "controccorrente" che trovano cure che non producono profitto per le case farmaceutiche.


Daniele Reale

Fonte
http://ilnuovomondodanielereale.blogspot.it/2016/03/robert-de-niro-ritira-il-film-contro-le.html

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sabato 26 marzo 2016

di fronte all'islamizzazione dell'europa la civilta' occidentale merita di soccombere

Papa Francesco ha lavato i piedi, nel Giovedì santo, a 11 clandestini e a una operatrice del CARA (Centro accoglienza richiedenti asilo), di cui 5 cattolici, 4 musulmani, 3 cristiani copti e 1 indù. Il Papa ha attribuito un significato ecumenico alla lavanda dei piedi di persone di fedi diverse: "Tutti noi, insieme, musulmani, indù, cattolici, copti, evangelici, fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati: un gesto".

Noi ci permettiamo di ricordare a Papa Francesco che Gesù lavò i piedi solo ai suoi discepoli, ai suoi più stretti adepti, a chi credeva in lui, a chi era stato investito della missione di tramandare e diffondere il suo Verbo dopo la sua morte terrena. Non li lavò a chi lo perseguitava e a chi si apprestava a condannarlo a morte.


Noi ci permettiamo di dire a Papa Francesco che lavare i piedi a un musulmano si presta quantomeno a un grosso fraintendimento. Nel corso di 1500 anni i cristiani hanno subito il più colossale genocidio della Storia per mano dei musulmani. Erano il 98 per cento della popolazione sulla sponda meridionale e orientale del Mediterraneo nel Settimo secolo, mentre oggi si sono assottigliati al 3 per cento. Dal punto di vista di chi concepisce l'islam come l'unica vera religione e condanna l'ebraismo e il cristianesimo come delle eresie da sopprimere, se il capo della più cospicua comunità cristiana al mondo bacia i piedi di un musulmano, ciò viene percepito come un atto di sottomissione all'islam.

Cari amici, in 1500 anni di Storia l'islam ha massacrato e sottomesso i cristiani. Nel Corano Allah promette che tutta l'umanità sarà sottomessa all'islam. Sarebbe bene che Papa Francesco imparasse che Allah non è il nostro Dio, che i musulmani non considerano che il Dio Padre e Gesù siano la stessa cosa di Allah.

Cari amici, questo relativismo religioso contraddice la ragione e svilisce la fede cristiana. Liberiamocene. Basta con la legittimazione dell'islam.

Magdi Allam

Stiamo facendo i buoni. Lo facciamo a gara. D’appalto. Mentre loro aspettano, freddi come scorpioni, di colpire col pungiglione avvelenato della loro legge. Che è fede e legge insieme. Ma è anche modo di vestire, cucinare, lavarsi i piedi, camminare per via, odiare, invadere e uccidere.
Tutto mi sarei aspettato, dopo le ultime drammatiche ore di Bruxelles, tranne che il papa rosso, finto santo e finto buono, si piegasse a fare da maddalena ai piedi di un plotone di irregolari. Quello, proprio no! Se lo poteva e ce lo poteva risparmiare. Vergognoso!
A mostrare un Occidente piagnone, cagasotto, ci aveva già pensato la ministressa italiana all’estero. Ma che il Vicario di Lui si forgi e CI forgi i chiodi della novella Croce non è concepibile. Perché di chiodi e di croci ne abbiamo già abbastanza. 

E questo mostrarci all’islam come dei vinti in attesa di pena capitale offende la nostra già grande miseria.

Nino Spirli'



Massimo D'Alema soltanto 24 ore dopo la strage di Bruxelles ha proposto di concedere finanziamenti pubblici per la costruzione di nuove moschee in Italia, consentendo ai musulmani di poter beneficiare dell'8 per mille delle detrazioni fiscali di cui oggi beneficiano la Chiesa cattolica, le chiese protestanti, l'Unione buddhista italiana, l'Unione induista italiana, avendo stipulato una intesa con lo Stato italiano. Viceversa l'islam non ha stipulato un'intesa con lo Stato.

Laura Boldrini  "Servono più immigrati in Italia, salveranno il Paese dall'invecchiamento". La presidente della Camera, Laura Boldrini prosegue la sua personale battaglia per spalancare le porte del nostro Paese agli immigrati: "Nè un muro nè un filo spinato cambieranno la Storia", ha aggiunto. Parlando dell’Italia, poi sottolinea che "l’integrazione conviene perché siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all’estero". "Se non si invertirà questa tendenza", insiste, "è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 mln di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l’accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/boldrini-spalanca-porte-ora-pi-immigrati-italia-1235153.html

di fronte all'islamizzazione dell'europa la civilta' occidentale merita di soccombere

Quando i Leader  politici e religiosi del paese Italia fanno queste dichiarazioni e questi gesti, é evidente di come andra' a finire, io non sono ne cristiano ne musulmano e credo che tutte le religioni organizzate siano un danno, un cancro per l'evoluzione dell'umanita', detto questo  credo che islamizzare l'Europa sia un passo indietro un ritorno a un medioevo violento e barbaro

cmq sia il destino è segnato L'Europa sara' islamizzata 20 30 anni al massimo. immigrazione,
natalita' e politiche favorevoli agli immigrati musulmani sono i colpi sotto i quali crollera' la civilta' per come la conosciamo AMEN

Antar Raja



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La differenza tra la merda e il profiterol


"QUANDO CAPIRETE CHE AVEVAMO RAGIONE SARA' TROPPO TARDI..." (L.F. CELINE)


(Informare) - Mentre l'Europa è scossa da una ventata di panico e centinaia di deficienti , colti da un raptus da madonnari da quattro soldi, aggiungono al già tragico Je suis... decorazioni, non si sa bene de che, fatte con gessetti colorati, l'Esercito Arabo Siriano riconquista Palmyra. Se in Europa un attentato semina il panico e reazioni da circo equestre, in Siria petroldollari , barbare esecuzioni, mutilazioni, torture, stragi di civili e autobombe non hanno piegato i siriani, che oggi possono esultare per l'ennesima vittoria. In tutto ciò c'è un motivo
Il motivo è la forza di volontà del popolo siriano.Che appunto, si sente popolo  ed è pronto a sacrificarsi per difendere la sua terra, la sua stirpe e il suo sangue e tratta i traditori in quanto tali. 
L'Europa perisce perché non è un popolo. Non lo è più da qualche centinaio d'anni, ed è tutta lì la differenza tra la merda e il profiterol. Ha cessato di esserlo perché si è abbandonata al capitalismo sfrenato, al vincitore di turno, all'abbandono di ogni etica e di ogni morale, ormai  pronta a scendere in piazza solo per rivendicare diritti civili che dovrebbero farci vergognare e a chinar la testa di fronte a disoccupazione e stipendi da fame che stanno portando la devastazione nelle famiglie.
L'Europa è impaurita come un coniglio di fronte a un attentato come ce ne sono decine nel mondo ogni giorno, perché è consapevole di tutto ciò. E' consapevole di ciò che è.
Non è più nulla, solo un popolo inetto e moralmente marcio fino al midollo. Un popolo finito. Rassegnamoci, abbiamo spalancato le porte dell'Inferno di fronte al futuro dei nostri figli.

di Gianni Franceschetti


http://informare.over-blog.it/2016/03/la-piccola-differenza-tra-la-merda-e-il-profiterol.htmlhttp://altrarealta.blogspot.it/

venerdì 25 marzo 2016

IL FUTURO DELL'EUROPA

I musulmani di Norvegia chiedono uno stato islamico separato
I musulmani in Norvegia ora chiedono uno stato separato, anche in Grecia accadrà presto!

I musulmani che vivono in Norvegia ora chiedono uno stato islamico separato e minacciano azioni terroristiche se le loro richieste non saranno soddisfatte. La Norvegia ha già completato la fase 3 dell’ islamizzazione. 


Quanto segue spiega le tre fasi.

Fase 1: quando i musulmani costituiscono 1-3% della popolazione. Il loro comportamento nella società è tranquillo e non invadente.

Fase 2: Quando i musulmani costituiscono 4-20% della popolazione, cominciano le richieste politiche, come la costruzione di moschee, minareti, il divieto di cerimonie cristiane ed eventi e celebrazioni di feste musulmane come il Ramadan.

Fase 3: Quando i musulmani costituiscono oltre il 20% della popolazione inizia una guerra santa (jihad). Le Aree musulmane della città (ghetti) diventano inaccessibili ai non musulmani. Comincia la piena attuazione delle leggi della Sharia ghetto insieme agli attacchi terroristici per la secessione e la creazione di uno stato islamico.

Purtroppo la Norvegia è già in fase 3. L’organizzazione terroristica Ansar al-Sunna minaccia che, se la capitale di Oslo non sarà riconosciuta dallo Stato norvegese come città musulmana di una nazione musulmana, sarà dichiarata una guerra santa, con tutto ciò che questo comporta. L’annuncio dell’ organizzazione terroristica:

“Noi non vogliamo essere parte della società norvegese. Non vogliamo lasciare la Norvegia perché siamo nati e cresciuti qui. La terra di Allah ci appartiene.” jewsnews.co.il
Pubblicato da Thank Oriana
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I fili delle marionette


Poniamoci una domanda: come fanno i pendoli a costringere i loro seguaci a rifornirli
volontariamente di energia? Si può ammettere, per esempio, che un pendolo ben organizzato e
influente possa riuscire ad obbligare i suoi aderenti ad agire secondo determinate regole. Ma
come possono fare altrettanto i pendoli più deboli?
Quando una persona non ha il potere di forzare qualcuno a fare qualcosa si serve di
argomenti sensati, persuasioni, opere di convincimento, promesse. Si tratta però di metodi poco
efficaci, tipici di una società umana che ha perso il contatto con le forze della natura. I pendoli
ricorrono di rado a queste tecniche, preferendo servirsi di armi di gran lunga più raffinate. Nella
loro essenza di sistemi energetici di informazione, essi sono più inclini ad operare e ad
assoggettare secondo le potenti e immutabili leggi di natura.
L’uomo cede energia al pendolo nel momento in cui emette energia alla frequenza di
risonanza del pendolo. Per far ciò egli non deve necessariamente incanalare il suo pensiero in
direzione del pendolo. Si sa che la maggior parte dei pensieri e degli atti delle persone e’ un
prodotto del subconscio. Sfruttando proprio questa qualità della psiche umana i pendoli riescono
ad attingere energia non solo dai loro sostenitori ma persino dai loro nemici accaniti. Forse avete
già capito in che modo.
Provate ad immaginare un gruppo di vecchiette sedute su una panchina, intente a
maledire il governo del paese. Non le si può certo considerare sostenitrici del pendolo-governo,
che odiano per un’intera serie di cause. Però cosa succede? Le vecchiette si lamentano del
governo, cosi inerte, corrotto, venduto e ottuso, e nel farlo emettono con i loro pensieri
un’intensa quantità di energia alla frequenza del pendolo in oggetto. Per il pendolo e’
indifferente da quale parte lo facciano oscillare, gli va bene sia l’energia positiva che quella
negativa. L’importante e’ che la frequenza di emissione sia quella di risonanza.
Compito principale del pendolo e’ quindi quello di agganciare l’individuo, toccarlo sul
vivo, usurpare i suoi pensieri, non importa in che modo.
Con il progredire dei mezzi d’informazione di massa i metodi dei pendoli si stanno
facendo via via più raffinati. L’individuo cade in un rapporto di dipendenza.

Avete notato che nei notiziari prevalgono generalmente le brutte notizie? Questo tipo di
notizie infatti scatena forti emozioni, ansia, paura, indignazione, rabbia, odio. Il compito dei
corrispondenti e’ proprio quello di ancorare l’attenzione del pubblico. I mezzi di comunicazione
di massa, pendoli a loro volta, sono al servizio di pendoli più potenti. Il loro fine dichiarato e’
quello di rendere accessibile al pubblico ogni tipo di informazione. Quello reale, invece, e’ solo

uno: sintonizzare con tutti i mezzi possibili alle frequenze giuste.

Vadim Zeland
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mercoledì 23 marzo 2016

L' HIV NON ESISTE - Video Risposta a Nadia Toffa delle IENE




Dopo la diffusione del servizione di Nadia Toffa delle IENE su "L'HIV NON ESISTE andato in onda il 21 Marzo 2016 il Dr. Domenico Mastrangelo essendo stato tirato in causa e intervistato senza peraltro dargli la possibilità di spiegare le tesi su cui si basa la sua idea, ha deciso di creare una Video Risposta per Nadia Toffa e per tutte le persone che hanno guardato il servizio delle Iene per chiarire alcune lacune sull'argomento che durante il montaggio sono state sapientemente tagliate .

Per approfondire la tesi del Dr. Mastrangelo è possibile leggere il libro "Le falsità sull'AIDS - Ancora Imbrogliati Dalla Scienza?"  Libro pubblicato nel 2015 dove Mastrangelo ha raccolto oltre 480 citazioni bibliografiche di letteratura scientifica sulla diatriba esistente tra i sostenitori dell'AIDS come malattia determinata dal Virus HIV e i negazionisti di tale teoria.

Oppure guarda la conferenza completa tenuta dal Dr. Mastrangelo su ”La Frode sull’AIDS: ancora Imbrogliati dalla Scienza”:https://youtu.be/dJkS3Wstw_Q

Domenico Mastrangelo è Medico, specialista in Ematologia, Oncologia, Farmacologia clinica, Oftalmologia e Diplomato Omeopata. Attualmente "Senior Scientist" in ricerca presso il Dipartimento di Scienze Mediche
Chirurgiche e Neuroscienze dell'Università degli Studi di Siena.

Le Falsità sull'AIDS
Ancora imbrogliati dalla scienza?
€ 14.9
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lunedì 21 marzo 2016

UN RAID DISGUSTOSO CHE SI RITORCE INEVITABILMENTE SU CHI LO HA IDEATO



LETTERA

UN RAID TELEVISIVO MIRATO A SCREDITARE, A DISINFORMARE E AD OFFENDERE 

Ciao Valdo, ieri sera ho visto la trasmissione delle Iene con quella vergognosa della Nadia Toffa che ha intervistato te e il tuo amico medico sulla questione dell'Aids, alla vostra conferenza, senza lasciarvi parlare. Si è comportata da vera ignorante. Mi ha fatto veramente incazzare. Con tutta quella confusione che ha fatto continuando a parlare come un'oca, non mi ha fatto capire neanche come si chiama il tuo amico medico, che è stato anche troppo gentile nei suoi confronti mentre cercava invano di risponderle.

HO TROVATO FANTASTICA LA TUA RISPOSTA AL PRESUNTO AMMALATO DI AIDS

Si meritava veramente di essere mandata a quel paese. Quando hai risposto al ragazzo che si è presentato nel tuo studio dicendo di essere ammalato di Aids, sei stato fantastico. Ciao. A presto.
Stefano Torcellan

*****

RISPOSTA

LE IENE SI SONO DATE LA ZAPPA SUI PIEDI

Ciao Stefano. Il medico in questione è il dr Domenico Mastrangelo da Siena. Se devo essere sincero, non mi sento affatto vittima di qualcosa e di qualcuno. Chiunque abbia un minimo di buon senso non tarda a capire che gli autori di questo stomachevole messinscena televisivo hanno finito per screditarsi, commettendo un clamoroso atto di autolesionismo, dandosi la zappa sui piedi. Il tema su cui ero stato invitato a Milano era tra l'altro "La verità sul cibo e la salute", e non la verità sull'Aids.
Ma non è questo il punto. Chiunque abbia un minimo di buon senso percettivo vorrà almeno informarsi meglio e non accontentarsi di questa distorsione dei fatti.

UN AGGUATO PRIVO DI CAPO E DI CODA, PRIVO DI RISPETTO E DI BUONA EDUCAZIONE

Sto ricevendo importanti telefonate di solidarietà in questo senso. Si è alla fine creato un trambusto e una serie di umori decisamente critici e negativi nei riguardi di questo agguato privo di capo e di coda, privo di criterio e di buona educazione. D'accordo che dalle Iene non puoi attenderti nulla di meglio in termini di modi urbani, ma ci sono dei limiti di decenza che in questo caso non sono stati rispettati.

OGNUNO FACCIA LE PROPRIE SCELTE IN PIENA LIBERTÀ E IN LIBERA COSCIENZA

Ho appena visto il servizio delle Iene come presentato in televisione. Ovvio che chi ha in mano la telecamera e le immagini finisce per avere la parola per ultimo, finisce per giocare a proprio interesse e piacimento con tagli e montaggi. Non mi sono mai sognato di spingere la gente a usare o non usare il preservativo. Sono scelte intime, delicate, personali. Scelte che ognuno deve fare in libera coscienza e in sintonia corresponsabile con la sua partner. Questo vale per tutti, a cominciare dei miei figli. Se uno prova paura, sospetto, avversione per il prossimo, meglio astenersi e meglio rinchiudersi in un bel monastero. Non ho nessuna difficoltà a lodare la purezza e la castità.

TRE PRESERVATIVI SOVRAPPOSTI E UNO SCAFANDRO IN TESTA

Ho detto in realtà, e chi era presente lo può confermare, che non basta un preservativo, ma che ce ne vogliono almeno 3 sovrapposti, nonché un vero e proprio scafandro protettivo e sterile in testa, se davvero siamo vittima delle paure pestilenziali. Ho pure detto che non entrerei in una saletta chiusa con decine di persone e tanta aria viziata, che non entrerei in un bus, in un treno, in un aereo, in una classe scolastica e tanto meno in un ristorante, se davvero fossi un timorato o un disturbato mentale affetto da contagiosità acuta o cronica. Non darei la mano a nessuno, senza guanti disinfettati. Non mi sognerei di accarezzare un bambino o un animaletto. Porterei in tasca una bombola di spray antivirale e mi precipiterei ai servizi dopo un qualsiasi incontro ravvicinato con il prossimo. Diverrebbe impossibile vivere. Ma tutto questo è stato tagliato.

L'INESISTENZA DI AIDS E DI HIV, ETICHETTE DI COMODO PER RAGGRUPPARE SITUAZIONI DI IMMUNODEFICIENZA DI VARIO GENERE, FRUTTO DI SCELTE SCURRILI ED INSOSTENIBILI

Quanto alla inesistenza dell'Hiv e a tutta la problematica sui virus, non è ovviamente tema da affrontare in 3 minuti di gazzarra. Ho messo assieme sul mio blog ed anche nei miei libri in circolazione decine e decine di tesine su questo argomento, ed in particolare un articolo chiaro e comprensibile come "Aids non malattia ma programma di governo", apparso anche sulla rivista Nexus, con tutti i dettagli storici e scientifici sul come e sul perché la CDC (Central Disease Control) abbia pianificato, disegnato e lanciato prima in America e poi nel mondo intero l'intera farsa Aids.
Se uno è davvero interessato a conoscere i fatti, al di là degli imbrogli, al di là delle apparenze, al di là delle falsità e al di là delle manipolazioni, deve solo informarsi. Nulla di eclatante e di dissonante rispetto a quanto la scienza vera, logica ed autentica conosce per filo e per segno, e mi riferisco ai migliori ricercatori del mondo, a Nobel meritati come quello di Kary Mullis.

UNA EROINA DI NOME NADIA CONTRO LE FORZE DEL MALE

La versione addomesticata ed edulcorata ad arte, del servizio Iene, tenta di contrabbandare e di convogliare al pubblico il quadretto di una ragazza saggia ed immacolata che è in possesso delle verità cristallina, che è intrisa di scienza, di pulizia e di purezza sterilizzata. Quasi di una eroina in lotta contro le forze oscure del male, contro i demoni e contro i pericoli pubblici che nella fattispecie sarebbero lo scandaloso medico Domenico Mastrangelo e me medesimo.

SE LA FRANCHEZZA E LA TRASPARENZA SONO UN DEMONIO, MI VANTO DI ESSERE UN PERICOLO PUBBLICO

L'ho detto a chiare lettere alla Nadia Toffa che mi vanto e sono super-orgoglioso di essere pericolo pubblico, dicendo la verità senza secondi fini, su questa iniqua ed ignobile massa di menzogne chiamata Aids e Hiv, che sta continuando solo per motivi di volgare convenienza commerciale ad affliggere il pianeta Terra. Ma anche questo è stato tagliato.

Valdo Vaccaro


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domenica 20 marzo 2016

Quando gli Annunaki vennero sulla terra

450000 anni fa Su Nibiru, un membro lontano del nostro sistema solare, la vita va lentamente estinguendosi a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta. Deposto da Anu, il sovrano
Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova rifugio sulla Terra. Qui scopre che sulla Terra si trova l’oro, che si può utilizzare per proteggere l’atmosfera di Nibiru.

445000.. Guidati da Enki, figlio di Anu, gli Anunnaki (gli alieni del pianeta Nibiru,
i biblici “nefilim” arrivano sulla Terra, fondano Eridu – la Stazione Terra I – per estrarre l’oro dalle acque del Golfo Persico.

430000 Il clima della Terra si fa più mite. Altri Anunnaki arrivano sulla Terra, e tra loro Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico.

416000 ..Poiché la produzione d’oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il suo erede. Viene deciso di estrarre l’oro vitale attraverso scavi minerari nell’Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa.

Gli abitanti di Nibiru erano,, divisi in due categorie: i Nephilim, probabilmente biondi e gli Anunnaki “dai capelli scuri”, a cui toccavano i lavori più ingrati come l’estrazione del metallo ….

Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell’area. Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la “Dea Madre” o la “Signora che dà la vita”) che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato l’Homo Sapiens. Sia come sia, alla fine l’ingegneria genetica Nephilim/Anunnaki ebbe successo e nacque Adamo. O meglio “Adam”, una creatura ermafrodita che poi verrà scissa in maschio e femmina. Le sue fattezze sono perfette, inequivocabilmente umane. E i “Servi del Signore” iniziano la loro vita di duro lavoro….

Al principio questo “novello schiavo” venne utilizzato nella “terra delle miniere” (in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L’uomo, creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di procreare … Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: “Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte”. Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l’umanita’…e infatti gli Annunaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe verificata un’immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all’incirca 13.000 anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra. Senza avvertire l’uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell’umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una “famiglia prescelta” ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé. La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di “un’arca” dove venissero preservate le specie terrestri dall’imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all’immane evento.



A quel punto, per intercessione di Enki, l’umanità fu finalmente accettata in pieno e gli Dei aprirono la Terra all’uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell’Indo. Una quarta area, definita sacra (termine che originariamente significava “dedicata, riservata”) e alla quale l’uomo non poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei. Questa regione si chiamava Tilmun (”il luogo dei missili”) e, come la traduzione letterale indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare “l’albero della vita”….

Come si è ipotizzato in precedenza, dall’unione di Anunnaki e femmine umane, oltre ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell’apporto genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando tecniche d’avanguardia per l’epoca e, successivamente comunità organizzate al cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi anche protetto e pilotato. –

La testimonianza dell’arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri mentre non esiste alcuna documentazione di ritorno di costoro al Pianeta d’origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi. –


Dovunque oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di Anunnaki e loro ibridi.

Se accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita…,

….secondo Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso l’”evoluzione” dell’umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel 1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad un’eventuale dominazione, mediante un programma in atto..







Tratto da: universo7p







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sabato 19 marzo 2016

la Manipolazione delle Masse e il Governo Invisibile


SPIN DOCTOR: la Manipolazione delle Masse e il Governo Invisibile

“Gli uomini raramente sono consapevoli delle vere ragioni che stanno alla base delle loro azioni”
Edward L. BernaysLe scoperte nel campo del comportamento umano, della psicologia cognitiva e delle neuroscienze hanno permesso la crezione di efficaci tecniche di manipolazione

Bernays, che è stato considerato dal giornale Life come uno dei cento americani più influenti del XX secolo, si autodefiniva “consulente in pubbliche relazioni”; oggi il suo lavoro si chiama “Spin doctor” (termine inglese la cui traduzione è : dottore del raggiro,manipolatore di opinioni. Lo Spin è infatti un effetto particolare che si dà alla palla da baseball e il termine allude alla manipolazione delle notizie da divulgare). Lo Spin Doctor è dunque un esperto di comunicazione, colui che scrive discorsi per i personaggi pubblici, elabora strategie per le campagne elettorali, è portavoce di partiti, esperto di sondaggi, ecc.

L’idea di Bernays era fondamentalmente questa: sarebbe stato sicuramente più comodo se un comitato di saggi avesse potuto scegliere i dirigenti politici, dettare il comportamento pubblico e privato, decidere dell’abbigliamento e degli alimenti che la gente deve mangiare, ecc. Poiché però l’America era un Paese democratico, occorreva trovare altre strade per manipolare le opinioni e le abitudini delle masse e queste strade erano la propaganda e le pubbliche relazioni. Chi padroneggiava questi strumenti di intervento sociale costituiva il “governo invisibile”, quello che dirigeva veramente il Paese.



Bernays osservava che, dei 120 milioni di abitanti che vi erano allora in America, solo pochissime persone erano veramente capaci dicomprendere i processi mentali e i modelli sociali delle masse: questo piccolo gruppo di persone tirava le fila, controllava l’opinione pubblica, sfruttava le vecchie forze sociali esistenti, inventando altri modi per organizzare il mondo e di guidarlo.

Per organizzare la società democratica dunque, secondo Bernays, era necessario costituire questa struttura invisibile che, legando inestricabilmente innumerevoli gruppi e associazioni, costituiva lo strumento attraverso il quale il regime democratico poteva organizzare il proprio pensiero collettivo.

Lo Spin Doctor è un persuasore occulto che possiede la capacità di elaborare sofisticati ed ingegnosi trucchi psicologici per influenzare e manipolare le masse.La propaganda, sosteneva Bernays, doveva essere l’organo esecutivo del governo invisibile: dirigenti invisibili dovevano controllare il destino di milioni di esseri umani. Lo Spin Doctor è dunque colui che, servendosi dei mezzi di comunicazione, si incarica di far conoscere una determinata idea al grande pubblico. Nel farlo, studia i gruppi che il suo cliente vuole raggiungere ed individua deileader che possono facilitare l’approccio. Influenzando il leader infatti, automaticamente si influenza anche il suo gruppo di riferimento. I colleghi meno influenti del leader con il tempo imitano gli atteggiamenti del leader, contribuendo così alla diffusione dell’idea.

Bernays capì che per rendere credibile un’idea o vendere un prodotto doveva esserci una «terza parte indipendente» che se ne rendesse garante. Creò quindi numerosissimi Enti e Organizzazioni “indipendenti”, che sfornavano studi «scientifici» e comunicati stampa, i quali venivano così a mescolarsi e a sovrapporsi con quelli emessi da Istituzioni veramente serie e indipendenti.

Adottando le tecniche proprie del giornalismo e della psicologia infatti, gli spin doctor costruiscono quella cheil giornalista Marcello Foa chiama “un’arma di distruzione di massa“, efficace perché manipola le masse senza che esse se ne rendano conto, creando idee e stereotipi duraturi nel tempo e difficilissimi da estirpare.



L’avvento di internet, dei blog e dei social network ha minato lo strapotere degli spin doctor. I giornali, perdendo il monopolio dell’informazione non solo più gli unici detentori delle notizie e i cittadini possono informarsi in maniera indipendente.Ultimamente però questi professionisti della manipolazione stanno affinando le loro tecniche adattandole alla realtà digitale e sociale delle informazioni.

Il meccanismo di cui gli spin doctor si servono per manipolare l’informazione è il frame, cioè la cornice. Si tratta di un concetto forte creato ad arte dagli spin doctor che si impianta nei valori dei cittadini. “Una volta creato il frame – spiega Foa – tutto quello che rientra nella cornice rafforza la mia visione del mondo. Le notizie, anche vere, che escono da questa cornice, tendo automaticamente ad essere scartate”.

Il giornalista porta l’esempio della moneta unica: “l’euro è fondamentale per il nostro benessere”. Chi pone dubbi su questo concetto, viene considerato un destabilizzatore che mette a repentaglio il futuro dell’Europa. È un frame molto forte e quindi, di riflesso, le persone reagiscono rifiutando questo concetto e considerandolo falso”.

Ecco il video completo in cui Foa spiega nel dettaglio i meccanismi appena descritti:

https://youtu.be/px0FaA0K35w


Esempi di campagne mediatiche di Bernays.

Per promuovere le vendite del bacon (pancetta) per la Beechnut Packing, Bernays condusse una ricerca, intervistando un campione di medici per chiedere loro che tipo di prima colazione ritenessero migliore per la salute: meglio una prima colazione leggera o sostanziosa?

La maggior parte dei medici riferì che riteneva più indicata una prima colazione sostanziosa. Queste conclusioni furono inviate a 5.000 medici, insieme ad una pubblicità che suggeriva di mangiare eggs and bacon (uova e pancetta) per rendere la colazione più sostanziosa. Ebbe successo questa campagna? Per rispondere, basti dire che eggs and bacon è ancora oggi considerata la colazione tipica degli americani.

La più famosa campagna di Bernays rimane comunque quella elaborata per l’American Tobacco Company. A metà degli anni Venti, alle donne era vietato di fumare in pubblico. Consultandosi con lo psicoanalista A.A. Brill, Bernays capì che ciò che le donne desideravano a quei tempi era comportarsi pubblicamente allo stesso modo degli uomini. Così, durante la parata di Pasqua di New York del 1929 Bernays pagò delle ragazze per partecipare alla sfilata, come se fossero suffragette. Al suo segnale, queste donne accesero delle sigarette. Naturalmente non mancava una nutrita schiera di fotografi, assoldati per immortalare l”evento”, che la stampa definì un’accensione di “torce di libertà”. Fu un fatto di cui si parlò in tutto il mondo e, da allora, il fumo fra le donne divenne un segno di emancipazione.

La più estrema propaganda politica di Bernays fu invece condotta per conto della United Fruit Company (oggi Chiquita Brands International) situata negli Stati Uniti, che controllava gran parte del terreno agricolo del Guatemala. Il governo americano aveva allora interesse a rimuovere il presidente democraticamente eletto (1951) Jacobo Arbenz Guzman (Operation PBSUCCESS). Arbenz Guzmán infatti aveva tentato di nazionalizzare la United Fruit Company (UFC), offrendo alla compagnia il compenso di 600.000 dollari, il valore dichiarato dalla Compagnia: molto inferiore alla realtà, per evitare la tassazione.

Nel 1952 il Partito Comunista dei Lavoratori Guatemalteco venne legalizzato; l’UFC e le banche che la sostenevano, collaborarono dunque con la CIA per persuadere l’amministrazione statunitense che Arbenz era un comunista e che stava aprendo la strada a una presa del potere da parte dei comunisti.

L’amministrazione americana ordinò alla CIA di sponsorizzare un colpo di stato, rovesciando il governo e costringendo alla fuga Arbenz Guzmán. Bernays si occupò specificamente di far circolare le informazioni su Arbenz fra i maggiori giornali americani. Per il suo lavoro alla United Fruit, sembra sia stato pagato 100.000 dollari all’anno, un guadagno enorme negli anni cinquanta.

Per la Aluminum Company of America (Alcoa), convinse invece il pubblico americano che la fluoridificazione dell’acqua era utile per la salute. Questo obiettivo fu raggiunto grazie alla collaborazione dell’American Dental Association.

fonte: dionidream.com

http://ilquieora.blogspot.it/2014/10/spin-doctor-la-manipolazione-delle-masse-e-il-governo-invisibile.html?m=1

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giovedì 17 marzo 2016

Il sistema di potere mondiale, è fondato sulla sottrazione del nostro tempo.

Ci rubano il tempo, così non pensiamo: ecco il complotto

Il rapporto tra la velocità e il tempo è cambiato solo negli ultimi quattro secoli: alla velocità è stato assimilato un significato di efficacia, di efficienza, mentre alla lentezza viene attribuito un coefficiente simbolico di ritardo e inefficienza. Una persona che ha dei problemi la chiamiamo “ritardata”: tendiamo a considerare poco efficiente chi, magari, una cosa la capisce dopo – chi risponde dopo, chi reagisce dopo. E’ un ritardo, che per noi oggi è automaticamente un’inefficienza, un’inabilità. Quante volte usiamo l’espressione “perdere tempo”? I latini dicevano “festina lente”, cioè “affrettati lentamente”. Per circa due secoli è stato il motto di case nobiliari nonché del veneziano Aldo Manuzio, il primo editore delmondo. Già nella favola di Fedro, la tartaruga batte la lepre. Il “festina lente” lo ritroviamo nei testi più misteriosi, all’origine del rosacrocianesimo, e in Giordano Bruno, nel famoso dialogo de “La cena delle ceneri”. Manzoni, nei “Promessi sposi”, lo cambia in “adelante, cum judicio”: veloce, ma con prudenza.
La velocità percepita come virtù è un’acquisizione molto recente. Attribuire alla velocità un valore positivo e alla lentezza un valore negativo può non essere una cosa utile, in senso assoluto: chi ha detto che il boia che dice “domani” è peggio del boia che dice “subito”? Nel film “Non ci resta che piangere”, con Benigni e Troisi, Leonardo è un ritardato. Leonardo era lento, molte commissioni gli sono state tolte perché non finiva in tempo i lavori: per fare le cose si prendeva i suoi tempi. Era lento, ma questo non gli ha impedito di scrivere 13.000 pagine di studi. Impegnava il tempo secondo i suoi principi. Il tempo è un bene collettivo, ma anche individuale. Il tempo è denaro, si dice, ma non è vero: il tempo non è denaro. Il denaro è fungibile, il tempo no: se ti rubo 100 euro potrai sempre recuperarli, ma se ti rubo un’ora non te la ridarà nessuno. E questo è fondamentale per capire qual è la chiave di volta a cui siamo arrivati, nel nostro sviluppo evolutivo. Il sistema, l’intero sistema di potere mondiale, è fondato sulla sottrazione del nostro tempo.

Il tempo ci dev’essere sottratto, ci dev’essere tolto: perché, in quanto moneta infungibile, diventa la vera risorsa del sistema dipotere. Quindi la vera risorsa non sono i nostri soldi, ma il nostro tempo. La sottrazione del nostro tempo è mirata a trasformare l’uomo in consumatore: l’essere umano pensante deve essere trasformato in consumatore. Meno si pensa, e più si consuma. Il miglior consumatore è quello non pensante. Quindi, sottraendovi il tempo, voi non pensate. In tempi andati, fino a 70-80 anni fa, la gente teneva dei diari. Quella di racchiudere delle cose in un racconto è un’esigenza naturale dell’uomo, una narrazione destinata anche a se stessi. E quella stessa narrazione era un modo anche per pensare – perché non è che si pensa in compagnia, si pensa da soli. Il pensiero, l’introspezione, è individuale. Si può pregare in compagnia, ma non pensare. Il pensiero è veramente la radice della nostra essenza. Se un grande filosofo come Cartesio ha scritto “cogito ergo sum” (penso, dunque sono) ci sarà pure un motivo, no?
E quindi il sistema ci deve togliere il tempo per non farci pensare. Ma dato che noi abbiamo l’esigenza del racconto, ci dà Facebook – che è un modo di sottrarre il tempo, evitando però di pensare: chi è che si va a riguardare le scemate che ha scritto in precedenza? Facebook non è un libro, un quaderno. E poi a un certo punto ti impedisce di andare indietro. E’ l’ennesimo sistema costruito ai fini del grande progetto: la sottrazione del tempo. Noi non pensiamo, perché il tempo ci viene sottratto. E siccome non pensiamo, non partecipiamo. Chi di noi partecipa al sistema politico? Chi di noi si iscrive al partito che ha votato, andando a rompere i coglioni ai congressi e facendo causa per averli, i congressi? Certo, nessuno nega che anche Facebook abbia anche i suoi aspetti positivi, la capacità di veicolare idee. Del resto, nessuna cosa è mai interamente negativa. In una rivisitazione del “Dottor Jekyll”, Mister Hide deve fare un’azione malvagia, pesca un pesciolino dalla boccia e dice “adesso lo do al gatto”, ma poi ci ripensa: “No, così il gatto gode”. Avrebbero mai dato uno Stato a Israele senza i 6 milioni di ebrei sterminati da Hitler?

Resta però il fatto che, se facciamo la somma del tempo sottratto, a tutti quanti, scopriamo che tutti gli espedienti sono indirizzati alla sottrazione del tempo. La sottrazione del tempo opera attraverso un concetto che si chiama “astrazione del gesto”: è il modo in cui si sono fondate tutte le operazioni di business criminale dell’umanità. Se ti convinco, una tantum, a fumarti un sigaro particolare, tu non diventi un fumatore. E non sei un fumatore se ti fumi quattro sigari all’anno, nelle ricorrenze. Quand’è che diventi un fumatore? Quando io ti fabbrico l’oggetto astratto – l’astrazione di un piacere – che è la sigaretta: te la fumi, senza più neppure accorgerti che stai fumando. Devi arrivare al gesto per cui tu compri senza pensare a quello che stai comprando. Mangi, senza sapere che stai mangiando. Devono toglierti quello che c’è dietro alle cose, ai gesti – mangiare, fumare. Non necessariamente sarebbero morte di cancro migliaia di persone. Una volta il tabacco non lo si fumava, lo si annusava. Nessuno sarebbe morto di cancro, ma non sarebbe neanche nata la Philip Morris.
Le cose devono funzionare in quel modo: la sottrazione del tempo significa astrazione del contenuto dei gesti, e quindi eliminazione della scelta. Non facciamo più le cose per scelta, ma perché le abbiamo fatte ieri e quindi le rifaremo domani. E’ stato costruito uno schema per cui la quantità dei nostri gesti automatici è oggi infinamente superiore a quella dell’uomo di 400 anni fa. Oggi, i nostri gesti automatici sono il 90% della giornata. L’uomo del ‘400 non ti diceva “ok, lo faccio subito”, ma “lo faccio dopo”: era la difesa del principio in base al quale lui sceglieva come destinare il proprio tempo. Su questo presupposto, il vero atto rivoluzionario è riappropriarsi del tempo. Ognuno di noi lo può fare. E’ semplice, ed è alla base di tutto: adottare un certo tipo di alimentazione, costruire un vissuto diverso. Alla base di tutto ci dev’essere la riappropriazione del tempo. E’ vero che lavoriamo 8 ore, ma poi tendiamo a perdere anche le altre. Il tempo non è perso se ho visto una cosa che non mi è piaciuta, se ho scelto di vederla, perché anche quella è un’esperienza. Il tempo è perso se sono a una conferenza noiosa e non l’ho deciso io, di andarci. E il tempo perso non è restituibile.

Anche all’interno dello schema della società odierna, noi potremmo riappropriarci di una serie di cose. Rispetto ai concetti più complicati di consapevolezza e rivoluzione personale, questa è una cosa più semplice da spiegare, da far capire. Se a un certo punto ognuno di noi, nel suo piccolo, fa questa operazione su se stesso e la stimola nelle persone che gli sono vicine, scopre che questo è l’unico modo – vero – per recuperare energie per poi rifare progetti e rimettersi in moto. Dalla fine del ‘900 stiamo vivendo nel picco più basso, a livello di consapevolezza. E’ il più alto tecnologicamente, ma non ci serve a nulla. Perché la tecnologia è stata sviluppata? Per fotterci il tempo. Esce il telefonino nuovo e te lo devi comprare, esce il computer nuovo che ti fa risparmiare del tempo, ma quel tempo lo perdi lavorando come un matto per trovare i soldi necessari a quegli acquisti. Quando dirigevo “Pc Magazine” scrissi un editoriale nel quale dicevo: non comprate l’ultimo modello, perché vi fa risparmiare un’ora di lavoro ma ve ne fa perdere dieci per pagarlo. Il direttore italiano di Cisco ci tolse la pubblicità e inviò una lettera di fuoco, di tre pagine. Risposi con due parole: “Sopravviveremo entrambi”.

Tutto è costruito per fotterci il tempo. La macchina da 50 milioni di euro, che può essere il sogno della mia vita, convive col divieto di superare i 130 chilometri orari. Che me ne faccio, allora, di una Ferrari? Eppure la gente continua a comprare le Ferrari: l’automatismo è formidabile, è un sistema micidiale. A chi non piacerebbe una bella casa, con parco e piscina? Ho un amico industriale che ne ha una così, vicino a Milano, ma è stata costruita su una vena radioattiva che risale all’evento di Chernobyl. Un umanista come Leon Battista Alberti per prima cosa domanda: dove la fate, la casa? Chi si pone mai il problema del “dove”, dell’orientamento fatto in modo serio? Il Feng Shui dell’80% degli architetti italiani è una truffa, ma il vero Feng Shui si fonda sullo stesso principio del Padre Nostro, “così in cielo così in terra”, in alto come in basso. Ci sono energie che vengono da sopra e energie che vengono da sotto. Quelle che vengono da sotto vennero studiate a tutti i livelli: da egizi, persiani, alchimisti. E si chiama tellurismo. Ora, studiare la ragnatela del tellurismo, la ragnatela geo-magnetica, non è semplice. Se uno la conoscesse davvero, potrebbe prevenire i terremoti.

Io ho un caro amico, Giampaolo Giuliani, che i terremoti li prevede. Ci ha sempre azzeccato, perché rileva il radon, cioè l’espressione del tellurismo: è il gas che circola e viene liberato quando le vene, i canali in cui viaggia si rompono, e quindi sale. Ma non c’è pericolo che gli architetti “chic” ne sappiano qualcosa, di tellurismo: anche a loro hanno tolto il tempo. Le forze che vengono dall’alto, invece, sono alla base del simbolismo astrologico, il cui significato non è quello divinatorio, di stabilire i caratteri dei segni. Il simbolismo astrologico nasce come ancestrale collocazione in un ordine, da parte degli antichi, delle energie che provengono dalle stelle. Il testo base della difesa dell’astrologia l’ha scritto Firmico Materno, è un romano del 100 dopo Cristo. La prima cosa che scrive è che l’astrologia non serve per divinare. Tralasciando i fabbricanti di oroscopi, se invece studiamo come questa simbologia ha cercato di raffigurare i potenziali energetici delle varie costellazioni, non dico che possa essere una cosa esatta, ma è una cosa storica, mentre l’astrologia di oggi è come il Reiki, che non è una disciplina tradizionale e nasce per fottere soldi alla gente, su invenzione di un americano del secolo scorso.

Le discipline tradizionali non necessariamente sono esatte, ma hanno una storia. Trovate molte differenze tra il rosario cristiano e il mantra degli indiani? La scansione dei tempi comporta un esercizio di respirazione. E’ la “novena della Vergine” o qualcos’altro? Certo che è qualcos’altro: l’hanno teorizzato i benedettini, si chiama Esicasmo ed è lo Yoga dei cristiani. E’ uguale: serve a regolare la respirazione per raggiungere un determinato stato di meditazione, solo che i preti si guardano bene dallo spiegare una cosa del genere. C’è nel Cristianesimo qualcosa che andrebbe approfondito, ma non te lo dicono, perché per loro non è questo il business. Idem per la massoneria: la dottrina massonica non è un business, mentre l’organizzazione massonica lo è. Se voglio fare il business mi interessa l’organizzazione, non la teoria. Poi, certo, mi serve qualcosa di appiccicaticcio per convincere la gente che è una cosa seria – ma come fumo negli occhi, non come materia da approfondire.
Il problema è che la sottrazione del tempo è innanzitutto è un’operazione di consapevolezza individuale: ci ha reso aggressivi e vendicativi. Noi abbiamo un altissimo coefficiente di aggressività, vendicatività e incapacità di subire un torto. Alla fine, subire un piccolo torto non è la fine del mondo: se uno ti passa davanti nella coda, e tu non hai fretta, che te ne importa? Noi litighiamo anche quando non abbiamo fretta: perché? Perché la sottrazione del tempo ci ha reso ipersensibili anche in questo senso. Siamo convinti che non dobbiamo essere fregati. E non capiamo che, in una vita sociale, un poco dobbiamo essere fottuti tutti quanti. Siamo esseri sociali, dopotutto. E allora è molto meglio stabilire un limite entro il quale sopportare, e reagire solo quando quel limite è oltrepassato. Invece, la maggior parte di noi reagisce sempre. Succede quando ti tolgono il tempo, quando non hai più il tempo di pensare a quello che stai facendo, il tempo di contare fino a dieci.
Se tu potessi contare fino a dieci, se fossi abituato a prenderti il tempo, non t’incazzeresti. Ma siccome non sei più abituato a prenderti il tempo, t’incazzi. Questo è il meccanismo. I primi che si fottono il tempo da soli siamo noi. Se al posto di Facebook avessimo un diario serio, lo scopriremmo che ci fottiamo il tempo. Il problema vero, centrale, è che rispetto a tutte le scelte – alimentazione, qualità della vita, piccole rivoluzioni personali – la prima cosa che dobbiamo fare è riprenderci il tempo. L’alta velocità? Assurda. Cos’era il senso del viaggio, 500 anni fa? Se Marco Polo fosse potuto andare da Venezia in Cina in aereo, avrebbe mai scritto il “Milione”? Il senso del viaggio qual è? Chi si organizza le vacanze lo fa, il ragionamento sul senso del viaggio? No, certo, perché gli hanno fottuto il tempo. La sottrazione del tempo coinvolge ogni aspetto della vita. “L’ozio e il negozio” dei latini si colloca perfettamente in questo quadro: tutte le cose in cui bisognava pensare erano delegate all’“otium”, non al “negotium”. Seneca dice che, se non fai un buon “otium”, ti va male il “negotium”: se non pensi le cose giuste, mentre fai l’“otium” con calma, poi nel “negotium” ti prendi le mazzate.
In realtà c’è questo respiro, tra le cose che devi fare entro certi schemi e le cose che devi fare fuori dagli schemi. Se tu questo equilibrio lo alteri, e fai tutto dentro gli schemi, la tua creatività è morta. Le nostre energie sociali, la capacità di avere progetti, di scoprire cose, di scoprire nuovi modi di vivere, sono zero. Diventiamo degli ottimi consumatori: alla Coop, all’Esselunga. Da anni, altri ci fanno fare quello che vogliono loro, e noi non ce ne preoccupiamo. Anche Sant’Agostino diceva “fa’ quel che vuoi”. La gente lo fraintendeva, e pensava che fosse epicureo. Poi nella “Città di Dio” l’ha spiegato: “fa’ quello che vuoi” significa che devi fare quel che vuoi veramente, non quello che ti spingono a fare. “Fa’ quel che vuoi” non significa andare a cercare tutti i piaceri del mondo, perché potresti scoprire che non è quel che vuoi, se ci pensi bene. Era anche quello che diceva Epicuro: «La felicità è semplice, basta inseguire il piacere; però è quasi impossibile, perché bisogna capire qual è il piacere».
(Gianfranco Carpeoro, estratti della conferenza “Il grande complotto: la sottrazione del tempo” tenutasi a Milano nel giugno 2012, ripresa in video su YouTube. Massone, già gran maestro del Rito Scozzese italiano, Carpeoro è stato avvocato e pubblicitario. Giornalista e scrittore, allievo di Francesco Saba Sardi, è considerato uno dei massimi studiosi di esoterismo e linguaggio simbolico).

Il rapporto tra la velocità e il tempo è cambiato solo negli ultimi quattro secoli: alla velocità è stato assimilato un significato di efficacia, di efficienza, mentre alla lentezza viene attribuito un coefficiente simbolico di ritardo e inefficienza. Una persona che ha dei problemi la chiamiamo “ritardata”: tendiamo a considerare poco efficiente chi, magari, una cosa la capisce dopo – chi risponde dopo, chi reagisce dopo. E’ un ritardo, che per noi oggi è automaticamente un’inefficienza, un’inabilità. Quante volte usiamo l’espressione “perdere tempo”? I latini dicevano “festina lente”, cioè “affrettati lentamente”. Per circa due secoli è stato il motto di case nobiliari nonché del veneziano Aldo Manuzio, il primo editore del mondo. Già nella favola di Fedro, la tartaruga batte la lepre. Il “festina lente” lo ritroviamo nei testi più misteriosi, all’origine del rosacrocianesimo, e in Giordano Bruno, nel famoso dialogo de “La cena delle ceneri”. Manzoni, nei “Promessi sposi”, lo cambia in “adelante, cum judicio”: veloce, ma con prudenza.

La velocità percepita come virtù è un’acquisizione molto recente. Attribuire alla velocità un valore positivo e alla lentezza un valore negativo può non essere una cosa utile, in senso assoluto: chi ha detto che il boia che dice “domani” è peggio del boia che dice “subito”? Nel film “Non ci resta che piangere”, con Benigni e Troisi, Leonardo è un ritardato. Leonardo era lento, molte commissioni gli sono state tolte perché non finiva in tempo i lavori: per fare le cose si prendeva i suoi tempi. Era lento, ma questo non gli ha impedito di scrivere 13.000 pagine di studi. Impegnava il tempo secondo i suoi principi. Il tempo è un bene collettivo, ma anche individuale. Il tempo è denaro, si dice, ma non è vero: il tempo non è denaro. Il denaro è fungibile, il tempo no: se ti rubo 100 euro potrai sempre recuperarli, ma se ti rubo un’ora non te la ridarà nessuno. E questo è fondamentale per capire qual è la chiave di volta a cui siamo arrivati, nel nostro sviluppo evolutivo. Il sistema, l’intero sistema di potere mondiale, è fondato sulla sottrazione del nostro tempo.

Il tempo ci dev’essere sottratto, ci dev’essere tolto: perché, in quanto moneta infungibile, diventa la vera risorsa del sistema di potere. Quindi la vera risorsa non sono i nostri soldi, ma il nostro tempo. La sottrazione del nostro tempo è mirata a trasformare l’uomo in consumatore: l’essere umano pensante deve essere trasformato in consumatore. Meno si pensa, e più si consuma. Il miglior consumatore è quello non pensante. Quindi, sottraendovi il tempo, voi non pensate. In tempi andati, fino a 70-80 anni fa, la gente teneva dei diari. Quella di racchiudere delle cose in un racconto è un’esigenza naturale dell’uomo, una narrazione destinata anche a se stessi. E quella stessa narrazione era un modo anche per pensare – perché non è che si pensa in compagnia, si pensa da soli. Il pensiero, l’introspezione, è individuale. Si può pregare in compagnia, ma non pensare. Il pensiero è veramente la radice della nostra essenza. Se un grande filosofo come Cartesio ha scritto “cogito ergo sum” (penso, dunque sono) ci sarà pure un motivo, no?

E quindi il sistema ci deve togliere il tempo per non farci pensare. Ma dato che noi abbiamo l’esigenza del racconto, ci dà Facebook – che è un modo di sottrarre il tempo, evitando però di pensare: chi è che si va a riguardare le scemate che ha scritto in precedenza? Facebook non è un libro, un quaderno. E poi a un certo punto ti impedisce di andare indietro. E’ l’ennesimo sistema costruito ai fini del grande progetto: la sottrazione del tempo. Noi non pensiamo, perché il tempo ci viene sottratto. E siccome non pensiamo, non partecipiamo. Chi di noi partecipa al sistema politico? Chi di noi si iscrive al partito che ha votato, andando a rompere i coglioni ai congressi e facendo causa per averli, i congressi? Certo, nessuno nega che anche Facebook abbia anche i suoi aspetti positivi, la capacità di veicolare idee. Del resto, nessuna cosa è mai interamente negativa. In una rivisitazione del “Dottor Jekyll”, Mister Hide deve fare un’azione malvagia, pesca un pesciolino dalla boccia e dice “adesso lo do al gatto”, ma poi ci ripensa: “No, così il gatto gode”. Avrebbero mai dato uno Stato a Israele senza i 6 milioni di ebrei sterminati da Hitler?

domenica 13 marzo 2016

I FATTORI LIMITANTI NEL SISTEMA TECNOGENO

Cosa serve a un uomo per essere in grado di disporre autonomamente
del proprio destino? Gli servono tre cose semplici, ma allo stesso tempo non immediatamente disponibili:

una volontà libera,
una coscienza libera,
un’energia libera.






Non sono cose facilmente disponibili perché, come abbiamo chiarito nei capitoli precedenti, nel sistema (“matrix”) esistono, a fronte di esse, tre fattori limitanti:

la cattura dell’attenzione,
l’obnubilamento della coscienza,
il blocco dell’energia.

A dire il vero vi è un quarto fattore deterrente, poco chiaramente percettibile ma non meno forte. Chiamiamolo l’oppressione (pressing) della vita in generale, ciò che la vita è, come ci è imposta.
Se guardiamo noi stessi, il mondo che ci circonda e il nostro posto in esso, non è difficile capire che siamo costantemente oppressi da qualcosa, un carico di circostanze, di obblighi, di termini, di condizioni, di fini, di valori. La vita crea tensione perché essa ci è come imposta dall’esterno. Ognuno di noi, venendo in questo mondo, vi arriva dotato di una propria individualità, unicità. Ma l’obiettivo del gioco, al tempo stesso, è generale, e le sue regole sono uguali per tutti.
Esattamente lo stesso tipo di oppressione si può provare in certi squallidi sogni inconsci, che risultano imposti, dati, non scelti. Essi opprimono perché ci si sente costretti a vivere in questi sogni e ancora perché non si capisce il motivo per cui essi siano stati imposti e anche perché non si può fare nulla a
riguardo. Da qualche parte, nel profondo del cuore, cova una sensazione dimenticata, quella di essere stati un tempo liberi e capaci di tutto, quando non c’era nulla di impossibile. E invece ora, per qualche motivo, non ci si sente liberi, ci si sente in qualche modo bloccati e limitati nelle proprie possibilità.

La pressione opprimente si manifesta prima di tutto nel fatto che alle persone vengono imposti falsi fini, falsi stereotipi e falsi modelli di successo e di vie per raggiungerlo. Tutto questo per la maggior parte dei casi non concorda con le qualità individuali, scardina la personalità, rompe l’IO.
Ma gli uomini, immersi nel loro sogno inconscio, pensano che a queste norme ci si debba adeguare.
Succede letteralmente questo: alle persone vengono appese delle mollette mentali. La ragione e la volontà si rivelano bloccate, come un abito che prima stava addosso liberamente e comodamente
e poi viene tirato e spillato da tutti i lati. Le persone si muovono come se fossero staccate, disattivate, disallineate.

L’energia dell’intenzione viene bloccata dalle mollette, si crea stasi, ostruzione, inibizione. In tali circostanze la possibilità di gestire la propria realtà è ridotta al livello più primitivo.
Le mollette vengono appese secondo il seguente algoritmo:

1. Viene mostrata un’immagine patinata di qualcosa, “un confetto”,
un’esca da prendere (ci mostrano costantemente gli
stessi “confetti” stereotipati).
2. Da tale immagine si arriva a una conclusione (deduzione), che viene presentata al nostro giudizio: ci credete, siete d’accordo?
3. Più avanti viene spiegato lucidamente che “il confetto è delizioso”
ma in questo mondo nulla si dà così semplicemente
e facilmente. Ancora: siete d’accordo?
4. Se sì, si appende una molletta.

Ecco un esempio di come si fa. Un buon lavoro è considerato un posto di prestigio, che non sporca le mani, ben remunerato. Volete un lavoro di questo tipo? Beh, certo che lo volete. Per questo buon lavoro assumono esperti di classe con una vasta esperienza oppure si ottiene il posto tramite conoscenze. Voi non avete né esperienza, né conoscenze.
Siete d’accordo? Significa che voi potete sognarvi un buon lavoro. Non ci credete? Ma sapete quante persone come voi vorrebbero avere un buon posto? E non solo come voi, ma molto meglio di voi. I datori di lavoro scelgono i migliori. Voi non siete i migliori. Siete d’accordo? Vedete... Un buon lavoro ve lo potete solo sognare. Non cercate neanche di averlo. Lavorate con voi stessi. Dovrete lavorare tanto e seriamente.
E se poi si trova qualche dissenziente che non crede subito o non crede a tutto, la prima brutta esperienza lo metterà immediatamente al suo posto. Come risultato l’uomo, oppresso da questo stato di cose, accetta il quadro proposto nella configurazione del suo mondo e si immerge in un sogno penoso. Il mondo tutt’intorno è un ambiente aggressivo e ostile, in cui conquistarsi un posto al sole è molto difficile.
Di fatto l’uomo moderno è coinvolto in una corsa per tutto quello che egli, dal punto di vista della societá, deve raggiungere, e per questo si trova in uno stato di stress incessante. È incredibile
come possa resistere a tutto ciò, tanto più che la pressione cresce di giorno in giorno. Perché?
Fino a poco tempo fa, gli stereotipi della società non avevanouna pressione e una forza così massicci, perché non esisteva il sistema globale di sincronizzazione delle informazioni che abbiamo ora. Oggi tutto è avvolto nella stessa ragnatela. Un innocente, come pare, scambio di informazioni avviene alla velocità della luce. Di per sé lo scambio di informazioni non è nemmeno la cosa più importante. Un ruolo decisivo è svolto da un processo completamente diverso, lo scambio di opinioni. Ogni tipo
di classifica, scelta, selezione, concorso, tele-show, blog, forum, YouTube” e, infine, il cliccaggio di “mi piace-non mi piace”, tutto ciò è lo scambio e la sincronizzazione delle opinioni.

Curiosamente, nessuno pensa al perché e a chi serva. Il sistema, quasi appositamente, ha programmato le persone in modo tale che esse siano disposte a condividere volentieri le loro opinioni
su tutto, senza interrogarsi sullo scopo e il significato del processo in atto. Tutti pensano solo di partecipare a una specie di gioco divertente e in ognuno si crea l’illusione di star giocando
di propria libera volontà. Nessuno sospetta che il gioco sia controllato dall’esterno e persegua un fine che non è stato dichiarato. Nessuno ha l’impressione di “non essere lui a condurre”
il gioco ma di “essere condotto”. E in cosa consiste allora il fine e il senso di questo processo?
La proprietà più sgradevole e viscida del sistema è la sua capacità di intrecciare illusioni e agire furtivamente, di soppiatto.

L’uomo nel sistema comincia a volere proprio quello che conviene al sistema. La sua coscienza diventa fresata perfettamente a misura delle esigenze del sistema. Come raggiungere questo scopo?
Basta ritagliare da un’individualità non standardizzata un ingranaggio standardizzato. La sua visione del mondo, i suoi pregi, i suoi difetti, le sue capacità, le sue esigenze, tutto dev’essere unificato. Pian pianino, senza fretta, in un modo o nell’altro, one way or another, si deve riportare tutto a un denominatore comune, fare di ogni erba un fascio.

Ebbene, questo stesso “mi piace-non mi piace”, in una forma o nell’altra è un metodo di sincronizzazione delle opinioni, unificazione dei valori, creazione di standard e stereotipi. Ogni singolo e unico IO viene gradualmente livellato sotto il chiasso dell’“opinione pubblica”. In ciò sta il senso e il fine del gioco. È tutto molto semplice: tanto meglio sono sincronizzate le opinioni, tanto più simili sono gli ingranaggi. Usciranno dalla catena di montaggio tutti uguali, come se fosse uno solo, unificati e standardizzati.

Su questo stesso principio funziona qualsiasi sistema totalitario. Forse che il sistema tecnogeno, con la sua avidità, ipocrisia, falsa “democrazia” e simili amenità è in qualcosa meglio del sistema totalitario? Niente affatto. La differenza è solo una: nel sistema totalitario
l’unificazione avviene in modo forzato, mentre in quello tecnogeno essa avviene in toni morbidi, subdoli, impercettibili.

Di fatto, l’“appendimento” di mollette mentali è questo stesso processo di livellamento della personalità. Il principio della società “se così pensano e fanno tutti significa che è giusto”, funge da sorta di asse attorno a cui ruota quest’intero processo. E in qualità di pignoni di guida, opera, per quanto strano possa sembrare, qualcosa cui “nessuno avrebbe mai pensato, nessuno avrebbe mai creduto”: delle forme innocenti di scambi di opinioni nella ragnatela delle informazioni.
Esempi viventi di come tutto ciò avvenga nella realtà li potete trovare facilmente, osservando un po’. Che dire, resta solo da stupirsi di quanto genialmente si sia auto-organizzato il sistema.

[Sta seduto buono al tuo posto, nella tua cella, e fai clic sul pulsante, come si deve. Crea i prodotti del sistema, e consuma tutto quello che il sistema ti dà. Rispetta le regole del pendolo, “fai come faccio io.” Segui il principio della società: “Se lo fanno tutti, allora è giusto.” E che non ti venga in mente di abbandonare le file! E, ancora, la cosa più importante: sii sempre collegato con la rete. Sii nel sistema. Non separarti mai dai gadget che ti permettono di esserlo sempre. Presta attenzione al flusso di informazioni in entrata. Partecipa al coro collettivo, rispondi ai comandi per essere sempre in risonanza con la rete, per esserne una parte. Non cercare la tua strada: essa ti verrà indicata. Non pensare, non affaticare la testa: ti verrà tutto raccontato e mostrato. Devi fare una cosa sola: imparare a rispondere ai comandi nel modo più primitivo, formarti i riflessi condizionati necessari per rispondere al posto giusto e al momento giusto, con un clic di mouse, con un bottone, con un carrello della spesa o con una scheda elettorale. E quando arriva l’ora X, sii pronto a riempire le fila numerose di tutti quelli che marciano in direzione di….insomma, la direzione te la indicheranno. L’importante è che tu, ingranaggio, sia pronto.]

􀁕 Per un uomo libero è indispensabile avere una volontà libera,una coscienza libera e un’energia libera.􀁕 Nel sistema (“matrix”), a fronte di queste necessità ci sono fattori deterrenti: la cattura dell’attenzione, l’obnubilamento della coscienza, il bloccaggio dell’energia. 􀁕 Un altro fattore deterrente è l’oppressione (pressing) della vita in generale, ciò che essa è, come essa ci è imposta.
􀁕 La vita crea tensione perché è come se fosse imposta dall’esterno. 􀁕 L’uomo moderno è coinvolto in una corsa per tutto ciò che, secondo il punto di vista della società, egli dovrebbe raggiungere.
􀁕 Alle persone vengono imposti falsi fini, falsi stereotipi, falsi modelli del successo e delle vie attraverso cui raggiungerlo. 􀁕 Le persone, immerse in un sogno inconsapevole, pensano che a questi standard ci si debba adattare. 􀁕 Le persone sono bloccate dalle mollette appese dalla società, sono come disallineate, staccate dalla corrente. 􀁕 Fino a poco tempo fa gli stereotipi della società non avevano una pressione e una forza così grandi perché non esisteva il sistema globale di sincronizzazione delle informazioni che abbiamo ora.
􀁕 Di per sé lo scambio di informazioni non è la cosa più importante. Un ruolo fondamentale è svolto da un processo molto diverso, lo scambio e la sincronizzazione delle opinioni. 􀁕 Si crea la piena illusione che ogni partecipante del gioco giochi da solo, esprimendo il proprio libero arbitrio.
􀁕 Nessuno sospetta che il gioco è controllato dall’esterno e si prefigge un fine non dichiarato.
􀁕 Ogni IO singolo e unico viene progressivamente livellato sotto il chiasso “dell’opinione pubblica”. Qui sta tutto il senso e il fine del gioco.


Vadim Zeland


http://altrarealta.blogspot.it/

sabato 12 marzo 2016

VENEZUELA: MA QUALE TERZO MONDO! SI STA 1000 VOLTE MEGLIO CHE IN ITALIA




VENEZUELA: si è DITTATURA! …
orwellianamente parlando!
Per anni abbiamo seguito le vicende dei governi socialisti sudamericani, provando grandissima ammirazione verso quei governi e quei popoli che hanno avuto il coraggio di liberarsi dallostrangolamento capitalista americano e mettere al primo posto l’essere umano e non il capitale come è usanza nei paesi capitalisti-guerrafondai filo-americani.
Ecuador, Bolivia, Argentina, Venezuela che FORZA!!
Sempre più schifati dell’Italia e dell’Europa, abbiamo iniziato a progettare un’evacuazione dal vecchio continente per andare a trascorrere un periodo proprio in uno dei suddetti PAESI per tastare con mano e vedere con i propri occhi ciò che i media di regime NON raccontano e mostrano!
Dopo tante ricerche e valutazioni, abbiamo optato per il Venezuela, nonostante dalle nostre parti se ne parli in maniera drammatica e allarmistica, e addirittura viene definitaDITTATURA SPIETATISSIMA!

Senza tanti giri di parole, andiamo ad analizzare la vita nella DITTATURA Venezuelana. Il tutto raccontato in maniera amatoriale, a tratti anche banale, ma con l’intento di far rendere al meglio la realtà venezuelana.
Per entrare in Venezuela non occorre richiedere con mesi e mesi di anticipo alcun VISTO. Basta semplicemente possedere un regolare passaporto con almeno 6 mesi di validità!
Una volta arrivati all’aeroporto, coda velocissima all’immigrazione, ZERO DOMANDE, ZERO STRESS e ZERO ANSIA e un caloroso “BIENVENIDOS in VENEZUELA” da parte del poliziotto e timbro di ingresso con tanto di sorriso. Quindi via per la destinazione prescelta!
Qui lavorano tutti. Nei negozi e locali di ristoro abbiamo notato tantissimi dipendenti. Se da noi in un piccolo locale di ristoro, in un centro commerciale, ci sono uno/due persone, qui ce ne sono otto. Nei negozi più grandi si vedono decine di commessi! E spesso nelle vetrine dei negozi si trova il cartello “Se solecita personal”.
Chi ha necessità di guadagnare lo può fare come meglio crede. Ad esempio si può improvvisare un banchetto, e armati di pentolone ed olio, si possono friggere e vendere empanadas (specialità locale, simili ai nostri calzoni). Oppure si possono vendere acqua e bibite varie, papelon (bibita locale), con o senza limon, preparato a casa, dolcetti a base di cocco, di cioccolato sempre preparati in casa. Si può fare il tassista, basta applicare sul parabrezza la scritta TAXI. Diversi italiani per arrotondare lo fanno. Si possono vendere degli oggetti auto-prodotti. Si possono affittare ombrelloni e sdraio e vendere gelati in spiaggia. In poche parole si può fare di tutto di più, con la SICUREZZA CHE LO STATO NON TI PERSEGUITA!

Sui beni di prima necessità, come farina, burro, pasta, detersivo, uova, latte, pannolini, carta igienica ecc… il governo impone il prezzo per poter dare la possibilità, anche alle fasce più deboli, di accedervi. Il prezzo calmierato è per tutti, ricchi, poveri e addirittura stranieri!
I trasporti pubblici urbani, seppur vecchissimi, costano pochissimo, 25 bsf,ossia 0,02 €, da pagarsi alla discesa. Se non si hanno i soldi l’autista non dice nulla. Non ci sono i maledetti criminali controllori. Teniamo a precisare l’estrema correttezza dei passeggeri che praticamente pagano tutti la corsa. Alla peggio danno quello che hanno. Gli autobus di nuova generazione, attrezzati di aria condizionata, che collegano, invece, le varie città, costano ancora meno, 15 bsf, ossia 0,01 €. E si paga alla salita. Cosa fantastica è che le fermate sono a preferenza. Nel senso che si scende dove si vuole, e si sale con un semplice cenno della mano! Prima di salire sulla “camioneta”, bisogna attendere chi deve scendere. E lo si fa con estrema pazienza ed educazione. Quando si sale si saluta! Donne con bambini e incinte e anziani hanno sempre la precedenza sui posti a sedere! Vedere la rapidità con la quale ci si alza per lasciare il posto alle persone “disagiate”, vedere bambini sedersi accanto o addirittura sopra a persone sconosciute, è davvero stucchevole ed emozionante! Ribadiamo la SBALORDITIVA educazione ed umanità in generale!

Non esistono le multe!
Non esistono i punti sulla patente!
Non esiste il bollo sull’auto e sulle moto!
Non esiste il bollo sull’aria condizionata!
Non esistono telelaser e autovelox!
Non esistono le strisce blu e i parcheggi a pagamento!
Non esiste alcuna tassa sui rifiuti! (per sentito dire)
Non esiste alcuna tassa sulla casa! (per sentito dire)
Non esistono le accise sui carburanti!
Non esiste alcuna tassa sulla televisione!
L’RCA con assistenza stradale e qualche altra garanzia, costa 5.000 bsf (5,00 € circa)!
Il prezzo del carburante è il più basso al mondo! Fino a qualche settimana fa si faceva il pieno con 5 bolivares (0,005 €), oggi, con le nuove misure adottate contro la crisi, ce ne vogliono 50 (0,05 €). Da noi per fare un pieno ci vogliono 85,00 €. Ossia 1/13 di uno stipendio di un operaio/commesso (rif. 1.100 €). Qui in Venezuela il rapporto è 1/400 del reddito minimo (11.500 + voucher statali= 20.000 bsf)!
La bolletta dell’energia elettrica costa la bellezza di 270 bsf al mese (0,27 €). In Italia costa non meno di 30,00 € al mese!
Andando a pescare si ha la certezza di ritornare con i secchi pieni di pesce. Nei nostri mari, quando si va a pesca, sono più le volte che si torna con il secchio vuoto che quelle con il secchio pieno. Difatti c’è grande richiesta di pesca-turismo. Il mare è molto ricco di pesce grazie alle restrizioni adottate dal Gobierno Bolivariano de Venezuela sulla pesca a strascico che devasta i fondali ed ha fatto morire il nostro mare. Dall’aereo stesso, e anche stando sulla spiaggia, si vedono banchi di pesci saltare. Da noi il mare è praticamente MORTO! Il pesce appena pescato lo vendono a 400 bsf, ossia 0,40 €/kg. Da noi quello fresco, di congelatore, lo vendono a 35,00 €/kg.
Al cinema prima dei films vengono trasmessi cortometraggi e messaggi socialmente utili, come ad esempio per il risparmio energetico. Pubblicità ZERO!
Tanti prodotti alimentari nazionali, non contengono schifezze come conservanti, coloranti, addensanti, OGM e altre merdate!
Modificare la data di un biglietto aereo già prenotato con una compagnia nazionale non costa assolutamente nulla, e lo si può fare anche nell’agenzia della compagnia!
Visitare castelli e parchi nazionali è completamente GRATUITO!
Baracche praticamente non esistono!
Persone che elemosinano per strada non se ne vedono!
Persone che frugano tra i rifiuti manco a parlarne!
Abbiamo visto tanti centri medici pubblici anche nei quartieri “meno belli”!
Manifestare si può! Diverse volte abbiamo visto persone bloccare le strade in segno di protesta per la mancanza di acqua nella zona. Sono passate diverse pattuglie di polizia e nessuno era in assetto da guerra. Hanno fatto continuare tranquillamente la giusta protesta! Ciò che ci ha fatto riflettere è stata la presenza di una giornalista filo-capitalista armata di fotocamera che faceva mettere in posa i manifestanti. Sicuramente ne avrà fatto un uso denigratorio verso il governo accusandolo di lasciare senza acqua la gente. Ci scommettiamo i cosiddetti!
I media sono praticamente in mano all’opposizione capitalista e non fanno altro che denigrare l’operato del governo. In passato Chavez, per questo motivo, NON HA RINNOVATO la licenza a qualche emittente!
Farsi rinnovare il permesso di permanenza oltre i 3 mesi, e fino ai 6 mesi, risulta essere estremamente semplice. Dieci giorni prima della scadenza dei primi 3 mesi, si va al centro immigrazione, SAIME, con due fotocopie del passaporto e pagando solamente 2.655 bsf (ossia circa 2,60 €) il gioco è fatto. Il tutto in maniera AUTONOMA. Addirittura c’è anche la possibilità di restare nel paese più a lungo, con qualche accorgimento, e ottenere il documento d’identità nazionale, la cedula, che dopo tre anni dà diritto alla residenza!
La gente è sorridente e fin troppo rilassata!
Adesso snoccioliamo, dal punto di vista TECNICO, altre atrocità che la RIVOLUZIONE BOLIVARIANA ha commesso in questi 17/18 anni.
Ha adottato misure a favore dei piccoli agricoltori e dei pescatori. Per i primi ha espropriato enormi appezzamenti di terreni, lasciati incolti, in mano ai latifondisti, e dati in mano ai “campesinos”. Con la Gran Mision Agrovenezuela sono stati riscattati oltre 1,5 milioni di ettari di terra. Nel 1998 il 70% del terreno coltivabile e di buona qualità era nelle mani del 20% dei proprietari terrieri. La nuova legge agraria del 2001 sancisce che i latifondi possono essere espropriati se rimangono incolti per l’80%. Dal 1988 al 1998 la produzione agricola è aumentata appena dell’8%. Dal 1998 al 2010 la via socialista all’agricoltura ha determinato, invece, un incremento del 44%! Mentre per i secondi ha vietato semplicemente la pesca a strascico, che distrugge i fondali marini, fino a 6 miglia dalla costa!
Sotto l’influenza americana il 53% dei profitti andava alle multinazionali e il 47% allo Stato. Oggi il 94% va allo STATO e solo il 6% alle imprese!
Ha quasi debellato l’analfabetismo. Prima del 1998, circa 5 mila cittadini erano alfabetizzati ogni anno. Con la Rivoluzione Bolivariana la media annuale è salita a 137 mila!
Alla fine del 1998, quindi dopo i 40 anni di capitalismo, il 50,4% della popolazione viveva in condizioni di povertà e il 20,3 % viveva in miseria. Nel 2012 si è arrivati al 25,4 % in condizioni di povertà e al 7,1% in condizioni di estrema povertà. A seguito della morte di Hugo Chavez e quindi dei feroci attacchi del capitalismo, i valori, purtroppo, hanno iniziato a risalire di qualche punto percentuale!
Con al timone Hugo Chavez, il tasso di inflazione era sceso dal 100% al 20%. Oggi con gli attacchi dell’oligarchia è tornata a salire!
Secondo l’OMS la malnutrizione è diminuita del 57%!
Nel 1998 solo l’80% della popolazione aveva accesso all’acqua potabile. Oggi il 95%!
Tra il 1998 e il 2013 l’investimento nella sanità è aumentato di 59 volte! In 40 anni i governi di destra hanno costruito 5 mila centri sanitari. La Rivoluzione Bolivariana ha costruito quasi 10 mila sedi di assistenza medica! Anche il più piccolo quartiere disastrato ha almeno un presidio medico-sanitario. Tutto completamente gratuito. E a differenza della casta medica, nei barrios non si percepiscono stipendi faraonici, difatti cercano in tutti i modi di sabotare questi progetti! Grazie alla Mision Milagro, hanno ricevuto cure oculistiche 1,88 milioni di persone!
Dall’asilo all’Università, l’istruzione è stata resa completamente gratuita!
Sotto i governi di destra, nel 1998, i docenti registrati erano 71 mila. Nel 2011, 371 mila!
Ha regalato più di 4 milioni di computer. 7 alunni su 10 hanno ricevuto il proprio computer!
Esiste il salario minimo per legge che viene aggiornato continuamente! Nel 2011 il salario ammontava a 1.548 bolivar. Nel 2012 è passato a 2.047,52 bolivar. Grazie alle misure di emergenza prese dal governo proprio in questi giorni è passato da 9.649 a 11.578 bolivares che sommati ai voucher che lo Stato fornisce alle categorie più deboli, si raggiungono i 20.000 bolivares!
Dal 2011 ha consegnato oltre 1 milione di abitazioni alle fasce più deboli!E ne vengono costruite delle altre.
La mortalità infantile si è ridotta dal 25 per 1000 (1990) al 13 per 1000 (2010)!
Investe nel sociale il 62%, i governi di destra investivano il 37%!
Tutti gli articoli della Legge Organica di Prevenzione, Condizioni e Ambiente di Lavoro (LOPCYMAT), della Legge Organica del Lavoro (LOT) e qualunque legge governativa pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, vengono distribuiti gratuitamente in ogni angolo del paese. La partecipazione popolare alla vita politica è il fondamento della Rivoluzione Bolivariana!
L’articolo 303 della nuova Costituzione Bolivariana sancisce che per ragioni diSOVRANITÀ ECONOMICA, POLITICA E STRATEGIA NAZIONALE lo stato debba conservare la totalità delle azioni di PDVSA, la Petroleos de Venezuela SA. L’azienda statale produttrice di petrolio. Durante il mandato 1999-2004, se non ci fosse stata la vittoria del Socialismo Chavista, sarebbe stata privatizzata, in quanto la legge per la privatizzazione delle imprese statali obbligava lo stato a onorare il debito estero con i proventi delle privatizzazioni. Nella IV^ Repubblica, il petrolio dell’impresa PDVSA veniva svenduto ad imprese straniere a meno di 10 dollari e l’impresa ha sottratto denaro pubblico, finito nelle tasche dei tecnocrati e delle cricche di potere legate al grande capitale internazionale!
Sotto il dominio colonialista le imprese non hanno versato i contributi dei lavoratori e tante persone si son ritrovati senza risorse. Ma grazie alla Rivoluzione Bolivariana anche a chi non ha potuto dimostrare gli anni di lavoro, viene riconosciuta la pensione sociale equivalente al salario minimo.
L’età pensionabile è stata abbassata per le donne a 55 anni mentre per gli uomini a 60 anni!
Nelle settimane scorse, tra le misure prese dal governo contro la devastante crisi, c’è anche l’aumento del prezzo della benzina a 91 ottani, che rappresenta il 70% del parco veicoli in circolazione, a 1 bsf, e a 6 bsf quella a 95 ottani. Questo per mantenere gli investimenti nelle varie “misiones” del sociale, della salute, dell’educazione e della cultura, continuare a costruire case popolari e modernizzare le infrastrutture. E per non influenzare negativamente i trasporti pubblici, il prezzo del gasolio è rimasto invariato!
Nel 2012 il governo socialista ha finito di riportare in patria tutto l’oro!
Si effettuano elezioni democratiche sistematicamente. Le ultime, quelle del 6 dicembre 2015, sono state vinte dall’opposizione capitalista filo-imperialista!
Ha vietato le coltivazioni OGM;
Il Venezuela fa parte dell’ALBA (Alianza Bolivariana para America Latina y el Caribe), che grazie alla proposta di Hugo Chavez, impegna i paesi con più abitanti ad acquistare tutta, o quasi tutta, la produzione di un altro paese più piccolo per svincolarlo dai ricatti e dalla speculazione del commercio internazionale. E con la creazione di un fondo comune evita i paesi ad indebitarsi altrove.
Fa parte anche della CELAC, (Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribenos), che comprende tutti i paesi delle America a parte USA e Canada. Conta 550.018.000 abitanti, un’estensione di 20.446.902 kmq, il 60% d’acqua dolce e l’80% della biodiversità e le maggiori riserve di idrocarburi del pianeta, con un PIL nel 2011 pari a 6.451,341 miliardi di dollari. La terza potenza mondiale, il principale produttore di alimenti, il terzo produttore di energia elettrica e uno dei maggiori di energia fossile. Nel 2010 i paesi dell’America Latina avevano un pesante debito contratto con l’estero, di circa il 34% del PIL annuale.
Problemi
Chiaramente non sono tutte rose e fiori, perché anche il Venezuela ha i suoi problemi. Tanti problemi purtroppo! Eccone alcuni:
Il principale chiaramente è il prezzo del greggio ai minimi storici, visto che il paese è fortemente dipendente dalle proprie ricche riserve d’oro nero;
Ci sono difficoltà a reperire medicine, ricambi per gli autoveicoli e generi alimentari;
La moneta nazionale, il bolivares, continua a subire attacchi speculativi che sta facendo affossare l’economia venezuelana. Continua a svalutarsi nei confronti di euro e dollaro. E approvvigionandosi all’estero comporta continuamente aumenti dei prezzi.



IL GOLPE MADE IN U.S.A RISCHIA DI DISTRUGGERE UNA DELLE ULTIME NAZIONI
LIBERE E FELICI AL MONDO


Con la morte di Chavez feroce attacco degli oligarchi


A seguito della morte di Hugo Chavez, avvenuta nel marzo del 2013, gli attacchi dell’oligarchia e delle classi ricche, hanno scatenato una feroce guerra economica che ancora perdura: accaparramento dei prodotti, aumento indiscriminato dei prezzi, contrabbando e mercato nero hanno finito per far scarseggiare i prodotti di prima necessità e le medicine.
Doverosa parentesi. Durante la malattia Hugo Chavez dichiarò di sospettare che gli americani avessero qualche tecnologia capace di causare il cancro contro i presidenti sudamericani visti i tanti, troppi casi di cancro:
Cristina Kirchner, presidente dell’argentina, è stata operata per un tumore alla tiroide;
Luis Ignacio Lula e Dilma Roussef, presidenti brasiliani, hanno lottato contro il cancro;
Fernando Lugo, presidente del Paraguay, ha lottato contro il cancro;
Nestor Kirchner, presidente argentino, è morto di cancro.


Come dargli torto? Oggi i sospetti che Chavez sia stato ucciso si rafforzano ancor di più. Il cancro era insolitamente aggressivo e sospettoso. Uno dei suoi più stretti collaboratori che per anni ha portato il cibo, il caffè, l’acqua al presidente, Leamsy Salazar, è un collaboratore degli Stati Uniti.


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