martedì 7 luglio 2015

All’armi… siam scafisti!


Gli scafisti prendono per i fondelli il governo, gli ammiragli, la UE e il G7. Insomma, se ne fottono. Non si può davvero fare nulla?

Gli scafisti sono invincibili? Si direbbe proprio di sì. Nel giro di due settimane siamo passati dai piani di guerra in mutande e reggiseno corazzati della sciura Pinotti, alle braghe calate di tutto il governo, con lo Smargiasso a supplicare il G7 di prestargli attenzione e ricevere tante pacche sulle spalle e il sorriso sicario della Merkel. Guardati, dice Confucio, dal desiderare troppo qualcosa, potresti ottenerla. Volevamo l’aiuto della UE? È arrivato: invece di cinquecento profughi al giorno ne arrivano duemila. Le navi dei paesi amici e alleati caricano il popolo dei gommoni e ce li scaricano a terra: son tutti vostri, please. Adesso che si sa quanto il Pd e il Pdl hanno intascato coi poveracci clandestini, figurarsi se a Londra, a Bruxelles o a Nuova Delhi si muovono a compassione per lo Smargiasso, per Marino Marina e il cavaliertrombato, per i camerati Flagelli d’Italia e le rispettive e non rispettabili compagnie di giro.
Davvero non si può fare nulla? Ma non diciamo sciocchezze. Ogni barcone necessita di almeno uno scafista. Se fai una leggina con la quale gli scafisti e chiunque presta loro aiuto si beccano, poniamo, venti anni di galera, il gioco è fatto. I clandestini non li perseguiti come vuole il Pifferaio (che adesso gli fa un dormitorio con ben trenta posti letto; capirai che sforzo). I clandestini non li tocchi ma agli scafisti fai passare prima un brutto quarto d’ora sulla barca e poi un pessimo quarto di secolo in galera, se mandi gli incursori ad acchiapparli quando sono ancora per mare.
Così un incursore porta il barcone verso il soccorso e gli altri portano lo scafista direttamente in carcere. Un processo per direttissima, venti anni e butti la chiave. Due o tre viaggi così, un po’ di pubblicità in televisione, qualche immagine delle galere italiane, di gran lunga più fetide di quelle marocchine, e non si troverà più uno scafista da Gibilterra al golfo Persico, manco a pagarlo a peso d’oro. Però, che strano, sinora non ci ha pensato nessuno. Curioso, vero?