sabato 31 gennaio 2015

giovedì 29 gennaio 2015

LA "TUA " MENTE È TUTTO TRANNE CHE TUA.

L'etimologia della parola "Zenix" nasce dall'unione di tre termini: la parola "zen", l'essenza del Buddhismo di scuola cinese Chàn e giapponese poi, la parola "matrix", intesa come la "matrice" attraverso cui si struttura la realtà, infine "fenix", la leggendaria fenice dell'alchimia, intesa però in questo ambito come spinta trasmutatrice verso se stessi per rinascere dalle proprie ceneri e sorgere a una nuova vita, a una nuova realtà.
Zenix è un sistema di conoscenza sincretico che si pone come obiettivo la valorizzazione dell'individuo e la sua liberazione da quelle abitudini, comportamenti, emozioni negative e dai sistemi di credenze che lo limitano nella sua propensione alla libertà. Ciò porta a un cambiamento della propria realtà che si riordina in base ai nuovi parametri mentali acquisiti.
Tale conoscenza è offerta in un linguaggio semplice ed efficace, in cui spesso si utilizzano metafore, espressioni o termini in generale tratti dalla vita quotidiana, "moderna" (potremmo trovare ad esempio frasi del tipo: "Tu sei un reality hacker a cui è richiesto di craccare i sistemi di credenze che ti limitano").
Troppo spesso, quando leggiamo o studiamo un libro, un metodo o una tecnica, troviamo sempre le stesse parole che cambiano semplicemente la sequenza con cui vengono disposte.Diventa difficile imparare qualcosa di nuovo se ci s'imbatte continuamente nel vecchio linguaggio: per questo, a mano a mano che si studia il sistema di Zenix, s'incontreranno neologismi o analogie sempre più peculiari per spingere il cervello a "ologrammare" (virtualizzare o visualizzare nella propria mente) nuovi processi di pensiero e nuovi modelli di realtà.
La trasmissione della conoscenza attraverso il linguaggio è un compito arduo, in quanto esso è diventato uno strumento di manipolazione di massa e di distorsione della realtà, tanto che alcune parole, espressioni e concetti non possono essere menzionati per aiutare le persone a liberarsi da un'opprimente realtà artificiale che le rende inevitabilmente infelici.
Quando una persona trascorre tutta la vita in una prigione mentale si dimentica dell'esistenza della libertà e si abitua a osservare il cielo attraverso le sbarre, non facendo nemmeno più caso a esse. Questo metodo, invece, si prefigge di ricordarci che la libertà è uno stato d'essere in divenire e che essa può essere esperita solo emancipandoci della gabbia mentale che ci tiene schiavi. Ci serviremo spesso di metafore poiché esse sono uno strumento comunicativo funzionale; le metafore sono usate sia dal Buddhismo Zen sia, in tempi recenti, dalla PNL (Programmazione NeuroLinguistica). Nel linguaggio allegorico e metaforico di questo metodo ci si serve di termini come "crack", che nel gergo computeristico indica un programma creato per superare i sistemi di protezione di un altro programma. Questo "altro programma" cui ci siamo appena riferiti è: LA "TUA " MENTE CHE È TUTTO TRANNE CHE TUA.
Lo scopo di Zenix è la nostra auto-deprogrammazione da questa mente altrui. Ciò comporta la cancellazione volontaria e consapevole di tutti quei programmi mentali che sono stati nel tempo inseriti nel nostro sistema interno e che generano risposte automatizzate nell'interazione con il "nostro" sistema di rappresentazione: vale a dire, con ciò che ingenuamente crediamo sia la realtà! Questi programmi mentali inconsci mandano in un ridondante loop la nostra vita, confinandoci all'interno di una rigida personalità dai tratti d'automa, mentre Zenix vuole rammentarci che l 'ego è un programma neurale, non la nostra identità.
Se non si ripulisce l'hard disk dell'inconscio dai programmi che lo infestano, questi modelleranno la realtà al posto nostro.
I programmatori ombra sono la somma di tutti i software inconsci che strutturano o manipolano la "nostra" personalità e il "nostro" relativo sistema di credenze.
Zenix è un sistema applicato, un upgrade mentale per la formazione cosciente dei reality hackers (programmatori della realtà). Un hacker è un individuo che affronta sfide intellettuali per superare creativamente le limitazioni imposte (il termine ''hacker' impiegato dai mass media, per riferirsi ai criminali informatici, è una definizione impropria poiché il termine corretto è ''cracker"). Un reality hacker è un esperto di metaprogrammi e metalinguaggio, il codice sorgente che struttura la realtà e la percezione che abbiamo di essa, che scopre come e perché vengono generati i programmi mentali e il modo per bypassarli, così da rendersi libero dal gioco forzato che intrappola l'uomo nella realtà virtuale che la società vede come reale.
Per analogia, possiamo accostare il percorso di un reality hacker a Neo, il protagonista del celeberrimo film dei fratelli Wachowski Matrix, rappresentazione high-tech dell'allegorico mito della Caverna di Platone. Neo è un individuo che prende coscienza di come la realtà sia qualcos'altro, ma non sa esattamente che cosa sia (porsi la domanda è il primo passo); per questo cerca il saggio Morpheus e, una volta trovato, attraversando un duro addestramento sui codici di Matrix, Neo comprende il metalinguaggio che struttura la matrice, la realtà virtuale che lui e i suoi simili sono stati indotti a considerare come la vera e unica realtà.
Nel momento in cui si diventa padroni del metaprogramma e del metalinguaggio della Matrix - la realtà apparente e preconfezionata - si diventa dei BODHISHACKERcoloro che camminano oltre la Matrix (neologismo tra il termine BODHISATTVA - dal sanscrito Bodhi, "illuminazione", e sattva, "essere" - e il termine inglese HACKER). In Oriente chi è riuscito a sollevare e varcare il cosiddetto "velo di Maya" (il mondo delle apparenze illusorie della Matrix) prende il nome di Buddha o Risvegliato.
Zenix non condivide l'equazione occidentale COSCIENZA ORDINARIA = REALTÀ; questo dogma presente nelle scienze psicologiche - e, più in generale, nella scienza istituzionalizzata - non è supportato da alcuna evidenza empirica che confermi la sua veridicità, pertanto va annoverato come una teoria tra le molte e non come un dato di fatto. Per trattare il tema complesso della realtà, la cui natura è a multilivelli, dobbiamo impiegare due equazioni, ossiaCOSCIENZA DIGITALE = REALTÀ DI CONSENSO e COSCIENZA ANALOGICA = REALTÀ MULTILIVELLO.
Zenix disapprova anche l'approccio che spinge l'uomo a credere in un dio, negli dèi o a rifiutare l'esistenza di alcuna divinità. Credere è infatti un atto di non conoscenza, mentre Zenix propone di compiere un atto di conoscenza. Conoscere la sorgente di ogni cosa e se stessi è molto di più di un atto scientifico, in quanto non si può conoscere qualcosa di illimitato se non si è una natura illimitata e si è consci di esserla. Per conoscere la sorgente di ogni cosa è necessario esserla e per far questo bisogna conoscere se stessi ed emanciparsi dalla schiavitù della mente duale e dai suoi processi di identificazione.
Solo nella non mente si può comprendere cosa sia realmente la realtà e la sorgente di ogni cosa.
Lo stato di non mente trascende la mente binaria, costellata di pensieri dicotomici, compulsivi e di fissazioni, ed è la massima espressione della sincronizzazione bi-emisferica (stato a più alta coerenza neurale rispetto alla coscienza ordinaria): questo genera la trance quantistica, ossia la coscienza umana che si spoglia della personalità ed entra nel campo quantistico che struttura la realtà.
Il particolare sincretismo di Zenix si rivela dall'impiego di tecniche antiche, di matrice orientale, sciamanica o magico rinascimentale (private però di contenuti ritualistici, filosofici e metafisici), rimanendo all'essenziale come nel Buddhismo Zen, congiuntamente a processi ed elementi della cosiddetta programmazione neurolinguistica e studi di frontiera delle neuroscienze, della biologia e della fisica. In sinergia a questa fusione di sistemi di conoscenza - tra antica saggezza, pratiche di risveglio millenarie e moderne ricerche delle scienze occidentali sulla mente, sui potenziali umani e sulla natura della realtà - si impiegano anche i più moderni strumenti disponibili che possono facilitare la mente del praticante a raggiungere la sincronizzazione bi-emisferica.
Di fatto alcune tecniche presentate in quest'opera possono essere supportate con le opere audio Neurosonic Programming (programmazione neurosonica), una neurotecnologia sonica che stimola la sincronizzazione bi-emisferica per portarci a uno stato neurale a più alta coerenza in cui è più facile programmare il nostro inconscio. Questa neurotecnologia non ha alcuna controindicazione: le ricerche scientifiche decennali sui battiti biauricolari non hanno evidenziato alcuna problematica negli ascoltatori. Le opere della Neurosonic Program­ming si basano sull'ecologia sonica, utilizzando specifiche frequenze naturali con suoni differenziali intonati alle stesse frequenze impiegate dal cervello nel suo stato di maggiore coerenza cerebrale.



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martedì 27 gennaio 2015

Viviamo in un mondo di dormienti che diventano feroci se qualcuno tenta di svegliarli


Socrate credeva, ottimisticamente, che tutti gli uomini aspirino al bene e che, se compiono, invece, il male, ciò accade per ignoranza; ma basterebbe illuminarli sul loro errore, per consentirne il ravvedimento.

Sarebbe molto bello, e inoltre molto semplice, se davvero le cose stessero in questo modo; ma, purtroppo, vi sono numerosi indizi che suggeriscono la fallacia di una tale teoria.

La verità è che più si osserva il comportamento degli esseri umani, più si finisce per ammettere che la stragrande maggioranza di essi è formata da dormienti, che non desiderano destarsi dal proprio sonno voluttuoso, e nemmeno dai propri incubi; che vogliono continuare a dormire, a dispetto di tutti, anche se la casa in cui vivono sta prendendo fuoco; che non provano alcuna gratitudine nei confronti di coloro i quali cercano di destarli, ma, ben al contrario, nutrono nei confronti di costoro un odio implacabile, come se fossero i loro peggiori nemici, nel tempo stesso che onorano ed applaudono i malvagi pifferai che favoriscono i loro sonni e il loro sognare.

Per quella piccola minoranza di risvegliati, i quali cominciano a rendersi conto della natura illusoria del mondo in cui viviamo e del carattere risibile, se non addirittura pericoloso, della maggior parte delle cose che suscitano, nei più, compiacimento e desiderio di imitazione, il problema si pone in questi termini: che cosa fare in un contesto di sogno generalizzato, di odio nei confronti della verità, di rancore nei confronti di ogni voce che sia fuori del coro?

Come fare per evitare il treno che, guidato da un macchinista impazzito e carico di sonnambuli, sta per piombare addosso a coloro i quali sono desti, ma non possono agire sugli scambi, per deviarne la folle corsa?
E, ancora: è legittimo che il risvegliato cerchi di imporre ai dormienti la verità, se essi le preferiscono, invece, un mondo di menzogna; è giusto che cerchi di convincerli, di convertirli, di farli ravvedere, se ciò che essi vogliono è tutt'altro? ...


Certo, il giardiniere è uso a strappare le erbacce le quali invadono il suo giardino; ma il mondo non è un giardino, e ogni visione del mondo ha diritto di sussistervi: anche quella che appare manifestamente erronea. Sopprimere le visioni erronee non è compito del risvegliato; ma, semmai, offrire a tutti gli strumenti per valutare che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato: dopo di che, ciascuno deve assumersi la responsabilità del sentiero che intende seguire.
Nessuno può venire costretto ad essere virtuoso; nessuno può venire costretto a cercare la verità, se non la desidera e se ad essa preferisce la menzogna.

D'altra parte, è certo che, a quel punto, si pone concretamente il problema della sopravvivenza di colui il quale ritiene di essersi destato, e che si trova continuamente esposto agli urti e alle aggressioni degli altri, ossia dei dormienti: e le aggressioni più minacciose sono proprio quelle di quei dormienti che sono stati destati a forza per essere illuminati.
È una questione di sopravvivenza.

La storia ci offre sin troppi esempi di saggi, i quali sono stati crocifissi da una moltitudine che non voleva essere illuminata, che desiderava continuare a vivere nelle tenebre. E la moderna società di massa è la società dei ciechi e dei dormienti per eccellenza: è il vertice dell'attuale Kali Yuga, della Età Oscura nel ciclo della vicenda cosmica.

A meno che voglia andare incontro al martirio, dunque - e vi sono, indubbiamente, degli ideali che meritano di essere perseguiti fino al martirio - il risvegliato è indotto a interrogarsi sul senso del suo vivere nella società, e sulle modalità con le quali deve gestire il suo rapporto con il prossimo.

In effetti, nessuno è disposto a modificare la propria concezione del mondo, o a lavorare seriamente su se stesso, se non sulla base di una profonda e sentita esigenza interiore; e quest'ultima non potrà mai venire da un agente esterno, se non in coincidenza con un impulso interno.

Quel che vogliamo dire, è che le persone sono disponibili ad affrontare un salto qualitativo nella propria evoluzione spirituale, solo se, e quando, decidono di prendere coscienza del problema; ossia, in genere, quando si rendono conto, non solo di essere insoddisfatte della propria vita attuale - ciò che accade a molti -, ma di essere disposte a mettersi in gioco per uscire dal punto morto in cui si trovano.
In quella fase, e solo in quella fase, un evento esterno può fungere da detonatore della loro crisi benefica e affrettare una presa di coscienza: può essere l'incontro con una persona buona e saggia, o con un libro, o con una situazione inconsueta e stimolante (magari anche in apparenza negativa, come una malattia o il distacco da una persona cara).

Viceversa, se il momento non è giunto e la persona non è ancora pronta, nessun saggio, nessun libro e nessuna situazione stimolante potrebbero innescare una evoluzione spirituale; come dice il Libro dell'Ecclesiaste, vi è un tempo per ogni cosa: per parlare e per tacere, per dormire e per vegliare, per vivere e per morire. E, così come la natura fisica non fa salti, la stessa cosa può dirsi per la vita dell'anima: il suo processo evolutivo non può essere forzato.

Questo, difatti, è l'errore di fondo di tutte le rivoluzioni politiche e sociali: pensare che il mondo possa diventare migliore, una volta che si sia compresa una formula e la si sia messa in pratica, indipendentemente dalla vita interiore delle persone. Ma se non c'è una evoluzione spirituale, nessuna formula, per quanto perfetta in teoria, potrà rivelarsi capace di rendere il mondo migliore; al contrario, la storia è piena di esempi di formule ideali che si sono trasformate in terribili strumenti di oppressione e di malvagità, trovandosi nelle mani di persone che non avevano saputo compiere alcuna evoluzione interiore.

Per la persona che sia disponibile ad aprirsi, a mettersi in gioco, a evolvere spiritualmente, la vita offre infinite occasioni di miglioramento, purché le si sappia vedere.

Un disturbo fisico, ad esempio, è certamente un segnale: un segnale che il nostro corpo ci manda, e che contiene informazioni preziose circa la disarmonia presente nella nostra vita. In ultima analisi, ogni disturbo fisico è riconducibile alla dimensione spirituale; ed è veramente sconcertante vedere come la grande maggioranza degli esseri umani si disinteressa del problema, sforzandosi di mettere a tacere il sintomo - ossia il campanello d'allarme -, invece di andare alla ricerca del problema profondo che il corpo ha segnalato.



Peggio ancora: se il disturbo persiste, moltissime persone si affidano ciecamente a farmaci e a medici, come se farmaci e medici potessero sostituirsi alla doverosa presa di coscienza del proprio problema; e le stesse persone che delegano in questo modo la salvaguardia della propria salute, firmando una cambiale in bianco nei confronti dell'apparato sanitario ufficiale, sono poi quelle che esigono di occuparsi in prima persona, e fin nei minimi dettagli, di cose assolutamente banali e secondarie, come la scelta del nuovo modello di automobile da acquistare o l'intervento di chirurgia estetica per aumentare le dimensioni del seno.

Un altro esempio di questa tendenza a delegare le questioni davvero rilevanti ad agenzie esterne, è offerto dalla politica. La grande maggioranza delle persone non si informa adeguatamente di ciò che attiene a questa sfera e preferisce firmare una cambiale in bianco ai partiti, i quali mandano in Parlamento i loro uomini di fiducia, una legione di «yes-men» dalla schiena flessibile, fedeli esecutori delle direttive ricevute dalle rispettive segreterie.

Un discorso analogo si può fare per la pubblica amministrazione. Il risultato è che i nostri sindaci e assessori, che si muovono nella sfera del quantitativo e di ciò che ha un alto grado di visibilità (indipendentemente dalla sua efficacia), difficilmente riescono a concepire delle soluzioni innovative per i problemi che devono affrontare.
Un pezzo grosso dell'amministrazione provinciale, ora divenuto ministro, qualche tempo fa propose di porre rimedio all'alto numero di incidenti mortali del sabato sera, facendo tagliare migliaia di platani lungo uno storica strada provinciale: come se il problema fosse quello dei platani (i quali, comunque, hanno anch'essi il diritto di vivere) e non quello di uno stile di vita sbagliato e di uno scarso senso di responsabilità da parte di molti giovani.

Ma torniamo al problema del risvegliato che deve confrontarsi, tutti i santi giorni, con una folla di sonnambuli, i quali si muovono pericolosamente e reagiscono in maniera aggressiva se qualcuno tenta di destarli e di responsabilizzarli.
Julius Evola suggeriva che, in tempi di Kali Tuga, l'unica cosa da fare è imparare a «cavalcare la tigre»: ossia, anziché opporsi frontalmente ad una situazione negativa generalizzata, sfruttare la corrente, per procedere in maniera da non ricevere troppi danni e, addirittura, per riuscire a volgere a proprio favore le stesse caratteristiche di quella situazione, allo scopo di preservare il bene della propria interiorità.
Sia come sia, che impari a cavalcare la tigre, oppure che si abitui ad assecondare la corrente, il risvegliato ha la piena consapevolezza di non essere un superuomo e di non poter modificare, egli solo, una determinata situazione, diffusa nella società in cui egli si trova a vivere; e, inoltre, che non sarebbe saggio cercar di forzare l'evoluzione spirituale degli altri esseri umani, per le ragioni che abbiamo detto più sopra.
Che cosa dovrà fare, allora?
È molto semplice.

Primo, dovrà proseguire incessantemente a lavorare su se stesso: perché la propria evoluzione spirituale è un compito che non finisce mai, e che si rivela più impegnativo, mano a mano che una persona vi si addentra.
Secondo, offrire - nella misura delle sue possibilità - una diversa prospettiva a coloro che gli stanno intorno e che gli sembrano aperti ad un cambiamento, ma senza illudersi di vederli cambiare dall'oggi al domani e senza attendersi gratitudine, né amicizia; ma, al contrario, mettendo in conto un certo grado di incomprensione, se non addirittura di aperta ostilità.

In ogni caso, egli sa che le cose accadono quando è giunto il tempo in cui devono accadere: non un minuto prima, né un minuto dopo.
In ciò consiste l'armonia del tutto: che ogni cosa è come deve essere; e che quelle cose, le quali ci appaiono negative, in realtà sono tali solo nella misura in cui noi non siamo in grado di farne una occasione di crescita e di perfezionamento.

In altre parole, la disarmonia è in noi, non nel creato; è nostra la responsabilità di non essere abbastanza evoluti da gestire in maniera responsabile e proficua le occasioni che la vita ci offre, per quanto esse possano presentarsi, talvolta, nella rude veste di eventi dolorosi.
Il risvegliato, pertanto, è colui che, ad un certo punto, decide di cogliere le occasioni che la vita gli offre per riprendere possesso di sé, per tornare ad essere il vero protagonista del proprio volere e del proprio agire. È colui che decide di non dare più ad altri la delega in bianco di ciò che lo riguarda in prima persona; di ascoltare i segni e di imparare a riconoscere gli avvertimenti.

Il mondo è pieno di segni, la vita è piena di avvertimenti. Si può dire che non vi è persona, situazione o evento che noi incontriamo nel nostro cammino terreno, che non costituiscano altrettanti segni, indicazioni, suggerimenti o stimoli.

Tutto ci parla, se siamo disposti ad ascoltare; ma, naturalmente, per saper fare questo, bisogna prima imparare a fare silenzio. Troppi rumori inutili, fuori e dentro di noi, ci impediscono di udire l'essenziale; la cacofonia dei rumori inutili e disarmonici ci impedisce di udire e di godere del magnifico concerto dell'Essere.
Finché continuiamo a dormire, i nostri orecchi sono chiusi all'armonia dell'Essere e i nostri occhi sono chiusi al suo splendore.
Impariamo ad aprire occhi e orecchi, cominciamo a destarci: ce n'è, di giorno, che ancora deve sorgere, per noi che siamo immersi nel sonno.
L'unica luce del giorno è quella che ci trova ben desti, pronti e desiderosi di accoglierla in noi.

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domenica 25 gennaio 2015

LE FREQUENZE DEL SOLFEGGIO

Il dottor Joseph Puleo e il dottor. Leonard Horowitz, autori del libro "Healing Codes for the Biological Apocalypse " sono stati fra i primi a dedicarsi all'apprendimento dei benefici fisici conseguiti dall' ascolto delle frequenze armoniche, individuando con uno studio approfondito sulla numerologia, la prima serie di 6 toni, successivamente completarono la scala di solfeggio aggiungendo alla lista altri 3 toni. Il dottor Puleo era una persona estremamente scettica, e non realmente coinvolto in "cose spirituali". Tuttavia, che lo volesse o no, sembra che sia stato scelto per portare un messaggio di estrema importanza, soprattutto per il tempo in cui viviamo, attraverso una serie di visioni e di visite da parte di messaggeri celesti ricevette i nuovi codici di guarigione. È l'inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose. I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro. Un istituto giapponse (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando l' acqua a -25 gradi. Ecco i cristalli dalla geometria perfetta che derivano dalle varie frequenze. (La tecnica è quella di Masaru Emoto).

Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l'universo sono 3,6,9. La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza 'Miracolo' ed è la stessa delle eliche del DNA... 528Hz è al centro di tutto. E 'la differenza tra fare l'amore non la guerra. E 'l'energia che guida la prosperità universale, la bioenergia della salute e della longevità. E 'la vibrazione armonica di autostima o auto-amore che solleva il cuore e la voce divina in armonia con il cielo. Non c'è nulla di mancante o danneggiato in questa perfezione amorosa. Quando entri in sintonia con i 528Hz, sei in sintonia con il tuo spirito creativo, e tutto scorre solo in rima e ritmo perfetto.
La proporzione che deriva dalle 6 principali frequenze, crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci. Prendiamo in considerazione tutte le 9 frequenze studiate dal dottor Joseph Puleo e il dottor. Leonard Horowitz e per ogniuna vediamo dove e in che modo lavorano sul nostro corpo fisico e spirituale:
Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono "spente". 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale. Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull'attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle
174 HZ - Questa frequenza dà senso di sicurezza e di amore. Favorisce lo sblocco del DNA. Aiuta ad alleviare il dolore fisicamente ed energeticamente come se fosse un' anestetico naturale. Dona agli organi un senso di sicurezza, la sicurezza e l'amore, motivandoli a fare del loro meglio per tornare al loro stato ottimale.


285 HZ - Agevola un profondo senso di connessione con Madre Terra. Questa frequenza aiuta a portare equilibrio nei campi multi-dimensionali di consapevolezza, accedendo attraverso la legge della verità e della saggezza. Opera su campi di energia, campo aurico, corpo eterico, mentale che sono responsabili della purezza e perfezione degli organi umani. Influenza quei campi mandando un messaggio utile a ristrutturare l' organo danneggiato.


396 HZ - Tono associato al rilascio schemi emotivi. Liberi dall' ansia e dai sensi di colpa che spesso rappresentano uno dei principali ostacoli alla realizzazione, favorisce il raggiungimento degli obiettivi nel modo più diretto. Rende consapevoli degli obiettivi e delle aspirazioni attraverso la creazione di un fortissimo campo magnetico "Prana di energia". E' una frequenza che lavora nel piano materiale.


417 HZ - E' il tono del cambiamento, aiuta a lasciare andare il passato. associato alla rottura di schemi emotivi cristallizzati. Collegato con i processi di risonanza o processi di amplificazione. Utilile anche per sciogliere i blocchi creativi o per risvegliare latenti potenzialità umane perchè sollecita la cellula e il DNA a funzionare in un modo ottimale, sfruttando tutto il suo potenziale.


528 HZ - Conosciuta come "la frequenza Miracolo" la nota è il Mi (Mi-raculi Gestorum) Apre la persona alla possibilità di profonde esperienze spirituali o di illuminazione spirituale. Rigenera e armonizza il DNA. In genetica è usata per il fissaggio del DNA e per neutralizzare i possibili difetti del codice genetico ereditato. Elimina i disturbi della struttura cristallina delle molecole d'acqua nel liquido cellulare, restituendo al DNA la sua struttura originale. Il processo di riparazione del DNA da seguito a numerosi effetti benefici: maggiore quantità di energia vitale, Lucidità mentale, consapevolezza, risveglio e attivazione della creatività, stati di estasi, come una profonda pace interiore e grande gioia. Questa frequenza, più di ogni altra, incarna il campo unificato della metafisica musicale nella matrice a spirale dell'universo frattale. Può essere utilizzata prima di andare a dormire anche per cancellare le "basse frequenze" derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate durante il giorno.


639 HZ - Apertura e connessione nei rapporti umani. E' utilizzata per trattare i problemi di relazioni famigliari, tra partner, amici o per problemi sociali. Incoraggia le cellule di comunicare con l'ambiente circostante, creando relazioni armoniose di comprensione, di tolleranza e amore. Questo tono è utilizzato per lo sviluppo della percezione extrasensoriale, per la comunicazione con i mondi paralleli o sfere spirituali, perché colma le distanze, differenze e i conflitti. La nota è il FA ("Fa-muli tuorum") può rappresentare le famose 144000 persone che potrebbero, secondo le profezie del Libro della Rivelazione, portare il cambiamento della coscienza collettiva.


741 HZ - Stimola il risveglio interiore. E' conosciuta anche come la frequenza della "pulizia" perchè favorisce la guarigione delle cellule con la pulizia e la rimozione delle tossine dalla cellula stessa ("Risolvi polluti"). Pulisce la cellula da diversi tipi di radiazioni elettromagnetiche, altri tipi di radiazioni o sostanze tossiche al fine di consentire l'apertura, la fluidità e la vicinanza al mondo spirituale.


852 HZ - Ritorno all'ordine spirituale, alla Sorgente. Questo tono è associato ad una frequenza di puro amore: l'amore incondizionato. Direttamente collegato al principio della luce e la luce è una forma superiore di bioenergia. Introduce ad alti livelli vibrazionali. Sensibilizza e apre la persona a esperienze spirituali, con origine direttamente nello Spirito.


963 HZ - Ritorno all' Uno. Vi permette di sperimentare la vostra vera natura. l'Unità, cui è collegato tutto. Risveglia qualsiasi sistema al suo perfetto stato originale. Consente una sorta di "illuminazione cellulare", e la trasformazione della cellula ad un livello superiore.


Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell'essere umano interagisce di continuo con l'energia circostante, siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.

http://www.mutatemente.com/solfegggio_tones.html

LA CURA DEL SUONO: LE FREQUENZE DELL'ASCENSIONE

... E’ stato inventato un “diapason” elettronico per l’accordatura dei chakra: si chiama il SOLFEGGIO DELLE FREQUENZE DELL’ASCENSIONE (per analogia con l’ottava di 7 note).
La musica delle frequenze dell’ascensione è stata riscoperta dal dott. Joseph Puleo https://www.youtube.com/watch?v=cbDn1qvU81c che studiò gli antichi manoscritti del monaci gregoriani e scopri che i loro canti furono frequenze di guarigione grazie ad uno speciale arrangiamento dei sei toni del solfeggio.

Il solfeggio inizia dalla nota di base (che corrisponde a Muladhara) e sale in su fino ad Ajna.
I moderni autori hanno aggiunto ai sei toni gregoriani anche quelli che corrispondono al chakra Sahasrara ed oltre.


Le prime tre frequenze sono collegate al subconscio (174-285-396 Hz). L’effetto: liberazione dalle frequenze della paura, della colpa, l’iniziazione quantica.

Le frequenze successive agiscono sui restanti chakra.

417 Hz: Dissoluzione delle pietrificazioni emozionali/convenzioni/abitudini, l’apertura della mente e la capacità di cambiare;

528 Hz: Trasformazione e Miracolo (alcuni ricercatori utilizzano questa frequenza per guarire al livello del DNA;

741 Hz: Il risveglio dell’Intuizione;

852 Hz: Il ritorno dell’Ordine Spirituale;

963 Hz: il Sahasrara.


Lenni Rossolovski scriveva, nel 2011:

“...ascolto sempre più spesso le frequenze standard del solfeggio e noto un risultato positivo per la mia salute. Siamo stanchi delle pasticche, e la cura con il suono è stata da lungo dimenticata... in passato i malati venivano curati con i canti, con inni e psalmi, e spesso questo era l’unica cura che i ricevevano. Ora questo è dimenticato, malgrado il computer ci offra un arsenale enorme degli strumenti acustici.


                                        

Il nostro organismo potrebbe essere accordato con l’aiuto dei toni standard del solfeggio. Posso dire in tutta sicurezza: questo funziona.
Così, sono riuscito a liberarmi dai dolori alla colonna vertebrale. E pure da qualche altro acciacco.
Questi toni accordano l’organismo esattamente come in accordatore con un diapason accorda un pianoforte. Ce ne sono molti materiali in internet, fate una ricerca e troverete un mucchio di risultati.
Ma attenzione: scoltateli con le cuffie.
Quando iniziate ad ascoltarli noterete subito quale frequenza vi attira di più: vuol dire che il vostro organismo in questo momento ne ha bisogno. Le prime volte potrete anche avvertire un disagio, avrete persino voglia di spegnere tutto. Dopo le prime sedute i vostri sintomi potrebbero pure aggravarsi! Ma non preoccupatevi, rallegratevi: questo è un bene e significa che l’organismo ha risposto alla frequenza, e sono cominciati i cambiamenti. Tra qualche giorno vi sentirete meglio.
I toni del solfeggio accompagnano molto bene le meditazioni, specialmente la frequenza 528 Hz (trasformazione). ...”



vedi anche
http://cromopuntura-cromos.blogspot.it/2015/01/risonatore-di-cristallo-un-potente.html

http://divinetools-raja.blogspot.it/2014/06/la-cura-del-suono-le-frequenze.html


Advanced Mind Institute
il negozio online dove potrai acquistare e scaricare la versione originale
e completa DI LENNY ROSSOLOVSKY
La biorisonanza delle frequenze dell’ascensione

Canale You Tube
Music from the Firmament 
qui troverai molteplici tracce gratuite delle frequenze del solfeggio

LE DIECI SOSTANZE PIÙ TOSSICHE E IL MICIDIALI dentro a cio' che bevi e mangi




DOCUMENTO DEL PROF GIUSEPPE ALTIERI (Sintesi, titolo e sottotitoli di VV)

SOSTANZE ANTI-MUFFA ED ANTI-FUNGO CARICHE DI EFFETTI COLLATERALI

Per la durata e la conservazione dei cibi industriali generalmente vengono utilizzati conservanti e agenti sintetici atti a ritardare ed inibire la crescita di funghi e muffe. Queste sostanze però, una volta liberate nel corpo, privano di ossigeno le cellule rubandone le sostanze nutritive e creando un ambiente favorevole per le malattie.

INGREDIENTI TOSSICI PER IL CORPO UMANO

Continui sono gli studi che vengono effettuati a riguardo di questi argomenti. Ogni giorno assumiamo alimenti che contengono ingredienti a rischio. I 10 ingredienti più tossici presenti nel settore alimentare sono elencati qui di seguito.

SODIO BENZOATO E211

Questo assassino furtivo si trova in quasi tutti i vasi e bottiglie, come condimento per l'insalata, sottaceti, salse, maionese, quasi tutte le bevande analcoliche, succhi di frutta, e anche in prodotti alimentari etichettati come naturali. Secondo uno studio del professor Peter Piper, del dipartimento di biologia molecolare e biotecnologie dell’Università di Sheffield, il sodio benzoato testato su cellule vive di lieviti distrugge aree del Dna nelle stazioni energetiche cellulari, ovvero nei mitocondri.

OLIO DI CANOLA

Questo olio è di derivazione vegetale ed è presente in più del 30% di tutti i prodotti. Olio di canola è in realtà una selezione dell'olio di colza e può causare enfisema e insufficienza respiratoria, che alla fine portano al cancro. L'olio di colza è inadatto all’uso alimentare a causa dell’alta concentrazione di acido erucico, che per la sua tossicità è fortemente limitato per legge, con un limite massimo tollerato del 5% nei grassi alimentari (legge comunitaria in vigore dal 1º luglio 1979, Direttiva 76/621/CEE, del 20 luglio 1976). Essendo però un olio estremamente economico, in Italia è attualmente utilizzato dalla ristorazione commerciale.

GLUTAMMATO MONOSODICO o MSG

La FDA permette 20 pseudo nomi per esso, tra cui Estratto di lievito Ajinomoto autolyzed, Vetsin, MSG, Gelatina, Caseinato di calcio, Proteina vegetale idrolizzata (HVP), Proteina testurizzata, glutammato monopotassico, Idrolizzato pianta Proteina (PHP), Estratto di lievito, Acido glutammico, Caseinato di sodio, lievito, Proteine vegetali idrolizzate, Senomyx, Carragenina, Aromi naturali, Esaltatore di sapidità. Oppure vengono assegnate le varie sigle E620, E621, E622, E623, E624, E625, E627, E631, E635 per citarne alcune. Solo perché un prodotto cita "No MSG" non significa che non c'è!

SODIO NITRATO E NITRITO DI SODIO, OVVERO NITROSAMMINE

È usato per fertilizzanti, esplosivi, e come solvente nell'industria della pulizia a secco. Questo ingrediente mantiene le molecole di emoglobina nel sangue, e trasporta l'ossigeno ai tessuti del corpo. È considerato un super-sale come il glutammato monosodico. Aggiunto a prodotti come hot dog, salsicce e pancetta fa aumentare la durata di conservazione, il colore ed il sapore. Il nitrito di sodio è usato principalmente come conservante alimentare e fissativo del colore nei prodotti a base di carne. Spesso usato in combinazione con altri sali noti nella vulcanizzazione. tipo sali di sodio nitrito e nitrato e potassio (E249). Il suo uso impedisce intossicazione batterica, specialmente il botulismo. Peccato che gli studi da parte delle autorità sanitarie degli Stati Uniti, alla fine del 1970, abbiano dimostrato che l'uso di nitrito di sodio come additivo alimentare provoca il cancro.

MARGARINA

Il corpo non può integrare gli acidi grassi trans nelle membrane, causando strutture deformative cellulari. Ricchissima di grassi vegetali idrogenati che accelerano l'invecchiamento e degenerano i tessuti.

DIMETIL-POLISILOXANE ANTISCHIUMA

Il Dimethylpolysiloxane è una sostanza chimica industriale utilizzata in stucchi e sigillanti. Questo componente è usato soprattutto nei fast food. Ad esempio nei bocconcini di pollo e nelle uova. Parliamo di un derivato del petrolio, utilizzato come stabilizzatore in profumi, resine, vernici e prodotti chimici. Prodotto collegato ai tumori gastrici e a danni genetici al Dna.

ANTIAGGLOMERANTI

Si tratta di prodotti chimici che assorbono l’umidità. Vengono aggiunti al sale da tavola, a prodotti e alimenti in polvere. Contengono spesso composti di fosfato, carbonato, silicato e ossido contenenti alluminio. L'alluminio è collegato alla malattia di Alzheimer ed è utilizzato anche nel comune vaccino contro l'influenza. Lo stesso vaccino che ha causato nei mesi scorsi numerosi casi di morte accertata e ancor più numerosi casi di danni a chi si è fatto vaccinare.

COLORI ARTIFICIALI

Qui si parla di petrolchimica, di olio sintetico, di antigelo e di ammoniaca. Sostanze vietate persino nei cosmetici, ma ancora consentite negli alimenti. Indeboliscono il sistema immunitario. Sono causa di tumori alla vescica e ai testicoli.

EMULSIONANTI NEI VACCINI, NEI GELATI, NELLE COLE E NEI GATORADE

Carragenina, polisorbato 80 e oli vegetali bromurati (OLS). Di solito si trovano nel latte al cioccolato, formaggio, gelato, latte in polvere e gelatina. Il polisorbato 80 è presente anche in molti vaccini.

BVO, BROMINATED VEGETABLE OIL, NELLA COCA, NELLA FANTA E NEL GATORADE

Il BVO Brominated Vegetable Oil non è per niente facile da smaltirsi e rimane per anni nel corpo.
Niente più BVO nella Coca Cola. Lo annuncia ufficialmente la multinazionale produttrice delle bibite gassate più famose al mondo, messa sotto pressione da migliaia di consumatori mediante una petizione on line sul sito Change.com. Così, dopo il micidiale colorante 4-methylimidazole, tocca al Bvo essere rimosso sostituendolo con altri ingredienti tipo saccarosio acetato isobutirrato ed esteri glicerici di resina, additivi il cui nome è tutto un programma. Difficile pensare che rendano la bevanda più salutare. Anche la Pepsi dovrebbe fare la stessa cosa con tutte le sue bibite, come tra l'altro aveva già anticipato l'anno scorso rimuovendo la sostanza dal suo Gatorade, consumato a ettolitri in tutti i campi da tennis del mondo!

BIBITE CAUSATRICI DI PROBLEMI AL SISTEMA NERVOSO E AL SISTEMA EMUNTORIO

Cos'è mai questo BVO? Si tratta di un additivo utilizzato come emulsionante alimentare per diverse bevande della Coca-Cola Corporation, comprese Fanta, Seven-Up e Powerade. L'uso di questa sostanza, derivante da soia o mais OGM, permette di diluire e amalgamare gli aromi, che altrimenti rimarrebbero in superficie. Contro il BVO è attiva da tempo una campagna per vietarne l'utilizzo. Infatti, secondo un test effettuato da ricercatori della Mayo Clinic, un consumo prolungato di bibite che contengono il BVO potrebbe causare nel corso degli anni diversi problemi di salute anche gravi, come perdita di memoria, malattie della pelle e problemi al sistema nervoso.

CHI HA SUBITO I DANNI SE LI TIENE

L'uso del BVO è tecnicamente vietato nell'Unione Europea e in Giappone come additivo, mentre grazie a una legge nel 1970 negli Stati Uniti il BVO è stato rimosso dagli ingredienti catalogati come "Senza rischi". Ma negli States ne hanno comunque consentito l'uso nelle bibite in una quantità pari a un rapporto di 15 su un milione. Evidentemente non basta. Un passo da gigante dunque per i colossi delle bollicine, ma basterà per rendere Coca e Pepsi bevande meno discutibili? E chi ha avuto la sventura di frequentare i McDonald's e gli spacci associati della Cremonini Corporation, intossicandosi di cadaverina e bevendo questi veleni a garganella? Se li tiene purtroppo a lungo nel corpo!

DOLCIFICANTI ARTIFICIALI

Aspartame, Acesulfame K, Sucralosio, Sorbitolo, Truvia e, ovviamente, Saccarina. A causa del loro gusto iper-zuccherino, questi dolcificanti chimici ingannano il corpo e producono dipendenza per lunghi periodi di tempo. Si consiglia maggiore informazione e maggiore buonsenso negli acquisti.

Fonte: zapping.altervista.org
http://valdovaccaro.blogspot.it/2015/01/le-dieci-sostanze-piu-tossiche-e-il.html

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venerdì 23 gennaio 2015

IL QE DI DRAGHI SPIEGATO DA PAOLO BARNARD


Il mondo intero si aspetta che giovedì Mario Draghi, governatore del ‘governo’ d’Europa, cioè dellla Banca Centrale Europea (BCE), annunci un QE su larga scala nel (demenziale) tentativo di salvare il Vecchio Continente dalla fine economica terminale. Allora, cosa cazzo è un QE?
QE = Quantitative Easing, nome assurdo per indicare che la Banca Centrale di un Paese si mette a comprare sul mercato secondario i titoli di Stato dello stesso Paese. Nel caso della UE, la Banca Centrale è la BCE, e comprerà quasi certamente da giovedì in poi i titoli di Stato dei Paesi membri della Zona Euro. Ma cosa è “il mercato secondario”? Semplice: i titoli di Stato sono emessi dai governi sul mercato PRIMARIO (banche speciali che glieli comprano), poi da queste vengono venduti agli investitori su un altro mercato, cioè quello SECONDARIO, fatto da ricconi ma anche dal pensionato che investe il suo gruzzolo. Quindi la BCE non comprerà i titoli di Stato freschi di stampa dai governi, comprerà quelli già emessi in precedenza e che appunto sono sul mercato secondario.
Ma cosa ottiene questa mossa chiamata QE? Ottiene, secondo le BALLE, LE MENZOGNE, di quelle m… (finisce per erde) dei tecnocrati, due cose: A) Voi sapete che uno dei problemi più strombazzati (ma NON vero) dei governi è dover pagare alti tassi d’interesse a chi gli compra i titoli di Stato. La regola aurea della finanza dice però che PIU’ TITOLI DI UN CERTO STATO SI COMPRANO, MENO INTERESSI QUELLO STATO PAGHERA’ SUI SUOI TITOLI EMESSI. E vale ovviamente la regola contraria: più titoli di un certo Stato vengono svenduti, più alti saranno gli interessi che quello Stato pagherà sui suoi titoli. Quindi, se i titoli italiani vengono comprati tanto, Roma pagherà sempre meno interessi agli investitori; se viceversa i titoli italiani vengono svenduti (quasi nessuno li vuole) allora Roma pagherà sempre più alti interessi su di essi. Ok. Quindi è ovvio che se il mega bombardiere atomico chiamato BCE si mette a fare il QE, cioè a comprare a man bassa i titoli di Stato europei, anche quelli italiani, greci e spagnoli, questi Stati pagheranno sempre meno interessi. Ok. Ma c’è un altro punto che il QE dovrebbe ottenere (sempre secondo le BALLE, LE MENZOGNE, di quelle m… (finisce per erde) dei tecnocrati): B) Immettere liquidità, cioè soldi liquidi, in quantità immense nel sistema dei Paesi coinvolti, e questa liquidità dovrebbe aiutare le loro economie. Perché? Perché se la BCE compra montagne di titoli di Stato italiani, portoghesi, spagnoli ecc… essa paga in contanti i possessori, e quindi montagne di contanti finiscono nei portafogli di gente che poi li dovrebbe spendere e quindi aiutare l’economia. Ok? Questo sostengono...
Chiaro fin qui? Sono tutte porche cazzate, detta come vorrebbe Micromega o il Fatto Quotidiano.
Allora. Ecco le cose da sapere su cosa VERAMENTE FA UN QE AI PAESI DOVE VIENE APPLICATO. Gli esempi autorevoli ci vengono dagli USA e dal Giappone.
1) Questo punto 1 si riferisce al punto B) sopra. Chi vende i titoli alla BCE? Le banche (anche da parte tua), quindi i liquidi finiscono nelle banche. Quanti titoli in Italia sono in mano al pensionato, risparmiatore, Gigi, Donatella o Giulio? Il 13% circa. Quanti titoli sono in mano agli squali della finanza? L’87% circa. Ora, cosa faranno questi 87% di squali coi liquidi incassati dagli acquisti di titoli nel QE ordinati da Draghi (probabilmente) giovedì? Una cosa sola, UNA SOLA: investiranno in Borsa, come dimostrano appunto le storie del Giappone e USA, portando azioni aria fritta alle stelle, incassando alle stelle. Mentre alla tua economia di: casa, auto, mangiare, scuole, ospedali, strade, servizi ecc., CIOE’ ALL’ECONOMIA REALE, non va praticamente un centesimo.
2) Questo punto 2 si riferisce al punto A) sopra. Abbiamo già detto che se la BCE compra tanti titoli di Stato, i loro tassi d’interesse si abbassano moltissimo. Quindi l’Italia, per esempio, pagherà interessi sui BTP vicini allo zero, o 0,5% o 1%. Bene direte voi, NO! Perché non ci dimentichiamo che i titoli di Stato pagano interessi a gente che poi quegli interessi li SPENDE, e quindi se gli interessi calano vertiginosamente a causa del QE, cala vertiginosamente anche la spesa nell’economia. E questo vuol dire meno scarpe, borse, vino, orologi, auto, ristoranti, vestiti, alimentari, arredamenti, servizi, stipendi, lavori, occupazione e via dicendo. Cioè: il QE per il meccanismo spiegato sopra (fa calare gli interessi che la gente prende sui titoli) sottrae RENDITA e dunque vera spesa all’economia dei risparmiatori, quindi ci danneggia.
C) Ma il QE fa anche dispetto a tanti squali della finanza, i famosicacciatori d’interessi, quelli cioè che vanno a caccia di titoli che gli rendano INTERESSI ALTI. Ora capite una cosa: i titoli non sono solo di Stato, ma anche aziendali, cioè un’azienda può emettere i suoi titoli e offrire interessi. E più un'azienda è in crisi, più interessi alti deve offrire per convincere gli investitori a dargli dei soldi. Cioè: l’azienda XX in crisi dice all’investitore: tu dammi 1 milione di euro, io ti offro un tasso d’interesse su quel milione del 7%!!!! (una di queste è l’italiana Telecom). Ecco che allora i cacciatori d’interessi alti quando vedono che il QE porta gli interessi dei titoli di Stato quasi a zero, si buttano sui titoli a rischio, cioè i titoli delle aziende disperate che sono quasi fallite, ma che pur di avere contante offrono titoli a tassi d’interessi assurdi (tipo appunto il 7%!, tipo appunto la Telecom). Ma questo cosa comporta? Comporta che si crea DI NUOVO una bomba atomica sotto il c… (finisce per ulo) di tutti noi cittadini e lavoratori e imprenditori. Cioè una BOLLA finanziaria dove investitori squali danno soldi ad aziende sul baratro, ma le strangolano con interessi altissimi. Tuttavia, siccome abbiamo spiegato che il QE non aiuta affatto l’ECONOMIA REALE, quelle aziende prima o poi faranno il botto, e cosa succede quando collassano? Disoccupazione, disperazione, grida dei media alla ‘crisi’, cassa integrazione, spesa di Stato nel caos, meno economia, litigi legali coi cacciatori d'interessi, e crollo del PIL italiano, com’è ormai da anni. Ohhhh che festa questo QE!
Allora, se veramente come tutti gli esperti (hahaha!) dicono, Mario Draghi lancerà il primo QE europeo della Storia giovedì, ora voi sapete che razza di inc… (finisce per ulata) sarà per la GENTE VERA, per le AZIENDE VERE, e ora sapete chi ci guadagnerà come porci, e come arriverà la prossima esplosione finanziaria mortale fra 4 o 5 anni. Un abbraccio.

BIG CALM
(Mosler Economics per l’Interesse Pubblico)

Allora, facciamola breve. Draghi ha lanciato il QE in Europa (per spiegazioni semplici su cosa sia si legga http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1066), ma ora arrivano i calcoli degli analisti-squali delle mega banche mondiali che gli dicono, a Draghi, ma veramente!:
Hey Mario, hai sparato con la fionda cacche di piccione col tuo QE”. Perché? Ecco perché:
Il volume di liquidità che verrà immessa in UE dal QE calcolato da Draghi (per NON RISOLVERE UN CAZZO PER NOI CITTADINI/AZIENDE, MA PER AIUTARE GLI SPECULATORI) è meno della metà di quello che sarebbe necessario. Draghi spera in 1140 miliardi di euro di nuova liquidità da poter immettere nel sistema col suo QE, mentre i maggiori analisti mondiali (fonte Bloomberg) ci dicono che la liquidità da sborsare per togliere l’Eurozona dall’obitorio sono 2500 miliardi al minimo, o meglio 3000 miliardi. Ma tutti gli analisti sono d’accordo nel dire che, semplicemente, non esistono in UE 1140 miliardi di Titoli che la Banca Centrale Europea possa comprare col suo QE, meno che meno 3000 miliardi di Titoli, se stiamo coi requisiti imposti da Draghi affinché quei Titoli possano partecipare all’asta. E allora? ………
……. ALLORA E’ TUTTA UNA FARSAAAAAAAAAA!!!!! per far fare soldi a un pugno di speculatori, fine.
Non aprite gli occhi, per Dio, dimenticate quello che scrivo, SEMPRE! Potreste diventare Uomini o Donne.
BIG  CALM

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giovedì 22 gennaio 2015

INTERVISTA A Nicolai Lilin


Nicolai Lilin (guarda il suo sito) non ha fatto altro che affacciarsi, fuori dalla casa in cui è nato, dentro la sua stessa vita e raccontare ciò che ha visto, sentito, il mondo in cui è stato educato. E lo ha fatto in un libro, Educazione Siberiana. Un romanzo come se ne leggono pochi, che racconta di un mondo scomparso, quello degli Urka siberiani, la comunità di criminali deportata da Stalin al confine con l'attuale Moldavia, in una terra di nessuno che è la Transnistria.

Ho incontrato Lilin nella stanza anonima di un hotel milanese. Corpo minuto ma tonico, viso slavo, colori chiari, occhi luminosi. Parla un italiano preciso, impastato con una cadenza slava unita a un accento piemontese. Quando si infervora gli esce un "Dio bono" che lo rende divertente. Lilin è un discendente degli Urka siberiani con un intercalare sabaudo e racconta proprio di gente come lui, gli ultimi discendenti di questa stirpe guerriera, uomini che usano definirsi "criminali onesti" atavici nemici dei "criminali disonesti". "Volevo raccontare storie che rischiavano di perdersi, che conoscono in pochi, e renderle storie di molti. Le storie della mia gente, distrutta dal capitalismo di oggi, gente che aveva regole sacre, che viveva con dei valori". Per leggere questo libro bisogna prepararsi a dimenticare le categorie di bene e di male così come le percepiamo, lasciar perdere i sentimenti come li abbiamo costruiti dentro la nostra anima. Bisogna star lì: leggere e basta.


Così dopo un po', intorno alle pagine di Educazione Siberiana, inizierà a materializzarsi un intero mondo. Sembrerà lontanissimo, altro, ma bevuto tutto lascerà un gusto in cui si ritrovano in forma diversa molti sapori simili al nostro mondo e questo genererà un brivido difficile da dimenticare. Non ci si aspetti un libro sulla mafia russa, né un trattato sul crimine, né alleanze tra clan, imperi economici, faide e sparatorie. È il contrario. È un romanzo che racconta di un popolo scomparso, di una tradizione guerriera che Nicolai conservava dentro di sé e che non riusciva più a tacere. Continuamente lui usa la parola "onesto", e continuamente ripete il termine "disonesto". Può apparire strano che parlando di una comunità criminale si parli di onestà; noi abbiamo imparato a dimenticare che un codice etico condiviso possa esistere anche al di fuori della società civile.

Tra gli Urka non si stupra, non si fanno estorsioni, non si fa usura. Si può rapinare e uccidere, ma solo in presenza di un valido motivo. Si può truffare, ma solo lo stato e i ricchi. E ci sono anche regole pratiche da osservare: le armi per la caccia, per esempio, non devono essere messe accanto alle armi che servono per uccidere esseri umani. E quando un'arma tocca l'altra per purificarla bisogna avvolgerla in un panno con liquido amniotico, il liquido della vita. Seppellire il tutto e dopo un po' arriva la purificazione. È assolutamente vietato agli uomini parlare con le forze dell'ordine. In Educazione Siberiana ci sono pagine di arresti e retate in cui la polizia non riesce a rivolgere la parola a nessun siberiano. Ogni Urka ha sempre al proprio fianco una donna che faccia da tramite. Lilin racconta che dalle sue parti si dice che chi non ha voglia di lavorare e non ha il coraggio di delinquere fa il poliziotto. Nelle comunità criminali degli Urka, diversamente da quanto accade in Italia, esistono regole talmente forti da fermare il business, vincolare il potere.

Sono regole che seppur calate in un contesto discutibile hanno profonde radici morali. In Italia, fino a qualche decennio fa, per le mafie regole come non uccidere bambini, non trattare e vendere droga, non assumerne, ora sistematicamente disattese, nascevano dalla necessità di cercare quel consenso nella popolazione che adesso appare dovuto, che ora sono il timore e la forza ad assicurare. "Non è il crimine la nostra forza - diceva il nonno a Nicolai - ma il consenso ed il bene che la gente ci vuole". Lilin precisa: "Sono regole di giustizia non scritte, come la divisione equa dei beni, l'aiuto reciproco e la difesa dei più deboli". E continua con una nota autoironica che aggiunge credibilità al suo racconto: "Se nasci in quella realtà non puoi certo divenire Ghandi ma almeno vivi un una società che ha regole e diritti, non solo soprusi dove vince il più corrotto e il più forte come tra i lupi".

E gli anziani nel romanzo hanno un ruolo centrale. Non sono solo i depositari delle tradizioni, ma tramandano di generazione in generazione le storie più avvincenti di rapine e di sfide. Indirizzano le nuove generazioni anche sul modo di trattare il denaro. I soldi fanno schifo ai siberiani, la considerano roba sporca. "Mio nonno in tutta la sua vita non ha mai portato soldi addosso, li tenevano in posti lontani dai luoghi della vita. I soldi sono sempre stati considerati sporchi". E le figure di questi anziani nel libro sono davvero meravigliosamente epiche. A tratti si avverte, e Nicolai conferma, che il libro è passato a vaglio dell'attento lavoro degli editor pur conservando, a volte, delle asperità, dei punti dove la lingua inciampa; ed è proprio lì che lo stile ibrido di un uomo che pensa in siberiano e scrive in italiano, lo stile personalissimo che gli scrittori migranti elaborano, esce in tutta la sua pura ingenuità e bellezza. Lilin costruisce un mondo con la sua scrittura e questo fa di lui non un semplice testimone ma uno scrittore vero e proprio.

A volte viene da pensare, ascoltando Nicolai, che serbi una visione mitizzata degli Urka, parola che a chiunque abbia letto i libri di Solgenicyn, Herling o Salamov sui gulag ricorda invece il peggior incubo per i detenuti normali: stupro, furto, percosse. Eppure il mondo che Lilin racconta sembra essere un altro, sembra partire da premesse differenti offrendo la possibilità di osservare quel mondo da una prospettiva inedita. Essere un Urka, racconta Lilin, era un marchio che ti portavi dietro ovunque: "Quando ero piccolo e uscii dalla Moldavia con mia madre, alla dogana un ufficiale vide che ero nato in Transnistria e, seppure fossi un bambino, mi fissò negli occhi e disse, 'Delinquente!!!'. Bastava venire da lì". Eppure c'è nel codice degli Urka siberiani l'assoluta necessità di dire sempre la verità. La menzogna è punita. "Devi essere vero, sempre e comunque devi essere vero. Mi hanno insegnato a dire la verità sempre. Spesso i poliziotti russi quando arrestavano degli Urka li riprendevano mentre li interrogavano. Quando dicevano sei un criminale loro dovevano rispondere si, se rispondevano no era una condanna a morte tra tutti gli Urka. Un Urka non mente mai". Anche quando la verità significa una condanna alla galera.

Nicolai Lilin si riconosce assolutamente nella tradizione degli Urka: "Sono un criminale onesto" dice, contrapponendo un mondo ormai tramontato, che cerca di far rivivere attraverso il suo racconto, alla Russia di oggi, completamente allo sbando. "Nelle mie zone tutti chiedono il pizzo, per qualsiasi cosa bisogna pagare. È lecito aspettarsi una richiesta di tangente per documenti, viaggi, permessi, per tutto ciò che nel mondo occidentale, in un mondo che si dice civile, dovrebbe essere dovuto". Nicolai è grato all'Italia, o almeno alla parte d'Italia dove lui vive, e nel suo discorso è possibile rintracciare anche quanto relativo sia il concetto di diritto. "Qui puoi avere un documento senza pagare tangenti, qui se vieni derubato puoi sporgere regolare denuncia, e sai che ci sarà qualcuno ad ascoltarti, a difenderti, a far valere i tuoi diritti di cittadino. In Russia e in Moldavia tutto è corruzione, politica, burocrazia, tanta prostituzione, racket, droga. Paesi marci. Mio nonno diceva spesso: credo che non esista né inferno né paradiso, semplicemente se ti comporti male rinasci in Russia".

Nessun urka siberiano vorrebbe essere chiamato mafioso. La mafia russa è una categoria generica, enorme, quasi inesistente. Ci sono le famiglie di Mosca, quelle di San Pietroburgo, la mala cecena e quella georgiana potentissima in Usa, poi ci sono le famiglie dell'Azerbaigian. I siberiani non si riconoscono in nessuna di queste organizzazioni, non sentono neanche di essere gang, clan o organizzazioni. Il loro codice di vita è la loro casa. "Una volta mio nonno mi ha raccontato che fu arrestato un pedofilo, uno di quelli a cui piacevano molto le bambine piccole e anche i bambini. Gli Urka quando fu arrestato lo trattarono con rispetto. Andarono da lui, gli diedero una corda fatta con le lenzuola e gli dissero: 'Hai cinque ore per impiccarti, se non lo fai ognuno di noi prenderà un pezzo di te e lo strapperà"".

Una delle parti più belle del libro è il racconto dei tatuaggi. Il tatuaggio è un codice per raccontare il carattere di una persona e il percorso della sua vita, il tatuaggio degli urka siberiani è un'eredità antica che viene da molto lontano. Il tatuaggio tradizionale siberiano è un codice segreto, nato in epoca pre-russa e pre-cristiana. I primi briganti nomadi della foresta, gli Efei, si tatuavano per potersi riconoscere, lungo le grandi strade della Siberia dove assaltavano i convogli provenienti dalla Cina e dall'India. I tatuaggi quindi erano un modo per non farsi assalire da "colleghi", e un modo muto per rendersi fratelli. Quando si diffuse il Cristianesimo, il tatuaggio criminale siberiano adottò i simboli della nuova religione: gli Efei si confondevano così con i pellegrini, che erano poveri e, non potendo acquistare croci, catene e immagini sacre, se le tatuavano. Con la formazione dello stato russo, lo Zar decise di sbarazzarsi degli Efei; ma i più irriducibili di loro, gli Urka, ostili a qualsiasi potere, si rifugiarono nella Taiga dove organizzarono una dura resistenza che fu spezzata soltanto dopo secoli, dai comunisti. Nel libro sono meravigliose le pagine dove Lilin racconta come il tatuatore sia una figura speciale, quasi un sacerdote. Per i siberiani puoi diventare tatuatore solo su autorizzazione di un anziano maestro; Lilin scelse all'età di 12 anni di divenire allievo del più esperto della sua città. Era bravo a disegnare, i suoi disegni venivano richiesti per farne tatuaggi, ma aveva bisogno di imparare l'antica arte del tatuaggio tradizionale, eseguito a mano con le bacchette, non con la macchinetta elettrica. A 18 anni, ultimato l'apprendistato, il suo maestro lo nominò tatuatore.

Un corpo siberiano tatuato è un libro misterioso, che pochi sanno leggere: i singoli simboli assumono un preciso significato solo se messi in relazione tra loro, nelle rispettive posizioni. "Si tratta di una grande tradizione, - dice Nicolai - alla quale sono orgoglioso di appartenere". Per un siberiano il tatuaggio è un processo lungo che dura tutta una vita. Iniziano a tatuarsi all'età di dodici anni e soltanto dopo aver passato una vita, con tutto ciò che può essere a vita di un Urka, la loro storia potrà essere letta sui loro corpi. Schiena e petto sono tatuate solo alla fine, dopo i cinquant'anni.

Nicolai è completamente rivestito di tatuaggi. Imprudentemente gli chiedo di raccontarli e ottengo una risposta che non mi aspetto. "Raccontare i tatuaggi è disonesto. I tatuaggi sono un linguaggio muto, ci si tatua proprio per evitare di parlare. Solo un siberiano può capire. Chi racconta uccide la tradizione, e rischia di essere ucciso". Il tatuaggio siberiano è divenuto quasi un tatuaggio pop e il cinema ha cercato di raccontarlo, ma Nicolai è molto scettico: "Il film di Cronenberg ("La promessa dell'assassino", ndr) è tutta una farsa. Il tatuaggio siberiano è morto con i siberiani. È una menzogna, dal film sembra quasi che tutti gli affiliati russi si tatuino, ma non è così. Quei tatuaggi li hanno solo alcuni, come per esempio Seme Nero". Seme Nero è un clan che si tatua ma è un gruppo che vive in carcere. Non possono avere rapporti sessuali, non possono avere famiglia, quando escono dalla galera fanno di tutto per rientrarci. Sono cosche di criminali spesso create dalla polizia per controllare le carceri, criminali comuni entrano in Seme Nero e divengono come una casta che governa in cella su tutti. Ma queste storie che rimbalzano intorno al libro di Lilin sono satelliti rispetto al suo obiettivo, quello di raccontare la palestra, la tana delle tigri siberiane in cui viene a formarsi un giovane Urka, stirpe estinta di antico guerriero.

L'educazione siberiana è un'educazione antica quasi sciamanica, disciplinata. Chiedo a Nicolai della morte, che per tutto il libro è sempre vista come una compagna di vita, come qualcosa che sta lì pronta ad aspettarti né terribile né amica. C'è e basta. "Io ho ucciso Roberto, ho ucciso un bel po' di persone. Ma non sento dolore, o meglio sento che ero costretto a farlo, ero un militare in Cecenia, e dovevo sparare. Ho ucciso e ho sentito la morte tante volte vicina a me. Ma anche su questo la mia gente mi ha insegnato a capire la morte, a conoscerla e a non sentirla come qualcosa di strano. Qui nessuno vuole morire. Io se voglio la vita so che devo volere anche la morte". Gli chiedo se ora vuol solo fare lo scrittore e vuole smettere di tatuare. "Mi sono un po' stancato. Continuare a raccontare storie con le parole mi piacerebbe di più che continuare a bucare pelle...".

Me ne vado con la certezza che il racconto e la memoria possono salvare un mondo e permettere di mappare una sorta di percorso che pericolosamente ci dice: il peggio è ancora da venire e laddove si perdono le regole si perde tutto ma, come scrive Lilin, il motto degli Urka siberiani è ancora vivo: "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".

© 2009 by Roberto Saviano
Fonte




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mercoledì 21 gennaio 2015

martedì 20 gennaio 2015

IL LUPO E LA DIGNITA' - EDUCAZIONE SIBERIANA

http://altrarealta.blogspot.it/

CHI VUOLE TROPPO E' UN PAZZO, NESSUN UOMO PUO' POSSEDERE PIU' DI QUANTO IL SUO CUORE POSSA AMARE

E' UN SACRILEGIO PER UN SIBERIANO ONESTO TENERE DENARO NELLA SUA CASA PERFINO DENARO RUBATO

SANTA MADRE AIUTACI A COMBATTERE I POLITICI BUROCRATI ASSETATI DI POTERE E I LORO TIRAPIEDI, GLI SBIRRI, I MILITARI E TUTTI I DIAVOLI CHE PORTANO LE DIVISE

Lilin pubblica questo libro poco dopo essere arrivato nel nostro paese intorno ai primi anni del nuovo millennio per questo il suo modo di scrivere non può essere paragonabile al Paradiso di Dante, ma la caratteristica che più mi è piaciuta è stat sicuramente la sua bravura nel trasportare direttamente sulla pelle, sulle ossa, sulla carne del lettore ciò che lui ha provato durante la sua infanzia.
Partiamo allora dall'inizio: Kolima è un bimbo di sette anni che abita a Denver, una città della Transnistria sotto il controllo della ex Unione sovietica. Siamo negli ultimi anni ottanta, mentre l'America sforna film, jeans e rock, nel quartiere di Fiume Basso i bambini iniziano ad avere i primi approcci con coltelli e risse che oggi neanche possiamo immaginare. Kolima racconta la sua vita e le sue vicende accadute nella comunità di Fiume basso composta da "criminali onesti" che radicano le loro origini dalla Siberia, essi sono criminali perché rubano lo Stato, i banchieri e le istituzioni, uccidono e si vendicano, ma sono onesti perche lo fanno nel nome del Signore e per l'odio (giustificato) verso le autorità che non guardano i cittadini con gli stessi occhi. Le avventure di Kolima sono raccontare in maniera cruda e feroce dell'autore che trasmette molte sensazioni forti al lettore senza usare un linguaggio troppo ricercato anche perché non adatto al contesto. In una parola :adrenalina.
È stato uno dei miei libri preferiti poichè si vengono a sapere realtà che sembrano quasi fantascentifiche ma che accadono a due passi dal nostro naso.

dal libro Educazione Siberiana:

-“Tanta gente cerca disperatamente quello che non è capace di trattenere e di capire, per questo è piena di odio e sta male per tutta la vita”- [..]
-“Guarda come siamo messi figliolo… Gli uomini nascono felici, però si autoconvincono che la felicità è qualcosa che devono trovare nella vita .. E cosa siamo? Un branco di animali senza istinto, che seguono idee sbagliate, cercando quello che già hanno…”-
Una volta mentre eravamo a pesca parlavamo proprio di felicità. A un certo punto, lui mi ha chiesto: -“ Guarda gli animali, secondo te loro ne sanno qualcosa della felicità?”-
-“Beh, penso che anche gli animali ogni tanto si sentono tristi o felici, solo che non riescono a esprimere i loro sentimenti….” – ho risposto io.
Lui mi ha guardato in silenzio e poi ha detto:
-“ E lo sai perché Dio ha dato all’uomo una vita più lunga di quella degli animali?”-
-“No, non ci ho mai pensato..”-
- “Perché gli animali vivono seguendo il loro istinto e non fanno sbagli. L’uomo vive seguendo la ragione, quindi ha bisogno di una parte della vita per fare sbagli, un’altra per poterli capire, e una terza per cercare di vivere senza sbagliare”-

il Film Gratis in streaming
http://filmstream.me/educazione-siberiana-streaming/



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lunedì 19 gennaio 2015

IL GATTO CHE CURA


Riassumo.
I gatti sono considerati i “medici” della casa. Tutti sanno che quando stiamo male, sono capaci di trovare e “trattare” i punti che ci fanno male. Ovviamente, bisogna avere con loro un vero contatto, e non solo “tenere” un gatto per i topi o come un giochino per bambini.


1. Secondo le statistiche i gattofili vivono in media 10,3 anni di più rispetto a coloro che non hanno un gatto in casa. Inoltre hanno la pressione arteriosa e il colesterolo più nella norma.

2. Il ruolo positivo del gatto nel caso della malattie cardiache è risaputo, non mi soffermo qui.

3. Accarezzare un gatto fa bene al sistema digerente (meglio se si tratta dei siamesi, dei mau, degli abissini).

4. Stress e stanchezza: sono capaci di eliminare l’emicrania, di abbassare la pressione, di normalizzare i battiti. I gatti neri sarebbero capaci, più degli altri, di eliminare l’energia negativa. Quelli rossi caricano di energia; i gatti dalla peliccia blu-azzurra calmano, mentre i bianchi sarebbero migliori da tutti i punti di vista ()

5. Sistema immunitario: ascoltare le fusa (4-16 Hz) aumenta le difese. E’ una cura simile a quella con gli ultrasuoni (accelerano la guarigione delle,ferite, lo sviluppo osseo).

6. I massaggi felini con le unghie fuori sono simili all’agopuntura ))

7. Isomma, dal punto di vista di bioenergetica, il gatto è un vero dispositivo energetico-informazionale. Secondo alcuni, la zona del nostro corpo dove il gatto va a coricarsi segnala problemi (se va nei piedi, avremmo problemi con la pressione, o siamo inclini ai raffreddori; se va nella spalla sinistra, potremmo avere problemi cardiaci).

Fonte
http://uduba.com/…/Pochemu-koshka-lojitsya-na-bolnoe-mesto-…
Aelita Melina LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA

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I gatti pensano? Moltissimo. Sognano, fanno progetti, ricordano. Se ne stanno immobili per ore ma in realtà non dormono e sono attenti a tutto quello che succede. Certo, il gatto è un animale complicato. Gli scienziati li hanno studiati a lungo e hanno scoperto cose straordinarie, soprattutto sulla loro intelligenza. E poi essere amico di un gatto vuol dire tenere conto di moltissimi aspetti: la loro curiosità, la delicatezza, l’istinto, la loro indipendenza. Del fatto che sono permalosi, schizzinosi e riservati e che detestano i rumori forti. Insomma ci sono almeno mille cose da conoscere, anzi 1001 cose da sapere e da fare con il tuo gatto come recita il titolo del libro di Roberto Allegri (Newton Compton Editori, 19,90 euro). Che sulla tigre in miniatura ha scritto un’enciclopedia dove spiega esattamente perché tra le più alte intelligenze del regno animale c’è sua maestà il gatto. Possiede un cervello molto simile al nostro in quanto a funzione e struttura. E qui la sorpresa: secondo gli esperti è molto più facile dialogare con il gatto che con il cane. Gli studi più recenti dimostrano che, se il padrone di un micio impara a comprendere il sottile linguaggio del suo animale, i due saranno in grado di sostenere conversazioni ad alto livello. Questi piccoli felini hanno elevate capacità di apprendimento, possono diventare molto utili ai portatori di handicap: sono in grado di svolgere incarichi domestici. E contrariamente a quello che si pensa sono facilmente addestrabili, riescono a imparare anche compiti complessi, come portare al supermercato la lista della spesa.

Avevano ragione gli antichi egizi che ritenevano il gatto dotato di poteri magici. Dai più banali come vedere al buio o lanciarsi da grandi altezze senza farsi male (cade sempre in piedi) al potere di prevedere la pioggia: si dice che durante le operazioni di pulizia se si passa le zampine sopra le orecchie, la pioggia è in arrivo. Al superpotere delle fusa: più sono irregolari più danno piacere all’animale. Ma la novità è che pare facciano bene anche a noi. Sono benefiche per la nostra salute. Quando accarezziamo il micio e lui emette sonoramente le fusa ci stiamo sottoponendo a una seduta terapeutica, degna del migliore fisioterapista. Le fusa infatti avrebbero un forte potere curativo e sarebbero in grado per esempio di portare giovamento alle persone che soffrono di dolori reumatici. Recenti studi hanno dimostrato che con le fusa il micio emette delle microonde con un campo di frequenza che varia tra 1,5 e 6 gigahertz. Si tratta della stessa banda di frequenza delle microonde che vengono usate nelle terapie contro l’artrite. Insomma tenere il gatto sulle ginocchia davanti alla tv è ottimo soprattutto per le persone anziane.

Che il gatto sia un valido rimedio contro l’ansia, lo stress e la depressione si sa, ma che la sua sola presenza sia più efficace di un sonnifero questa è davvero una novità. Lo conferma uno studio durato cinque anni: i gatti migliorano la salute psicofisica dei loro proprietari. Chi ha un gatto lo sa bene quanto sia più facile addormentarsi accanto al proprio micio arrotolato su se stesso. E ancora: giocare con un micio risulta estremamente efficace per la cura delle cefalee nei bambini e negli adolescenti. I gatti, come i cani, sono in grado inoltre di riconoscere i sintomi di una crisi di epilettica ore prima che questa avvenga.

Vivere con un gatto allunga la vita, neanche a dirlo. I suoi poteri curativi - ancora da scoprire completamente - risiedono anche nel fatto che è un animale esperto nell’arte di appagare il nostro senso del tatto che, a detta dei medici, è di capitale importanza. Altro che Spa e centri di benessere. Ogni volta che il nostro amico a quattro zampe si strofina contro di noi, lo accarezziamo, la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco diminuiscono e la tensione nervosa scompare. Gli stessi risultati si ottengono con settimane di esercizi di rilassamento e meditazione. Meglio l’amico peloso.

di Daniela Mastromattei
http://www.liberoquotidiano.it/news/animali/1000480/Curarsi-con-i-gatti.html

domenica 18 gennaio 2015

Stephen Hawking “Vi spiego perché Dio non esiste”



L’allarme di Stephen Hawking: “Intelligenza artificiale può innescare fine del genere umano”
Lo sviluppo della tecnologia e di forme più avanzate di intelligenza artificiale potrebbe essere un problema per il genere umano. A dirlo con sicurezza lo scienziato britannico Stephen Hawking. “Lo sviluppo di una piena intelligenza artificiale possa innescare la fine del genere umano“, il monito del fisico in una intervista alla BBC. “Gli umani, che sono limitati da una lenta evoluzione biologica, non potrebbero più competere e sarebbero soppiantati“, l’allarme che lancia Hawking, anche se il pericolo non è imminente: “Credo che rimarremo in controllo della tecnologia per un tempo decentemente lungo e che intanto verrà realizzato il potenziale che (l’intelligenza artificiale) presenta nella soluzione di molti problemi“.


http://newsgo.it/2014/12/lallarme-stephen-hawking-intelligenza-artificiale-puo-innescare-genere-umano/
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Stephen Hawking: “Vi spiego perché Dio non esiste”
Roma, 7 settembre 2014 – Il grande fisico e matematico Stephen Hawking ci spiega la sua teoria del perché Dio non esiste. Il filmato è parte di un documentario andato in onda su Discovery Channel. Il cosmologo e astrofisico britannico è conosciuto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e sulle origini dell’universo. Su questi argomenti, Hawking è stato, nell’ultimo quarto di secolo, uno dei principali divulgatori scientifici. Seppur affetto da un’atrofia muscolare progressiva, che ormai lo costringe a comunicare attraverso un computer e a muoversi su di una sedia a rotelle, a dispetto del suo handicap, rimane fra le menti più brillante della scienza e fra i principali conoscitori dell’universo.






Il nostro universo non ha avuto bisogno di alcun aiuto divino per cominciare a esistere. Parola di Stephen Hawking, fisico, matematico e cosmologo di fama internazionale che non ha bisogno di presentazioni. Durante una conferenza presso il California Institute of Technology di Pasadena Hawking ha dato la sua risposta a domande che da sempre si pone il genere umano: perché siamo qui?


Qual è la verità?

Ovviamente la sua fede è riposta nella scienza, che da sempre studia l'universo per capire com'è stato creato e trovare una risposta scientificamente comprovabile alle domande dell'umanità. In contrapposizione con l'indicazione delle religioni che, a sua detta, sono così sospettose verso la scienza da scoraggiarla attivamente. "Cosa faceva Dio prima della creazione? Preparava l'inferno per le persone che si ponevano queste domande?" ha chiesto ironicamente Hawking, per poi scherzare sul fatto di essere contento di non essere perseguito dall'inquisizione.

A prescindere dal credo, la creazione dell'universo resta tuttora un argomento dibattuto, ma secondo Hawking non si deve cercare la risposta scientifica nelle teorie cosmologiche che sono andate per la maggiore in passato, fra cui quella di Fred Hoyle e Thomas Gold sullo stato stazionario, secondo cui le galassie continuano a formare dalla materia creata spontaneamente, senza inizio né fine. Secondo Hawking non regge, perché non è supportata dalle recenti rilevazioni effettuate tramite telescopi spaziali e altri strumenti.


Big Bang

Così come è da scartare l'idea di una ripetizione del Big Bang smentita da lui e dal fisico Roger Penrose, che invece hanno provato l'esistenza delle singolarità gravitazionali nellospaziotempo.

Hawking reputa che l'unica grande idea su cui far conto è la M-Theory, o Teoria M, secondo cui diversi universi si sono creati dal nulla, di cui solo alcuni possono ospitare la vita biologica, e ancora meno possono contenere gli esseri umani. Ha concluso di sentirsi fortunato a vivere in questo stato di esistenza.


http://www.tomshw.it/cont/news/hawking-l-universo-non-ha-avuto-bisogno-dell-aiuto-divino/45000/1.html


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sabato 17 gennaio 2015

GRETA E VANESSA ; RISCATTO?

"Abbiamo pagato il riscatto? Le notizie che circolano sono solo illazioni, abbiamo seguito tutte le procedure utili per liberare Greta e Vanessa". Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ospite a Otto e Mezzo, va in tilt con una domanda di Lilli Gruber che lo incalza: "Ministro può rispondere sì o no sulla vicenda del riscatto? Avete pagato?". Niente Gentiloni non riesce a pronunciare un monosillabo. E così parte il solito giro di parole: "Ho trovato quelle ragazze molto provate, il governo italiano ha fatto il possibile per riportarle a casa. Abbiamo seguito tutte le procedure che sono simili a quelle adotatte dagli altri Paesi. L'Italia non paga riscatti", ha affermato.

"Che io sappia" - Ma sul caso specifico di Greta e Vanessa non riesce pronunciare una frase semplicissima: "Il governo italiano non ha pagato il riscatto ad Al Nusra". Poi sempre più stremato, Gentiloni all'ennesima domanda su uno scambio di prigionieri risponde così: "Che io sappia non c'è stato". Va sottolineato quel "che io sappia". Non proprio rassicurante come risposta per chi guida il dicastero degli Esteri ed è in prima linea nella difesa del nostro paese dal pericolo jihadista...


http://www.liberoquotidiano.it/sondaggi/11745002/-Riscatto-pagato---.html

Qualcuno crede alle parole del governo espresse dal ministro Gentiloni che dice "L'Italia non paga riscatti" ?

oppure credete alla comunicazioni rilasciate dai jihadisti che dichiarano di aver rilasciato gli ostaggi dietro versamento di 12 milioni di Euro?
Questo il sondaggio su Libero Quotidiano il risultato per niente sorprendente
il 95% crede ai Jihadisti e non crede al governo

lascio a voi le riflessioni sul nostro governo.



qualche chiarimento a proposito di riscatti:

Il nostro Stato non è una mamma che si occupa di tutti i propri figlioli con eguale premura. Se infatti avete la sfortuna di essere rapiti in Italia, lo Stato non solo non sgancia un euro per riportarvi a casa, ma addirittura mette sotto sequestro i beni e i conti correnti dei vostri familiari, così che neppure loro possano versare il riscatto. Di più: se malauguratamente scopre che qualcuno dei vostri amici si sta dando da fare per mettere insieme con una colletta il denaro sufficiente alla vostra liberazione, non solo blocca anche quei soldi, ma incrimina pure per favoreggiamento chi sta cercando di aiutarvi, quasi che i criminali siano le persone che vi stanno dando una mano e non quelli che vi tengono rinchiusi in una prigione.
Però nel caso siate rapiti all’estero, non dai banditi della ’ndrangheta o dell’anonima sarda ma da un gruppo di tagliagole islamici, almeno su una cosa potete stare tranquilli: lo Stato si farà in quattro per riportarvi a casa e sarà anche pronto a fare ciò che qui da noi proibisce, ossia pagare il riscatto. (...)

Libero

Anche in questa vicenda il governo italiano non perde l'occasione per dimostrare
la sua ipocrisia e falsita' un metodo tutto Italiano alla Renzi, dire una cosa e farne un'altra.

Antar Raja





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