domenica 31 agosto 2014

PUTIN STA PER DECIDERE L'EMBARGO ALL'IMPORTAZIONE DI AUTOMOBILI PRODOTTE NELLA UE


PUTIN STA PER DECIDERE L'EMBARGO ALL'IMPORTAZIONE DI AUTOMOBILI PRODOTTE NELLA UE (ADDIO BMW, MERCEDES, AUDI, FERRARI)

mercoledì 27 agosto 2014

LONDRA - Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare e se uno di questi giocatori e' Vladimir Putin allora le cose si mettono davvero male per i bulletti del quartierino.

E difatti dopo aver vietato le importazioni di prodotti agroalimentari dall'Unione Europea il governo di Mosca potrebbe vietare anche l’importazione di auto prodotte nei paesi UE e Il Ministero dello Sviluppo Economico russo conferma che sta lavorando a questa ipotesi.

Tale provvedimento metterebbe in seria difficoltà soprattutto la Germania, che vede nella Russia un importante mercato per le sue auto tant'e' che il gruppo Volkwagen (che comprende, tra le tante, anche Audi, Porsche, Lamborghini e Ducati) ha già preso ufficialmente posizione contro le sanzioni economiche al governo russo e pare che a breve anche Mercedes e BMW si uniranno al coro.

In ballo ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro e una cifra d’affari per le esportazioni che potrebbe ridursi del 25% e il Comitato Est dell’Economia tedesca rivela che le più importanti imprese tedesche, tra cui Adidas, Siemens, Deutsche Bank e Basf starebbero studiando delle soluzioni per aggirare i diktat dell’UE.

E cosi' non contenti di aver distrutto l'industria agroalimentare adesso i politici asserviti alla UE rischiano di infliggere danni ulteriori alle economie dei paesi UE senza raggiungere nessuno degli obiettivi prefissati visto che l'economia russa continua a crescere e la Russia diventa sempre piu' influente.

Al momento e' difficile prevedere un cambiamento di direzione da parte del governo tedesco ma se tutte le grosse industrie tedesche si uniscono per chiedere la fine di questa politica antirussa per la Merkel le cose potrebbero mettersi male e chissa' sorse questa ribellione contribuira' alla distruzione dell'Unione Europea.

Fonte notizia: Il Mattino online - che ringraziamo.



http://www.ilnord.it/c-3439_PUTIN_STA_PER_DECIDERE_LEMBARGO_ALLIMPORTAZIONE_DI_AUTOMOBILI_PRODOTTE_NELLA_UE_ADDIO_BMW_MERCEDES_AUDI_FERRARI

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sabato 30 agosto 2014

La proposta di Draghi: la Troika al posto degli stati nazionali

Vi ricordate la lettera di Jean Claude Trichet e di Mario Draghi del 5 agosto del 2011 da cui l’incubo ha avuto inizio? Si concludeva così: “E’ necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala. b) C’é anche l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione”.
Beh, da Monti alle “riforme” di Renzi, passando per Letta, vale a dire tre primi ministri non votati da nessuno, il governo “con il pilota automatico” si sta adoperando in tutti i modi per mantenere fede al diktat. Ma, non a sufficienza, perché, ieri, dopo tre anni esatti da quella lettera, Mario Draghi è tornato alla carica: “Per i Paesi dell’Eurozona è arrivato il momento di cedere sovranità all’Europa per quanto riguarda le riforme strutturali”.Ulteriori cessioni di sovranità a paesi che già non controllano più la politica monetaria, fiscale e valutaria? Cosa vuole esattamente questo Signore? Principalmente non far perdere di vista l’obiettivo dei “vicerè” formalmente al potere: bisogna continuare con la macelleria sociale e le privatizzazioni-svendite selvagge per cui questi governi sono stati messi alla guida dell’Italia e non ci possono essere tentennamenti alle lacrime e sangue ulteriori che verranno richieste nel prossimo autunno. E, inoltre, Draghi ha voluto blindare il cosiddetto Modello Cipro, vale a dire il prelievo forzoso direttamente sui conti correnti che verrà probabilmente applicato come ulteriore non soluzione rispetto all’insostenibilità di un’unione monetaria fallimentare e fallita.
Mario Draghi, un signore non eletto da nessuno e che detta ordine agli Stati sovrani, ha fatto intendere quale sarà il passo successivo della nuova governance della crisi della zona euro: imporre ai Paesi dei contratti di riforma vincolanti firmati direttamente con la Commissione europea, attraverso cui i Paesi si impegnano, previa sanzione, a rispettare quanto firmato. In settimana la Commissione l’ha preannunciato per la Grecia; e, se vi ricordate, non è un’idea partorita a Francoforte o Bruxelles ma dal terzo asse del male: Berlino. Nel Consiglio europeo del dicembre scorso, come sappiamo grazie allaricostruzione in esclusiva che fece Le Monde,
Angela Merkel propose questo strumento come un passo necessario per salvare l’euro. Al rifiuto della Spagna di Rajoy, che ha spiegato come fosse impossibile per lui giustificare un’ulteriore cessione di sovranità di fronte all’opinione pubblica, sapete che rispose Draghi? “Se non fate le riforme, perderete la sovranità nazionale”. All’epoca c’erano le elezioni europee di maggio come “ostacolo” e Angela Merkel ha proposto di rimandare la decisione al dicembre 2014. Draghi sta ora solo preparando il terreno.
Con la cessione di sovranità, con questa parola d’ordine impostaci da Maastricht ad oggi, passando per l’introduzione della moneta unica, cosa abbiamo ottenuto? Povertà di intere popolazioni, disoccupazione di massa e svendita dei beni pubblici. Ma alle oligarchie finanziarie europee ancora non basta, vogliono ancora di più: la totale distruzione degli Stati nazionali, ultimo ostacolo a un mercato globalizzato.
La sfida oggi in Europa è epocale ed è tra chi vuole riappropriarsi di quote importanti di sovranità (alimentare, energetica, valutaria, monetaria, fiscale… ) per poter tornare a incidere positivamente sulle condizioni di vita dei propri cittadini; e chi vuole, attraverso questi organismi sovranazionali continuare l’opera di dissoluzione delle democrazie nazionali con tutte le conquiste sociali realizzate negli ultimi decenni.
Paolo Becchi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/08/la-proposta-di-draghi-la-troika-al-posto-degli-stati-nazionali/1086086/#.U_-RjEvAJfE.facebook
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venerdì 29 agosto 2014

Economist ; eurozona che affonda

Economist, in copertina Renzi, Merkel e Hollande sulla barca Eurozona che affonda

Il settimanale economico britannico titola: "Quella sensazione di affondare (di nuovo)". E, nell'editoriale, spiega che "l’euro potrebbe essere condannato" se i leader dei maggiori Paesi "non riusciranno a trovare il modo di rimettere a galla l’economia". Quanto a Draghi, l'unico che nella foto tenta di salvare la barca, "nonostante i suoi sforzi la politica monetaria e fiscale è troppo restrittiva"



Una barchetta fatta con un banconota da 20 euro che rischia di affondare. A bordo Matteo Renzi che tiene in mano un gelato e davanti a lui, a prua, Francois Hollande che scruta l’orizzonte e una soddisfatta Angela Merkel. A poppa, Mario Draghi che cerca di svuotare lo scafo dall’acqua che lo sta sommergendo. E’ la copertina con cui l’Economist lancia l’allarme sui nuovi rischi per l’economia dell’Unione e la stabilità dell’euro, dopo “l’illusione” di essere riusciti a superare la tempesta. “Nelle ultime settimane i paesi dell’eurozona hanno ricominciato a fare acqua”, scrive il settimanale economico nell’editoriale che dà il titolo alla copertina, “Quella sensazione di affondare (di nuovo)”. “Se Germania, Francia e Italia non riusciranno a trovare il modo di rimettere a galla l’economia dell’Europa, l’euro potrebbe essere condannato”, avvisa il giornale britannico. “Le cause profonde dei nuovi malanni dell’Europa sono tre problemi ben noti e correlati” scrive l’Economist, riferendosi alla mancanza di leader con il “coraggio per le riforme”, ad un’opinione pubblica ancora non “convinta della necessità di cambiamenti radicali e ad un “sistema monetario e di bilancio troppo rigido”. Mali che vengono “drammaticamente rappresentanti dalla Francia” di Hollande, scrive l’Economist, che ha parole molto severe per il presidente francese. Mentre concede ancora un’apertura di credito a “Renzi che ha coraggiosamente spinto per drastiche riforme”, pur “ancora comunque da portare a termine”. Quanto a Draghi, “nonostante i suoi sforzi la cornice di politica monetaria e fiscale è troppo restrittiva e soffoca la crescita”.

Fonte il fatto quotidiano
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LE PROFEZIE DEL RAGNO NERO 2014-2020


Chi è il Ragno Nero

Era un monaco veggente bavarese, visse intorno alla seconda metà del XVI secolo tra Ratisbona, Monaco e Augusta, meglio conosciuto come Monaco Nero.
Dopo un periodo d'oblio le sue carte ritornarono alla luce all'inizio del 1700 sulle quali appariva, quasi come un sigillo, la forma di un ragno nero.
Le profezie del Ragno Nero consistono in una lunga elencazione di avvenimenti, corredati per ogni anno da una pagina di prosa, le profezie terminano il 7 giugno 3017 d.C.

Il Veggente usa in alcuni casi un linguaggio ermetico e ripetitivo, per rendere i messaggi profetici accessibili a tutte le persone, sono stati semplificati i termini ricorrenti:

Il Drago = Il marxismo, e le sue trasformazioni
La terra dei Nibelunghi = La Germania
La terra di Pietro = L’Italia
Il campo di Adamo = Il globo terracqueo
La terra di Santa Giovanna = La Francia
La nuova terra = Gli Stati Uniti d’America
La terra di San Nicola = La Russia (o Bari)
Gli uomini pipistrello = Gli astronauti
La terra del Giusto = La Palestina, Israele
La terra dei laghi = La Svizzera
Il mare di Cesare = Il Mediterraneo
La terra di Cesare = Roma
La terra di San Giorgio = La Gran Bretagna
La casa di Pietro = Il Vaticano (e l’Italia)
La terra del sole = La Cina
La vecchia terra = L’Europa
La terra di Osiride = L’Egitto
La terra di Colombo = La Spagna
Il lupo = La dittatura, in generale
Il fabbro = L’industria bellica
Le formiche = Il popolo
Le aquile = I politici, i capitalisti
La Signora in gramaglie = La morte
La città dei merletti = Venezia
La cortigiana = La chiesa di Roma
La Grande Madre = La morte
Il male del latte = Il cancro, le pestilenze (l’Aids)
La defunta stella = La luna
La vecchia quercia = L’Europa
Il grande ombelico = La Mitteleuropa, la Comunità Europea
Il vitello d’oro = L’adorazione dei beni materiali, il profitto

2014 - La donna della vigna

L’orfana terra ritorna a fiorire nel tempo della vendemmia.

Sarà una donna, che giungerà dal Nord, a portare una nuova vite. E i suoi grappoli saranno così grandi da piegare la madre.

La donna costruirà la sua casa nella vigna. E qui veglierà sui grappoli d’uva, che matureranno nel giro di poche lune.

La donna detterà legge. E la legge darà una buona semente.

La donna conserverà il raccolto. E il raccolto renderà il doppio.

Sangue sulla spiaggia delle rose.

Qui la terra tremerà a più riprese e distruggerà l’opera di più generazioni.

Il mare si riprende le sue cose.

E il tempo si riprende i suoi scettri.

Gli uomini cammello porranno l’assedio a Magera. E Maometto dovrà riporre la spada nel suo fodero.

Non sbocceranno i fiori nel tempo dei fiori..

Non profumeranno i gigli nel tempo dei gigli.

Pilato vigila su Santa Giovanna e gli uomini ritorneranno nelle loro case.

Ma ci sono i lupi grigi che infestano la vallata tra i due fiumi. Qui il nuovo Carlo porrà le sue tende e da questo punto parti­ranno nuove crociate, che non avranno però per meta il Santo Sepolcro.

La spiga ha perso il suo veleno, ma anche la rosa ha perso il suo profumo.

Un segno verrà da Oriente, dove ci sono dei Magi che attendo­no la lieta novella. Le porte delle chiese si aprono. I prigionieri rivedono la luce del sole.

Scende sulle terre di re Thari una pioggia di benedizioni.

Il trono di pietà con le chiavi verrà gettato nel mare. E tutto sarà fatto nuovo.


2015 - Sangue dal cielo


Dal cielo cadranno tre gocce di sangue. La prima cadrà sulla terra dei gigli, e tutti i fiori rimarranno secchi.

La seconda cadrà sulla terra dell'argento, e tutti gli esseri viventi soffriranno.

La terza cadrà sulla terra, ed i suoi mari diverranno sterili.

Poi ci saranno delle serpi che strisceranno su queste terre, lasciando un solco profondo.

La mano di chi ha guidato il bue getterà nel fuoco la corona. E verranno gettati nel fuoco gli uomini neri che hanno offuscato la visione del grande Dio.

L'uomo sta diventando adulto. Luomo ritorna a parlare con l'unico suo Padrone, che abita nei cieli.

Molte chiese verranno trasformate. Molte chiese verranno distrutte. Molte chiese verranno aperte a tutti gli uomini di buona volontà, anche se il loro linguaggio sarà completamente diverso.

Dio conosce tutte le lingue. E Dio non ha bisogno d'interpreti. Le grandi strade verranno arate. E qui verrà seminato il grano.

Torre senza pace, per troppo tempo ho tolto la pace.

Su di te si chiuderanno i tempi, suggellandoti nell'antica maledizione.

Ritorneranno i dodici. E il maggiore avrà il segno della palma. Ma le vesti saranno diverse. E così le parole.

Non c'è gloria per chi parla della terra sospesa. La maledizione succhierà ai vecchi della torre. La maledizione getterà l'ombra del dolore sui giovani della torre. Questa gramigna infetta della terra va estirpata senza pietà alcuna.


2016 - Il pascolo dei lupi e degli agnelli


Nella terra dove il grano produce due spighe e dove la rondine ha fissa dimora, vedrete pascolare pacificamente il lupo assieme con l’agnello.

Il lupo porterà sulla schiena il segno del sole.

L’agnello porterà sulla schiena il segno della notte.

Alla quarta luna il pascolo verrà coperto dalle acque.

Una montagna di ghiaccio sposerà il sole. E i tempi saranno mutati.

La valle diventerà deserto.

E il deserto diventerà una verde valle.

Sarà allora che il lupo e l’agnello cambieranno segno.

Molti si confonderanno.

E l’ultimo Pietro della foresta dei marmi benedirà il lupo, scambiandolo per agnello.

E questo il tempo in cui l’uomo compirà finalmente delle cose utili.

Germoglierà la spiga dove trionfava la pestilenza.

Germoglierà la spiga dove cantava la cicala.

Pochi uomini dimostreranno di conoscere la legge.

E la legge sarà posta su un bastone, sormontato dalla testa di un toro.

Le stelle verranno cambiate.

E anche il bastone verrà cambiato perché al posto della testa del toro verrà collocata la testa del caprone e poi del cavallo.

Guardatevi dalla mano inanellata. Benedice, ma nel suo gesto c’è la maledizione.

Guardatevi dalle ultime lune di questo tempo bizzarro, perché porteranno mutamenti strani.

Nel cuore della vecchia terra si parla la lingua delle catacom­be. Ma pochi riescono a intendersi.

E di questa confusione appro­fitterà un uomo giovane.

Molti seminatori rimarranno attoniti, con il braccio alzato, nel vedere passare il nuovo Cesare.


2017 - L'urlo della foresta

Ascoltate la voce che viene dall'Oriente!

Molti diranno che è la voce del fiume.

Molti diranno che è la voce della tempesta.

Molti diranno ancora che è la voce del mondo che si sgretola.

E' questo invece l’urlo della bestia che muore.

Cadrà trafitta da sette spade e rimarrà sepolta sotto le macerie del suo castello.

Si salverà solamente il trono sormontato dall’a­quila a due teste.

Le sette spade verranno lavate nelle acque della pecora. E tutto sarà purificato.

Nel cuore della terra di Maometto ci sarà una ribellione perché qui gli uomini troveranno la grande speranza.

Il fiore sarà ancora reciso.

E il sangue scenderà dai sette colli.

Suonano le campane dalle torri segnate di nero, mentre passa nell'aria un'aquila con la testa tagliata.

L’uomo gettò nel solco due chicchi di grano, ma solamente uno di questi generò una spiga di grano.

L’altro generò una bacca colore del sangue.

Il guerriero proveniente dal Nord levò la spada e spezzò la bacca, dalla quale uscì una goccia di latte, una goccia di sangue e una goccia di miele.

Ma solo il sangue cadde sulla terra.

I venti che spirano da Oriente portano la legge di un uomo che porta un mantello e uno scudo sul quale è incisa un'aquila con la testa tagliata.

E sotto l’aquila sono scritte parole incomprensibili.


2018 - Le grandi luci

Cadranno dal cielo grandi luci per dispensare la felicità.

E gli uomini capiranno che non fu felicità quella dei padri.

E gli uomini capiranno che la felicità ha per casa la semplicità.

Uccidete chi vive nell’affanno.

Uccidete chi non sa vedere al di là del denaro.

Uccidete chi vive per accumulare ricchezze.

I grandi Spiriti diranno: lavorate con serenità, alimentatevi con saggezza, e dedicate tre ore al giorno alla cura dello spirito.

La luce segnata di viola verrà spenta per mano di Inoca.

E il sangue bagnerà la pietra di Roma.

Poi ci sarà la processione delle luci.

E molti uomini lasceranno la casa e i genitori per incontrare Dio nella pace dei monti.

Così sarà anche per l’uomo dell’albero con le stelle.

E per il figlio del re storpio. E per il figlio del giovane condottiero.

Crollerà il ponte delle speranze alle prime nebbie.

E questo il tempo in cui sorgeranno i primi ospedali dello spiri­to.

E i medici verranno dall’Oriente.

Gli uomini capiranno finalmente che ogni malattia della carne inizia nello spirito.

E non ci può essere malattia della carne, se lo spirito è sano.

Lo spirito sereno tiene lontana la vecchiaia.

Nella nuova Sodoma molti uomini impazziranno e trascineran­no nella polvere gli unici saggi che hanno avuto il coraggio di par­lare.

Ma su questa città giungerà una luce eccezionale.

Molti rimar­ranno abbagliati e cadranno in estasi, mentre lo spirito raggiunge­rà la dimensione di una felicità mai provata dall’uomo.


2019 - La famiglia del Maligno

Beliar richiama nel suo regno delle tenebre le incarnazioni sata­niche, inviate sulla terra per seminare la rovina.

In questo tempo vedrete comparire dei serpenti, che al mondo apparivano come uomini d’ingegno, come benefattori e artefici del progresso.

Adramelech era un politico di grande rispetto; e ritornerà ad essere un bue.

Amon era un prete di alto rango; e ritornerà ad essere un lupo.

Haborim era un uomo di potere; e ritornerà ad essere un serpente.

Moloch era un uomo di legge; e ritornerà ad essere un toro.

E poi ci sarà Alouga, Deber e tutti i settantadue dignitari di Satana, che sulla terra detenevano il potere politico o religioso.

E' questo il momento in cui scoprirete che da circa un secolo a questa parte il mondo è stato guidato dalla famiglia del Maligno.

Non piangete su un mucchio di bare, perché dentro non ci sono che serpi!

Non piangete sul fiume che ha lasciato l’argine, perché l’acqua doveva purificare quella terra!

L’uomo che aspira con brama al potere è sempre una incarna­zione satanica, indipendentemente dalle sue idee.

E' questa la peggiore gramigna della terra.

E gramigna è anche l’insieme delle formiche sempre pronte a battere le mani al più forte.

Lasciate che le cose di Satana ritornino a Satana.

Nel tardo tempo della vendemmia giungeranno al castello degli Hohenzollern gli uomini tartaruga.

E da questo posto inizierà la marcia.


2020 - Le tre colonne di fumo

Nella Terra di Osiride ci saranno grandi cambiamenti. E così nella Terra d’Israele.

Il Grande Faraone porrà la corona sulla testa del lupo e le aquile cadranno a terra, senza testa.

La corona passerà sulla Terra di Pietro.

E qui s'innalzeranno tre colonne di fumo, che porteranno tre numeri: uno e poi diciotto e ancora uno.

Tra la luce risplende sulle macerie la testa di Santa Giovanna. Qui giungerà l’uomo prescelto.

Ma il suo compito sarà quello di chiudere la porta.

E la testa sarà portata nella città segnata dal fiume, volta verso il trono di Pietro.

Grande fermento nella città dei Merletti, dove si diranno cose nuove e dove i tempi sorpasseranno i tempi.

Dalla Terra del Sole giungerà un nuovo insegnamento.

Uomini di colore diverso verranno dal mare per annunciare una buona novella.

Ma guai a chi non darà ascolto a questi forestieri che ritornano nella loro terra.

Molti padroni, in questo tempo, diverranno servi e molti servi diverranno padroni.

Per tutti ci sarà pane. E il pane verrà spezzato dai figli e sarà dato ai padri.

L’aratro ritornerà a solcare la terra. E l’uomo guiderà l’aratro. E il cavallo aiuterà l’uomo.

L’uomo vivrà con i frutti della terra. E molte malattie scompariranno.

Gli uomini capiranno che il coltello poche volte guarisce e molte volte uccide.

L’erba della luna sarà la dolce sorella dell’uomo sconsolato.

Saggio è l’uomo che sa riconoscere i suoi errori.

E' questo il tempo in cui saranno esclusi coloro che mai hanno sbagliato.


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giovedì 28 agosto 2014

GLI EVENTI PRECIPITANO


Perché tanti disastri, perché le guerre, il clima atmosferico impazzito, quello sociale e umano allo sbando e perché tanta fretta a concludere “riforme” che, secondo me, non sono affatto tali? Le risposte sono tante, ma c’è una che in genere sfugge. L’attenzione a stragi e a problemi insoluti nasconde la soluzione: l’unità tra Uomo e Universo, composto di infiniti mondi intelligenti, mondi nel futuro rispetto al nostro presente, come ha affermato Giordano Bruno e oggi confermano i calcoli. 

Il mondo è in guerra… perché? Perché la mente umana è “educata” a credere alla divisione, a una memoria comune, scissa tra creazione ed evoluzione. Da un lato teologie secondo cui il “buon dio” caccia Adamo ed Eva dal paradiso e, dall’altro, teorie come quella del Big Bang che espellono l’uomo – “unico” osservatore dell’universo – dall’universo stesso.

Alla base di entrambe c’è un “unico dio” venerato da tutti, il tempo lineare, utile a calcolare le traiettorie dei proiettili, le orbite dei pianeti e persino le tappe dell’evoluzione cosmica e/o biologica. Questo ”unico dio” domina la storia umana, fa crescere il debito e la miseria dei tanti, i profitti e i privilegi dei pochi che dirigono le finanze, la politica e il culto per lo stesso “unico dio”.

Il fatto è che questo “unico dio” non esiste affatto in Natura, ma ormai tutti ci credono e il potere mondiale lo rende reale, coltivando un “sapere” contro… Natura.

La Vita si rigenera in attimi imprevedibili, il cambio del clima è improvviso e i mutamenti sono senza precedenti, riconoscono tutti. Il rischio è che qualcuno dubiti di un “sapere” che è l’arma più efficace e duratura del potere; quest’ultimo ha fretta perciò di garantirsi il controllo sui popoli e sui media, di accrescere la paura del “nemico” e quindi riaffermare la “necessità” del suo migliore business: la produzione e la vendita di armi.

Oltre al tempo lineare in terra, un altro grande inganno: lo spazio “vuoto” in cielo. In luglio 2014, i tecnici NASA dichiarano che la sonda Voyager 1 potrebbe non aver superato i “confini” del sistema solare, come era stato riportato in modo trionfale nel 2012 da tutti i quotidiani. Con un’altra sonda (IBEX) i tecnici avevano scoperto la natura della bolla magnetica - l’eliosfera - in cui è immerso il sistema solare, cioè siamo immersi. I suoi “confini” si comportano come specchi del vento solare. Che c’è oltre questa bolla? Forse niente; l’eliosfera può essere una caverna platonica sulle cui “pareti” – gli apparenti spazi “vuoti” o meglio gli specchi – vediamo proiettate le ombre, cioè immagini in 3D, ologrammi. Questa ipotesi sconvolge le menti. L’avevo spiegato nel mio libro Baby Sun Revelation, così credevo, ma forse non ci sono riuscita.

“La luna è un ologramma? E allora le maree, le sue influenze sulla terra?”

Vuoi vedere un ologramma? Guardati allo specchio! Il tuo corpo è un ologramma, perché il tutto (olos) è scritto in ogni elemento del tutto. Il DNA del tuo intero organismo si ripete identico in ogni tua cellula. Ciò non esclude che tu abbia peso, relazioni e influenze con l’ambiente che ti circonda. Il vincolo principale tra terra e luna non è la gravità, ma la rotazione (lo dimostra il fatto che ci fa vedere solo una faccia). L’universo osservato è un ologramma, una matrix o realtà virtuale. Non invito a credere a me, ma a verificare la validità delle idee dominanti – la vacuità dello spazio, la linearità del tempo, la solidità della materia – e le conseguenze laceranti che derivano dal credo nelle stesse.

Gli eventi precipitano, perché la Natura le sta smentendo a ritmi accelerati. Il potere, che pochi mesi fa aveva indossato la maschera del buono e raccolto il consenso delle masse, ora ha fretta di stabilire norme per controllare meglio i popoli. Non ci riuscirà, ma la confusione delle menti, che credono ancora alle parole rassicuranti dei leader vincenti, accresce le difficoltà lungo la non facile strada verso la libertà.

Tutti credono al debito che cresce nel tempo e nessuno sa cos’è il tempo!

Alla falsa linearità del tempo è legato il credo globale nei limiti di energia, il motivo per cui “l’uomo deve lavorare con il sudore della fronte” e/o combattere il proprio simile per accaparrarsi le varie risorse che sono sempre e comunque scarse. La Natura sta mostrando la Sua Intelligenza, dimostrando che i limiti di energia non esistono, smentendo così il “sapere” alienato e alienante che ha dominato la storia tragica di questo mondo. Tutti gli organismi usano in modo naturale e da sempre l’energia del “vuoto” che le scienze oggi riconoscono e però non sanno ancora utilizzare. Innovazione e creatività, intelligenza collettiva dimostrano che i limiti dell’uomo non esistono; sono stati inventati dalle religioni che, con la pretesa di rappresentare un “dio eterno”, hanno controllato la sessualità dell’umanità, rendendola infelice. La Natura tutta si rigenera con il sesso, non è soggetta al degrado e all’usura delle macchine.

Gli eventi precipitano, perché i tempi in Natura accelerano e spodestano il “dio unico” dal piedistallo della presunta “immutabilità” su cui lo ha posto la memoria comune. Non sarà il caso di cancellarla o magari “resettarla” come si dice in gergo informatico? Chi vuole può farlo, ma deve ammettere di non sapere che cos’è il tempo, risvegliarsi dall’oblio della propria mente automatica che crede a “certezze”… mai verificate.

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mercoledì 27 agosto 2014

ORIANA FALLACI Sull'islam ( 14 anni fa )

Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell'Apocalisse dell'evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l'Orgoglio . Continuai con La Forza della Ragione . Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L'Apocalisse . I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l'accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l'accusa di vilipendio all'Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical-chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all'Occidente, Culto-della-Morte, Suicidio-dell'Europa, Sveglia-Italia-Sveglia.

Il nemico è in casa

Continua la fandonia dell'Islam «moderato», la commedia della tolleranza, la bugia dell'integrazione, la farsa del pluriculturalismo. E con questa, il tentativo di farci credere che il nemico è costituito da un'esigua minoranza e che quella esigua minoranza vive in Paesi lontani. Be', il nemico non è affatto un'esigua minoranza. E ce l'abbiamo in casa. Ed è un nemico che a colpo d'occhio non sembra un nemico. Senza la barba, vestito all'occidentale, e secondo i suoi complici in buona o in malafede perfettamente-inserito-nel-nostro-sistema-sociale. Cioè col permesso di soggiorno. Con l'automobile. Con la famiglia. E pazienza se la famiglia è spesso composta da due o tre mogli, pazienza se la moglie o le mogli le fracassa di botte, pazienza se non di rado uccide la figlia in blue jeans, pazienza se ogni tanto suo figlio stupra la quindicenne bolognese che col fidanzato passeggia nel parco. È un nemico che trattiamo da amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza con intensità. Un nemico che in nome dell'umanitarismo e dell'asilo politico accogliamo a migliaia per volta anche se i Centri di accoglienza straripano, scoppiano, e non si sa più dove metterlo. Un nemico che in nome della «necessità» (ma quale necessità, la necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli spacciatori di droga?) invitiamo anche attraverso l'Olimpo Costituzionale. «Venite, cari, venite. Abbiamo tanto bisogno di voi». Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi di addestramento, in centri di reclutamento per i terroristi, e che obbedisce ciecamente all'imam. Un nemico che in virtù della libera circolazione voluta dal trattato di Schengen scorrazza a suo piacimento per l'Eurabia sicché per andare da Londra a Marsiglia, da Colonia a Milano o viceversa, non deve esibire alcun documento. Può essere un terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un massacro, può avere addosso tutto l'esplosivo che vuole: nessuno lo ferma, nessuno lo tocca.

Il crocifisso sparirà

Un nemico che appena installato nelle nostre città o nelle nostre campagne si abbandona alle prepotenze ed esige l'alloggio gratuito o semi-gratuito nonché il voto e la cittadinanza. Tutte cose che ottiene senza difficoltà. Un nemico che ci impone le proprie regole e i propri costumi. Che bandisce il maiale dalle mense delle scuole, delle fabbriche, delle prigioni. Che aggredisce la maestra o la preside perché una scolara bene educata ha gentilmente offerto al compagno di classe musulmano la frittella di riso al marsala cioè «col liquore». E-attenta-a-non-ripeter-l'oltraggio. Un nemico che negli asili vuole abolire anzi abolisce il Presepe e Babbo Natale. Che il crocifisso lo toglie dalle aule scolastiche, lo getta giù dalle finestre degli ospedali, lo definisce «un cadaverino ignudo e messo lì per spaventare i bambini musulmani». Un nemico che in Inghilterra s'imbottisce le scarpe di esplosivo onde far saltare in aria il jumbo del volo Parigi-Miami. Un nemico che ad Amsterdam uccide Theo van Gogh colpevole di girare documentari sulla schiavitù delle musulmane e che dopo averlo ucciso gli apre il ventre, ci ficca dentro una lettera con la condanna a morte della sua migliore amica. Il nemico, infine, per il quale trovi sempre un magistrato clemente cioè pronto a scarcerarlo. E che i governi eurobei (ndr: non si tratta d'un errore tipografico, voglio proprio dire eurobei non europei) non espellono neanche se è clandestino.

Dialogo tra civiltà

Apriti cielo se chiedi qual è l'altra civiltà, cosa c'è di civile in una civiltà che non conosce neanche il significato della parola libertà. Che per libertà, hurryya, intende «emancipazione dalla schiavitù». Che la parola hurryya la coniò soltanto alla fine dell'Ottocento per poter firmare un trattato commerciale. Che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate. Che dei Diritti dell'Uomo da noi tanto strombazzati e verso i musulmani scrupolosamente applicati non vuole neanche sentirne parlare. Infatti rifiuta di sottoscrivere la Carta dei Diritti Umani compilata dall'Onu e la sostituisce con la Carta dei Diritti Umani compilata dalla Conferenza Araba. Apriti cielo anche se chiedi che cosa c'è di civile in una civiltà che tratta le donne come le tratta. L'Islam è il Corano, cari miei. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani. È incompatibile col concetto di civiltà.

Una strage in Italia?

La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì. Non ne ho il minimo dubbio. Non l'ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia. Comodo geograficamente perché è il più vicino al Medio Oriente e all'Africa cioè ai Paesi che forniscono il grosso della truppa. Comodo strategicamente perché a quella truppa offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà. Ma presto si scateneranno. Molti italiani non ci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi. Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi.

Multiculturalismo, che panzana

L'Eurabia ha costruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha sostituito il termine «migliore» col termine «diverso-differente», s'è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non esistono principii e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato anzi criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio nome. Che l'Europa vive nella paura e che il terrorismo islamico ha un obbiettivo molto preciso: distruggere l'Occidente ossia cancellare i nostri principii, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra civiltà. Ma il mio discorso è caduto nel vuoto. Perché? Perché nessuno o quasi nessuno l'ha raccolto. Perché anche per lui i vassalli della Destra stupida e della Sinistra bugiarda, gli intellettuali e i giornali e le tv insomma i tiranni del politically correct , hanno messo in atto la Congiura del Silenzio. Hanno fatto di quel tema un tabù.

Conquista demografica

Nell'Europa soggiogata il tema della fertilità islamica è un tabù che nessuno osa sfidare. Se ci provi, finisci dritto in tribunale per razzismo-xenofobia-blasfemia. Ma nessun processo liberticida potrà mai negare ciò di cui essi stessi si vantano. Ossia il fatto che nell'ultimo mezzo secolo i musulmani siano cresciuti del 235 per cento (i cristiani solo del 47 per cento). Che nel 1996 fossero un miliardo e 483 milioni. Nel 2001, un miliardo e 624 milioni. Nel 2002, un miliardo e 657 milioni. Nessun giudice liberticida potrà mai ignorare i dati, forniti dall'Onu, che ai musulmani attribuiscono un tasso di crescita oscillante tra il 4,60 e il 6,40 per cento all'anno (i cristiani, solo 1'1 e 40 per cento). Nessuna legge liberticida potrà mai smentire che proprio grazie a quella travolgente fertilità negli anni Settanta e Ottanta gli sciiti abbiano potuto impossessarsi di Beirut, spodestare la maggioranza cristiano-maronita. Tantomeno potrà negare che nell'Unione Europea i neonati musulmani siano ogni anno il dieci per cento, che a Bruxelles raggiungano il trenta per cento, a Marsiglia il sessanta per cento, e che in varie città italiane la percentuale stia salendo drammaticamente sicché nel 2015 gli attuali cinquecentomila nipotini di Allah da noi saranno almeno un milione.

Addio Europa, c'è l'Eurabia

L'Europa non c'è più. C'è l'Eurabia. Che cosa intende per Europa? Una cosiddetta Unione Europea che nella sua ridicola e truffaldina Costituzione accantona quindi nega le nostre radici cristiane, la nostra essenza? L'Unione Europea è solo il club finanziario che dico io. Un club voluto dagli eterni padroni di questo continente cioè dalla Francia e dalla Germania. È una bugia per tenere in piedi il fottutissimo euro e sostenere l'antiamericanismo, l'odio per l'Occidente. È una scusa per pagare stipendi sfacciati ed esenti da tasse agli europarlamentari che come i funzionari della Commissione Europea se la spassano a Bruxelles. È un trucco per ficcare il naso nelle nostre tasche e introdurre cibi geneticamente modificati nel nostro organismo. Sicché oltre a crescere ignorando il sapore della Verità le nuove generazioni crescono senza conoscere il sapore del buon nutrimento. E insieme al cancro dell'anima si beccano il cancro del corpo.

Integrazione impossibile

La storia delle frittelle al marsala offre uno squarcio significativo sulla presunta integrazione con cui si cerca di far credere che esiste un Islam ben distinto dall'Islam del terrorismo. Un Islam mite, progredito, moderato, quindi pronto a capire la nostra cultura e a rispettare la nostra libertà. Virgilio infatti ha una sorellina che va alle elementari e una nonna che fa le frittelle di riso come si usa in Toscana. Cioè con un cucchiaio di marsala dentro l'impasto. Tempo addietro la sorellina se le portò a scuola, le offrì ai compagni di classe, e tra i compagni di classe c'è un bambino musulmano. Al bambino musulmano piacquero in modo particolare, così quel giorno tornò a casa strillando tutto contento: «Mamma, me le fai anche te le frittelle di riso al marsala? Le ho mangiate stamani a scuola e...». Apriti cielo. L'indomani il padre di detto bambino si presentò alla preside col Corano in pugno. Le disse che aver offerto le frittelle col liquore a suo figlio era stato un oltraggio ad Allah, e dopo aver preteso le scuse la diffidò dal lasciar portare quell'immondo cibo a scuola. Cosa per cui Virgilio mi rammenta che negli asili non si erige più il Presepe, che nelle aule si toglie dal muro il crocifisso, che nelle mense studentesche s'è abolito il maiale. Poi si pone il fatale interrogativo: «Ma chi deve integrarsi, noi o loro?».

L'islam moderato non esiste

Il declino dell'intelligenza è il declino della Ragione. E tutto ciò che oggi accade in Europa, in Eurabia, ma soprattutto in Italia è declino della Ragione. Prima d'essere eticamente sbagliato è intellettualmente sbagliato. Contro Ragione. Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l'Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l'affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l'arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell'Avvenir è contro Ragione.

Ecco cos'è il Corano

Perché non si può purgare l'impurgabile, censurare l'incensurabile, correggere l'incorreggibile. Ed anche dopo aver cercato il pelo nell'uovo, paragonato l'edizione della Rizzoli con quella dell'Ucoii, qualsiasi islamista con un po' di cervello ti dirà che qualsiasi testo tu scelga la sostanza non cambia. Le Sure sulla jihad intesa come Guerra Santa rimangono. E così le punizioni corporali. Così la poligamia, la sottomissione anzi la schiavizzazione della donna. Così l'odio per l'Occidente, le maledizioni ai cristiani e agli ebrei cioè ai cani infedeli.

Oriana Fallaci

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martedì 26 agosto 2014

FUMO La trappola diabolica

Il lavaggio del cervello e il
compagno nascosto


















Perché e come iniziamo a fumare? Per capirlo dobbiamo innanzitutto
esaminare i potenti effetti dell'inconscio o, come l'ho chiamato, "il
compagno nascosto". Tutti abbiamo la tendenza a pensare di essere
persone intelligenti e padrone del nostro percorso esistenziale, ma in
realtà il 99% di quel che siamo viene da un "calco";
siamo infatti il prodotto della società nella quale siamo cresciuti: i
vestiti che indossiamo, le case in cui viviamo, i nostri modelli di vita
basilari, perfino il nostro "essere diversi" tendono a essere
preordinati.
L'inconscio ha un'enorme influenza sulla nostra vita e milioni di
persone possono essere tratte in inganno non solo su semplici
opinioni ma anche su questioni pragmatiche. Prima di Cristoforo
Colombo si credeva che la terra fosse piatta; oggi sappiamo che è
tonda e anche se io scrivessi una dozzina di libri cercando di
persuaderti che è piatta, non riuscirei a farlo; eppure, quanti di noi
sono stati nello spazio a verificare che in effetti è rotonda?
I pubblicitari conoscono molto bene il potere che la suggestione ha
sull'inconscio e, se non ci credi, provalo tu stesso. La prossima volta
che vai in un bar o alla fine di una cena in un ristorante, magari
d'inverno, e si sta decidendo cosa bere, invece di dire semplicemente:
"Un cognac" (o quel che sia), abbelliscilo un po' dicendo: "Sai cosa
mi andrebbe oggi? Lo splendido e caldo scintillio di un cognac!".
Noterai che, anche se le persone con cui sei non amano il cognac, lo
ordineranno.


Dalla nascita il nostro inconscio viene quotidianamente bombardato
da informazioni che ci dicono che le sigarette rilassano, danno
sicurezza, coraggio e che sono la cosa più preziosa al mondo.
Pensi che stia esagerando? Prova a pensare a film o opere teatrali e
letterarie nelle quali sta per aver luogo l'esecuzione di un condannato
a morte a cui viene concesso l'ultimo desiderio: qual è? la sigaretta.
O un film di guerra dove il soldato, crivellato di colpi, sta per morire.
Cosa gli viene messa in bocca con un gesto amorevole?
Corretto, la sigaretta. La potenza di questo messaggio non viene
recepita dalla nostra mente a livello conscio ma il nostro "compagno
nascosto" ha tutto il tempo di assimilarla e il messaggio è "La cosa
più preziosa al mondo, il mio ultimo pensiero, la mia ultima azione
sarà fumare una sigaretta".
Pensi che le cose siano cambiate ultimamente? No. I nostri figli
vengono continuamente bombardati dai medesimi messaggi, che
arrivano loro attraverso la pubblicità diretta o indiretta. Non si può
far pubblicità direttamente alle sigarette? E allora la si fa
sponsorizzando grandi eventi sportivi, dove i nomi delle celebri
marche compaiono in ogni dove e, nel caso delle gare
automobilistiche per esempio, la gara viene fatta da una serie di
"pacchetti di sigarette" che s'inseguono. Queste immagini collegano
il fumo a eventi emozionanti, a uomini eccezionali in perfetta forma
fisica e mentale appartenenti al bel mondo.
Altro scenario dove la sigaretta impera è quello sessuale: scene di
film o programmi televisivi dove la coppia, dopo aver fatto l'amore,
condivide una sigaretta. Il significato è ovvio. A livello razionale il
fumatore non si accorge neppure che questa è pubblicità, ma il
"compagno nascosto" ne assorbe diligentemente il messaggio.
E vero che esiste anche l'altra pubblicità (i pericoli del cancro,
l'amputazione degli arti, l'alito cattivo) ma questa non fa smettere la
gente di fumare. A livello di logica dovrebbe farlo, ma in realtà non
succede. Non è neppure un deterrente per i giovani.
Quando fumavo credevo veramente che, se avessi saputo dello stretto
rapporto di causalità tra fumo e cancro, non avrei mai iniziato.
La verità è che il saperlo non fa la minima differenza: la trappola è
ancor oggi uguale a quella in cui cadde Sir Walter Raleigh centinaia


di anni fa. Le campagne contro il fumo non fanno altro che
aumentare la confusione. Addirittura il prodotto stesso, su quei suoi
eleganti e luccicanti pacchetti che invitano a provarne il contenuto,
porta la scritta di avvertimento per la salute. Ma quale fumatore la
legge?
Figuriamoci quindi se si confronta con il suo vero significato!
Anzi l'idea del pericolo contenuta in questi avvisi spinge il fumatore,
attraverso le associazioni mentali, a continuare a fumare, e
in un paese come l'Inghilterra, dove la pubblicità delle sigarette è
stata permessa sino agli inizi del 2003, vi erano veri filoni di
campagne pubblicitarie per la vendita del tabacco improntate proprio
sul concetto di pericolo e della conseguente paura.
Paradossalmente la leva più potente di questo diabolico ingranaggio
del lavaggio del cervello è il fumatore stesso. È una menzogna
ritenere che i fumatori siano persone deboli a livello sia fisico sia
mentale: occorre invece essere forti per poter sopportare il veleno.
Questa è anche una delle ragioni per cui i fumatori rigettano le
innumerevoli statistiche che provano quali rischi il fumo comporti
per la salute. Tutti hanno uno zio Giovanni che fumava quaranta
sigarette al giorno, non è mai stato ammalato ed è morto a
novant'anni, e si rifiutano di prendere in considerazione le centinaia
di altri fumatori che muoiono in giovane età, o di pensare che se lo
zio Giovanni non avesse fumato sarebbe ancora vivo.
Se fai una piccola inchiesta tra i tuoi famigliari e amici noterai che
molti fumatori sono in verità persone dal carattere molto forte.
Buona parte di loro saranno liberi professionisti, uomini d'affari
oppure dottori, avvocati, poliziotti, insegnanti, rappresentanti,
infermieri, segretarie, come anche impegnate casalinghe con figli; in
altre parole, individui che conducono una vita stressante. La
maggiore illusione che i fumatori hanno riguardo il fumo è che
allevia la tensione, e fumare viene spesso associato a persone di tipo
dominante, quelle che si assumono responsabilità e, naturalmente,
quelle sono le persone che noi generalmente ammiriamo e tendiamo
a emulare. Un altro gruppo che di solito finisce nella trappola è
quello di chi svolge un lavoro monotono e ripetitivo, poiché una

delle altre ragioni per cui si dice di fumare è la noia. Ma purtroppo,
mi spiace deluderti, anche questa giustificazione è falsa.
Il lavaggio del cervello riguardo al fumo è davvero notevole. La
nostra società vede le tossicodipendenze come quelle da cocaina,
eroina, ecc. con ovvio orrore. Ma i decessi causati da queste sostanze
ammontano a qualche centinaio all'anno nel nostro Paese (Inghilterra
n.d.t.). Invece c'è un'altra droga, la nicotina, che viene prima o poi
sperimentata da una gran parte della popolazione e dalla quale in
questo momento, ad esempio, circa dodici milioni di italiani sono
dipendenti. Questi spenderanno una fortuna per rovinarsi l'esistenza
e correre il rischio di diventare uno dei 100.000 decessi l'anno
causati dal fumo, che è la causa principale di morte nei Paesi
occidentali.
Perché consideriamo la cocaina e l'eroina come droghe terribili,
mentre la sostanza che ci costa di più e ci ammazza fino a poco
tempo fa era giudicata un'abitudine sociale assolutamente
ammissibile?
Ultimamente si è incominciato a considerare la sigaretta meno
accettabile, ma è legale e in vendita in vistosi pacchetti a ogni
angolo di strada e chi ne ricava di più è lo Stato che nel 2001 ha
incassato 8.115 milioni di Euro dalla vendita del tabacco.
Devi incominciare a produrre degli "anticorpi" contro questo
lavaggio del cervello; un po' come quando acquisti un'auto di
seconda mano: annuisci gentilmente al rivenditore ma non credi a
una parola di quel che dice.
Incomincia a guardare dentro gli eleganti pacchetti e scopri lo schifo
e il veleno che contengono. Non farti ingannare dai portacenere di
cristallo o dagli accendini d'oro o dai milioni di persone che sono
state, a loro volta, ingannate e chiediti:
Perché lo faccio?
Ne ho veramente bisogno?
No, naturalmente no!
Trovo che questo aspetto del lavaggio del cervello sia il più difficile
da spiegare.

Come può essere che una persona, altrimenti intelligente e
ragionevole, diventi un completo imbecille quando cade nella
tossicodipendenza? Mi vergogno nel dover confessare che, tra le
migliaia di persone che ho aiutato a smettere di fumare, io sono stato
il più stupido di tutti.
Non solo ero arrivato a fumare cento sigarette al giorno, ma mio
padre era un fumatore incallito che, pur essendo un uomo di forte
costituzione, venne ucciso dal fumo ancora giovane. Ricordo che da
bambino lo guardavo alla mattina tossire ed espettorare, e mi era
chiaro che non gli piaceva fumare ma che qualcosa di diabolico si era
impossessato di lui, e dicevo a mia madre "Non lasciarmi mai
diventare un fumatore". A quindici anni non solo amavo lo sport, che
era la mia vita, ma praticavo molte attività sportive ed ero un
adolescente pieno di coraggio e sicuro di sé. Se mi avessero detto che
sarei arrivato a fumare cento sigarette al giorno avrei scommesso
tutto quello che possedevo che non sarebbe mai accaduto. Ma a
quarant'anni ero fisicamente e mentalmente tossicodipendente dalle
sigarette; ero arrivato a non poter fare la minima cosa senza
accenderne una. È opinione comune che lo stress sia la molla che fa
scattare il bisogno di fumare, come incontrare gente nuova o
rispondere al telefono; io non riuscivo neanche a cambiare canale
televisivo o una lampadina senza fumare. Sapevo che mi stava
ammazzando, ne ero certo, ma non so come mai non riuscissi a
vedere cosa mi stava facendo mentalmente. Era così chiaro!
La cosa ridicola è che la maggior parte dei fumatori arriva prima o
poi a pensare di provare piacere nel fumare. Non ho mai avuto questa
illusione, pensavo solo che la sigaretta mi aiutasse a concentrarmi e a
rilassarmi: ora che sono un non fumatore la cosa più difficile è
credere che io abbia veramente vissuto quel periodo. È esattamente
come svegliarsi da un incubo. La nicotina è una droga e i nostri sensi
del gusto e dell'olfatto sono drogati. Ma l'aspetto peggiore del fumo
non è il danno che arreca alla salute o alle tasche, bensì l'alterazione
mentale che induce e che ci fa cercare le scuse più banali per
continuare.
Ricordo che a un certo punto iniziai a fumare la pipa, pensando che
mi avrebbe fatto meno male e che avrei fumato meno. Alcuni dei

tabacchi da pipa sono schifosi; all'inizio l'odore può sembrare
piacevole, ma sono disgustosi da fumare e ricordo che per mesi la
punta della mia lingua era infiammata e dolorante come un
foruncolo.
Inoltre sul fondo della pipa si deposita un liquame e, se
inavvertitamente si alza troppo la pipa, si ingerisce subito una
boccata di quella porcheria con il risultato di vomitare
immediatamente, dovunque ci si trovi.
Ci vollero tre mesi per imparare a fumarla e ancora oggi mi sembra
incomprensibile perché in quel periodo non mi sia mai fermato a
domandarmi il motivo per cui mi sottoponevo a quella tortura.
Ovviamente, una volta imparato, nessuno sembra più felice di un
fumatore di pipa. La maggior parte di loro è convinta di fumarla
perché ne ottiene un godimento; ma perché allora ha dovuto faticare
così tanto per procurarselo quando era perfettamente felice senza?
La risposta è che, una volta divenuti dipendenti dalla nicotina, il
lavaggio del cervello si rafforza sempre più: l'inconscio sa che il
mostriciattolo va sfamato e si elimina dalla mente ogni altro
pensiero.
Come ho già detto, è la paura che fa continuare a fumare, la paura di
quella sensazione di vuoto e insicurezza che si prova quando si
smette di assumere nicotina. Il fatto che tu non te ne renda conto non
vuol dire che la paura non ci sia. Non c'è bisogno che tu lo capisca;
come il gatto non capisce dove passano le condutture dell'acqua
calda e sa solo che, se si sdraia in un certo punto del pavimento,
sente una deliziosa sensazione di calore.
È il lavaggio del cervello la maggiore difficoltà dello smettere di
fumare; lavaggio creato dalla società in cui cresciamo, rafforzato
dalla nostra dipendenza e, ancor di più, dai nostri amici, colleghi e
familiari.
In primo luogo fumiamo perché vediamo gli altri farlo e pensiamo
di perdere qualcosa se non lo facciamo. Fatichiamo molto per
imparare a fumare e diventarne schiavi, eppure nessuno cerca di
capire cosa perde non facendolo. Ogni volta che vediamo un
fumatore pensiamo che ovviamente ne ottenga un qualche piacere,
altrimenti non lo farebbe. Anche quando riesce a smettere, l'ex

fumatore si sente spesso privato di qualcosa. A una festa, per
esempio, vede qualcuno che si accende una sigaretta, percepisce
questa sensazione di perdita e, sentendosi sicuro, decide magari di
accenderne una anche lui:
prima ancora di rendersene conto si ritrova nella trappola. Questo
lavaggio del cervello è molto potente e devi capirne bene gli effetti.
Da ragazzino ascoltavo spesso alla radio un programma, allora molto
famoso, di racconti polizieschi. In un episodio si faceva riferimento
alla dipendenza da marijuana, comunemente chiamata "erba".
All'ignaro fumatore gli spacciatori vendevano sigarette contenenti
l'"erba". Non c'erano effetti dannosi, semplicemente i fumatori
dovevano continuare a comperare quelle sigarette. Avevo sette anni,
era la prima volta che sentivo parlare di tossicodipendenza e l'idea mi
terrorizzò, e ancora oggi, nonostante pensi che l’ "erba" non crei
dipendenza, non mi azzarderei mai a fare un tiro di marijuana. Com'è
quindi ironico il fatto che io sia poi finito a essere un
tossicodipendente della droga numero uno!
Quanto sarebbe stato meglio se quel programma mi avesse messo
in guardia contro le sigarette! Non è inoltre una tragica beffa il fatto
che, cinquantanni più tardi, l'umanità investa miliardi nella ricerca
contro il cancro e, nello stesso tempo, spenda una fortuna a
persuadere giovani sani a diventare schiavi di un vizio disgustoso,
dal quale tra l'altro il nostro Governo trae un gigantesco utile
finanziario.
Con queste pagine stiamo smantellando il lavaggio del cervello:
non è il non fumatore che viene privato di qualcosa, ma è il povero
fumatore che rinuncia a una vita di:

salute
energia
vantaggio economico
tranquillità mentale
sicurezza
coraggio
rispetto di se stesso
felicità
libertà

E che cosa ottiene da questi enormi sacrifici? Assolutamente nulla,
tranne l'illusione di cercare di ritornare allo stato di pace, di
tranquillità e di sicurezza di cui gode sempre un non fumatore.




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