martedì 21 agosto 2012

LA PILLOLA CHE CANCELLA I RICORDI



Questo lo scenario per il venturo decennio di guerre in Medio Oriente. Un esercito di soldati senza emozioni e programmato per uccidere, incapace di provare sentimenti di colpa, pentimento o di orrore. La pillola si chiama Propanolo, già conosciuta come antinfiammatorio, potrebbe essere destinata un giorno ai militari statunitensi per cancellare la memoria dei crimini commessi. Questo scenario apre una lunga serie di considerazioni etiche. Che cosa succederebbe se una pillola del genere venisse usata da un criminale? E che cosa implica esattamente cancellare la nostra memoria? La parte di noi con cui ci riconosciamo. Significa forse distruggere completamente la nostra identità? David Magnus, direttore del Centro di Bioetica dell’Università di Stanford, parla di pericoli legati all’uso indiscriminato di questa sostanza e un rapporto di bioetica della Casa Bianca ne ha sospeso lo studio, ponendo importanti interrogativi etici riguardo l’alterazione della memoria.

 LA RICERCA SI E’ SPOSTATA IN CANADA


Ma i militari statunitensi stanno già pensando di rifinanziarla. Le porte sono spalancate da quando è passato il “Psychological Kevlar Act” che consente al Direttore della Difesa di sviluppare un piano di misure preventive per ridurre la probabilità che i soldati manifestino la Sindrome da Disordine Post Traumatico (ovvero l’ansia seguente un evento drammatico). Con questo atto il Pentagono mette avanti l’idea di usare diverse droghe per proteggere i combattenti dallo stress conseguente l’omicidio di altri uomini. Uno dei candidati è proprio il Propanolo, al cui trattamento si pensa di sottoporre i soldati di ritorno dall’Afghanistan e dall’Iraq.

ALL’UNIVERSITA’ DI AMSTERDAM

Il Propanolo è già stato somministrato a 60 studenti, mostrando loro l’immagine di un ragno, mente venivano sottoposti a uno shock elettrico, così che fossero spaventati dall’immagine anche in assenza dello stimolo fisico. Quando agli studenti veniva dato Propanolo non vi era alcuna reazione. Ma probabilmente non vi sarebbe stata alcuna reazione anche con un narcotico o con una botta in testa. Ma alla Difesa statunitense non fa grande differenza se questa sia una scienza spazzatura o un nuovo modo per controllare le persone. E con una droga credono di cancellare la paura del morso di un cane o l’angoscia per aver ucciso un altro essere umano. Che differenza fa? Quando l’uomo sarà trasformato in una perfetta macchina da guerra, anche i piani alti cancelleranno la loro paura di un esercito ribelle e insubordinato.

Davis Fiore

fonte : http://www.positivamente.it/
visto su link rumori dalla natura