lunedì 12 marzo 2012

IL DESTINO DEL PAESE E' SEGNATO


Il destino del Paese è segnato. Il fallimento economico, nascosto sotto il tappeto della diminuzione dello spread, è inevitabile. Le imprese chiudono o fuggono all'estero. Le tasse sui redditi di impresa si stanno prosciugando. La moltitudine di nuovi disoccupati non paga più l'Irpef. La bolla italiana si alimenta di Grandi Opere attraverso il trucco contabile del project financing che crea lavoro fittizio finanziato dallo Stato. "Scava una buca, riempi una buca, racconta in giro che è indispensabile". I costi delle mille Tav italiane sono scaricati sul debito pubblico, che aumenta, e su nuovi balzelli. L'inflazione sta divorando i redditi medio bassi. La giustizia è un giocattolo con le molle rotte e la burocrazia un Minotauro moderno, nessuna multinazionale investirebbe in Italia di fronte all'insicurezza del diritto e alla sicurezza di un labirinto di leggi che la strangolano. E' necessario pensare al dopo Monti che sarà anche il dopo partiti e il dopo seconda Repubblica. The future is unwritten, il futuro si può ancora scrivere.
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é giò tutto previsto.Sapere come andrò a finire non è difficile basta vedere che 


fine ha fatto la Grecia seguendo le indicazione dell'Europa,bene noi seguendo lo 


stesso trattamento faremo la stessa fine.





Ivano