martedì 16 agosto 2011

PERDITA DI PETROLIO NEL MARE DEL NORD


Una falla ad un pozzo petrolifero nel Mare del Nord sta provocando un nuovo allarme, dopo che una falla si è aperta sul fondo marino una falla provocando il riversamento di diverse centinaia di barili di petrolio in acqua, secondo la filiale britannica della Royal Shell olandese ed un ufficiale scozzese.
La fuoriuscita, annunciata dalla società in data di venerdì, si trova nella zona centrale del Mare del Nord conosciuta come il campo (petrolifero) Gannet, a circa 180 chilometri ad est di Aberdeen, in Scozia, e ha creato una patina di petrolio sulla superficie dell’acqua di circa 35 chilometri di lunghezza e 4 di larghezza, secondo la società. A partire da venerdì sera la ”fuoriuscita di petrolio è stata notevolmente ridotta”, secondo un comunicato stampa pubblicato sul sito web della Shell. Sul sito non c’è nessuna indicazione che la perdita si sia stata completamente fermata.
Non è chiaro quanto sia il petrolio rilasciato in mare. Alex Salmond, capo del governo regionale scozzese, ha detto che circa 110 tonnellate di petrolio, l’equivalente di circa 750 barili, si sarebbero riversati in mare, secondo quanto si apprende dall’agenzia Reuters.
La perdita di petrolio impallidisce di fronte  al disastro della piattaforma della BP Horizon Deepwater, che ha riversato nel Golfo del Messico quasi 5 milioni di barili di petrolio.
“Secondo le nostre attuali previsioni, il petrolio si disperderà naturalmente grazie alle onde e non raggiungerà mai la riva,” si legge sempre sul sito della Shell.
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Una falla ad un pozzo petrolifero nel Mare del Nord sta provocando un nuovo allarme, dopo che una falla si è aperta sul fondo marino una falla provocando il riversamento di diverse centinaia di barili di petrolio in acqua, secondo la filiale britannica della Royal Shell olandese ed un ufficiale scozzese.
La fuoriuscita, annunciata dalla società in data di venerdì, si trova nella zona centrale del Mare del Nord conosciuta come il campo (petrolifero) Gannet, a circa 180 chilometri ad est di Aberdeen, in Scozia, e ha creato una patina di petrolio sulla superficie dell’acqua di circa 35 chilometri di lunghezza e 4 di larghezza, secondo la società. A partire da venerdì sera la ”fuoriuscita di petrolio è stata notevolmente ridotta”, secondo un comunicato stampa pubblicato sul sito web della Shell. Sul sito non c’è nessuna indicazione che la perdita si sia stata completamente fermata.
Non è chiaro quanto sia il petrolio rilasciato in mare. Alex Salmond, capo del governo regionale scozzese, ha detto che circa 110 tonnellate di petrolio, l’equivalente di circa 750 barili, si sarebbero riversati in mare, secondo quanto si apprende dall’agenzia Reuters.
La perdita di petrolio impallidisce di fronte  al disastro della piattaforma della BP Horizon Deepwater, che ha riversato nel Golfo del Messico quasi 5 milioni di barili di petrolio.
“Secondo le nostre attuali previsioni, il petrolio si disperderà naturalmente grazie alle onde e non raggiungerà mai la riva,” si legge sempre sul sito della Shell.....