martedì 31 maggio 2011

L'ITALIA DI PISAPIPPA

Ha vinto il Sistema. Quello che ti fa scendere in piazza perché hai vinto tu, ma alla fine vince sempre lui. Che trasforma gli elettori in tifosi contenti che finalmente ha vinto la sinistra o, alternativamente, ha vinto la destra. Qualcuno ha detto al Pdmenoelle che "E' facile vincere con i candidati degli altri". Già, ma chi sono gli altri? Pisapia avvocato di De Benedetti, tessera pdmenoelle numero UNO (che ha per l'ingegnere svizzero gli stessi effetti taumaturgici della mitica monetina di Zio Paperone), Fassino deputato a Roma e sindaco a Torino che vuole la militarizzazione della val di Susa? Vendola che costruisce inceneritori insieme alla Marcegaglia, destina 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele di Don Verzé, padre spirituale di Berlusconi e mantiene privata la gestione dell'acqua? Il Sistema ha liquidato Berlusconi e deve presentare nuove facce per non essere travolto. Se sono vecchie, le fa passare per nuove. Se sono nuove le fagocita con la tessera di partito e ruoli di rappresentanza. Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?
A leggere i giornali sembra che il MoVimento 5 Stelle sia stato cancellato dalla politica, spazzato via dal nuovo che avanza. Ha vinto il Pdmenoelle, lo stesso che ha garantito per 18 anni a Berlusconi "una vita che non è mai tardi", che ha permesso lo Scudo Fiscale, votato l'indulto, che non ha reso possibile l'accorpamento tra elezioni amministrative e referendum (bastava un solo voto, ma erano assenti 10 pdmenoellini, tra cui Fassino, e 2 Idv, pensate che sia un caso?), che ha regalato tre frequenze nazionali pubbliche a Berlusconi chiedendo in cambio solo l'uno per cento del fatturato, che non ha fatto la legge sul conflitto di interessi quando era al governo e neppure ha modificato la legge porcata di Calderoli.
La Confindustria cerca nuove vie per mantenere i suoi parassiti. Si è svegliata dopo Fukushima, quando ha capito che la torta di circa 30 miliardi delle centrali nucleari stava svanendo, prima aspettava l'osso e taceva. La Confindustria, insieme ai partiti, farà di tutto per far fallire i referendum che gli sotrarrebbero la gestione dell'acqua per sempre. Dei referendum non parla più nessuno. Tutti in piazza a festeggiare. Tutto cambia perché nulla cambi. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

beppe grillo

LA NUOVA COSTITUZIONE

la nuova costituzione proposta dal partito italia nuova

Articolo 1

Lo Stato ha come fine quello di creare le condizioni migliori affinché l’individuo possa esprimersi nella società, secondo i propri desideri. L’individuo cittadino è libero di autodeterminarsi secondo i propri convincimenti e la propria coscienza e si assume la piena responsabilità delle azioni od omissioni compiute nell’esercizio di tale prerogativa. Ogni scelta dell’individuo che non sia in contrasto con la libertà altrui è personale e non può essere materia di competenza dello Stato.

Articolo 2

Lo Stato garantisce ad ogni individuo cittadino il proprio sostegno, nelle misure più idonee, siano esse di tipo organizzativo o normativo, per il raggiungimento dei propri scopi.

Articolo 3

Gli individui cittadini che si comporteranno con accoglienza, generosità e comprensione con i loro simili, e con tutte le espressioni universali della natura non avranno mai da temere il giudizio e la coercizione dello Stato.

Articolo 4

Ogni individuo cittadino che non dimostri di aderire ai principi fondamentali dello Stato perderà il proprio diritto alla cittadinanza e tutte le opportunità ad essa collegate.

Articolo 5

La proprietà privata è inalienabile e va tutelata, fatto salvo quanto disposto dalla Legge in materia di risarcimento del danno allo Stato e agli individui cittadini terzi.

Articolo 6

Nessuna organizzazione, associazione, gruppo o collettivo può fare valere diritti o prerogative superiori al singolo individuo cittadino.

Articolo 7

Nessuna norma pubblica o privata può prevalere sull’autodeterminazione dell’individuo cittadino, ancorché tale autodeterminazione non abbia risvolti violenti, aggressivi o costituisca minaccia all’incolumità, all’intimità e alla riservatezza di ogni altro individuo cittadino o all’organizzazione dello Stato.

Articolo 8

La scuola è gratuita fino al secondo grado superiore. Tutti i cittadini fino al compimento del 18 anno di età che non hanno un impiego debbono frequentarla. Alla scuola è affidato il compito di scoprire e valorizzare le capacità e i talenti dello studente, di incoraggiarne lo sviluppo e il perfezionamento. Lo Stato promuove attraverso la sua organizzazione, le proprie risorse e le disposizioni normative del caso, l’autodeterminazione di tutti gli individui cittadini che dimostrino di voler affermarsi nel campo dell’artigianato, dei mestieri, dell’agricoltura, dell’arte, della scienza e della ricerca intellettuale e scientifica.

Articolo 9

Il servizio sanitario è nazionale e gratuito per tutti gli individui cittadini. Viene erogato e gestito direttamente o indirettamente dallo Stato con l’unico fine di tutelare la vita umana con tutti gli strumenti che la medicina e la scienza offrono.

Articolo 10

Ogni individuo cittadino che approfitti in mancanza di una reale necessità del servizio sanitario nazionale sarà chiamato al risarcimento di quanto indebitamente ottenuto. La responsabilità di chi opera nell’ambito del servizio sanitario nazionale è personale, così come in ogni altro ente, organismo o istituzione dello Stato. Chiunque agisca in contrasto con i principi della presente carta è soggetto ai risarcimenti previsti dalla legge.

Articolo 11

Lo Stato mette a disposizione di ogni cittadino una struttura organizzata di uomini, donne e mezzi idonei, con il compito di tutelarlo, assisterlo e proteggerlo da ogni minaccia alla propria incolumità. Nessun individuo può sopraffare un altro per nessuna ragione neppure se rappresenta lo Stato. La presente carta stabilisce i limiti dell’azione coercitiva esercitata dallo Stato a tutela e a salvaguardia dei cittadini e della sua organizzazione.

Articolo 12

Un individuo cittadino può essere sottoposto ad un processo quando ne sussistano le condizioni determinate dal compimento di un reato. Qualunque individuo sottoposto ingiustamente a processo, o che sia stato assolto deve essere ripagato adeguatamente per il danno subito.

Articolo 13

L’azione penale non è obbligatoria ma discrezionale. È attivata su iniziativa dei Delegati del Capo dello Stato in ogni Provincia o per effetto di denuncia presentata presso di essi da ogni cittadino. Tutti gli individui cittadini senza distinzione, sono soggetti alla Legge, che non è uguale per tutti, ma vale per tutti. I Delegati del Capo dello Stato in ogni Provincia, giudicano secondo buon senso e in ossequio ai principi espressi da questa Carta con il fine di ottenere ravvedimento personale ed equo risarcimento per le vittime del danno o del delitto subito. I delegati provinciali tengono conto di tutte le caratteristiche dell’individuo che ha commesso il reato. Al Capo dello Stato possono essere rivolte in caso di condanna richieste di Appello che vengono evase entro 3 mesi dalla presentazione della domanda. Nessun processo può durare per un periodo superiore a 1 mese, salvo specifiche situazioni di carattere “eccezionale”, per le quali il periodo è esteso ad un massimo di 3 mesi. La legge stabilisce le modalità organizzative con cui ciascun Delegato Provinciale esercita la propria funzione giudiziaria in ossequio ai principi della presente Carta.

Articolo 14

Nessun cittadino può essere privato della libertà se non dopo una condanna per grave delitto nei confronti di un altro individuo. Si intende grave delitto ogni atto di violenza e aggressione fisica. Non è l’entità del danno procurato ma, l’atto in sè, che sarà oggetto di processo. La reclusione è prevista unicamente per delitti che abbiano oggetto tutte le espressioni di violenza fisica od atti volti a procurare danno fisico diretto o indiretto. La pena massima applicabile per legge è la reclusione a vita. Per tutti gli altri reati di carattere civile o penale la legge stabilisce i diversi provvedimenti da adottare di volta in volta a seconda dei casi. Tali provvedimenti avranno principalmente l’obiettivo di privare il cittadino condannato di una parte o tutte le opportunità offerte dalla società, compresa la proprietà privata. Il cittadino che non fosse nelle condizioni di risarcire il danno arrecato ai terzi o allo Stato con mezzi propri diretti o indiretti potrà essere posto coattivamente nella condizione di ottenere la somma dovuta tramite la prestazione d’opera o d’ingegno nelle modalità stabilite dalla legge. In caso di manifesta violenza o pericolo l’individuo potrà essere costretto agli arresti domiciliari o posto nella condizione di non nuocere.

Articolo 15

Ogni individuo cittadino che ha scontato o pagato l’eventuale condanna inflitta, di carattere penale o civile, ha diritto a non avere più menzione della pena nel contesto della vita sociale. Il passato di ogni individuo cittadino non può in alcun modo costituire pregiudizio per la sua vita sociale. Chiunque ponga in essere discriminazioni con questa modalità è soggetto ai risarcimenti di Legge.

Articolo 16

Ogni individuo cittadino è innocente fino a prova contraria. Ogni atto, iniziativa privata o pubblica volta a sovvertire o a non corrispondere a tale principio è punita dalla legge.

Articolo 17

L’individuo cittadino ha l’obbligo, se vuole godere della cittadinanza italiana e delle opportunità ad essa collegate, di pagare un contributo fisso annuo allo Stato determinato per legge. Tale importo determinato sulla base del fabbisogno storico dello Stato, non può essere incrementato, calcolato il riparto uguale tra tutti i cittadini, di più del 15% della cifra al momento dell’entrata in vigore della presente Carta. Ogni cittadino straniero che voglia entrare nel territorio nazionale per ragioni di turismo o affari ha l’obbligo di pagare una tassa d’ingresso annuale determinata per Legge. Qualunque cittadino straniero che voglia soggiornare nel Paese per un periodo maggiore di 3 mesi ha l’obbligo di pagare il contributo fisso annuo allo Stato. Il cittadino straniero che non è in regola con il pagamento del contributo fisso annuo allo Stato viene espulso dal territorio nazionale. Ogni aumento della tassa fissa, oltre il 15% deve essere sottoposto a referendum popolare. Il quesito referendario conterrà le motivazioni del fabbisogno di tale aumento e le iniziative ad esso collegate.

Articolo 18

Lo Stato è nazionale. Non sono previste elezioni di organi locali o periferici. L’amministrazione e l’iniziativa organizzativa dello Stato si svolge con i medesimi standard su tutto il territorio italiano.

Articolo 19

Lo Stato garantisce la realizzazione e l’adeguamento a standard di eccellenza delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico e sociale del Paese negli ambiti di sua competenza e a seconda delle risorse finanziarie disponibili. Lo Stato non ha l’obbligo di rendere conto all’individuo cittadino delle scelte operative, strategiche, organizzative della propria attività. Il cittadino individuo non può entrare nel merito di tali scelte ed iniziative che saranno tutte ispirate ai principi della presente Carta.

Articolo 20

Lo Stato attraverso le risorse finanziarie derivanti dalla tassa di ingresso nel Paese per i turisti stranieri, garantisce la tutela, il mantenimento e il ripristino delle opere d’arte, monumentali e architettoniche facenti parte del patrimonio nazionale, e mette altresì a disposizione le risorse adeguate in tutti gli ambiti della cultura della musica e dello spettacolo che rappresentano la tradizione culturale italiana nel mondo. Le risorse economiche prodotte da tali attività non potranno essere destinate ad altri settori.

Articolo 21

Il Capo dello Stato non rappresenta i cittadini individui, ma rappresenta solo l’organizzazione sociale del Paese. È eletto dai cittadini dai quali riceve gli ampi poteri previsti dalla presente Carta. A lui spetta l’emanazione delle Leggi, l’autorità giudiziaria, ed esecutiva. L’incarico di Capo dello Stato è permanente fino all’età di 75 anni. Egli può essere eletto a partire dall’età minima di 30 anni fino all’età massima di 50. Ha come unico obbligo quello di attenersi ai principi espressi in questa Carta. Al Capo dello Stato spettano tutte le decisioni di politica interna ed internazionale, egli può essere rimosso dall’incarico con Decreto del Collegio Popolare Nazionale solo nelle modalità espresse dalla presente Carta.

Articolo 22

Le consultazioni popolari si svolgono ogni cinque anni per l’elezione del Collegio Popolare Nazionale. Il Collegio Popolare Nazionale è composto di 45 membri eletti con sistema uninominale maggioritario a turno unico, su base nazionale. Il Collegio Popolare Nazionale ha poteri consultivi nell’ambito della gestione ordinaria dello Stato. Al Collegio Popolare Nazionale spetta la convocazione delle consultazioni popolari per l’elezioni del Capo dello Stato a seguito di morte o dimissioni di quest’ultimo. Il Collegio Popolare Nazionale ha l’obbligo su istanza sottoscritta da almeno il 55% dei cittadini aventi diritto al voto di convocare in ogni momento nuove elezioni per l’incarico di Capo dello Stato. Il Capo dello Stato riceve periodicamente i pareri dei membri del Collegio Popolare Nazionale su questioni di indirizzo politico interno e internazionale.

Articolo 23

Il Capo dello Stato, governa e amministra con l’ausilio di un Gabinetto Centrale e di delegati provinciali da lui nominati. Ogni delegato può essere rimosso dal Capo dello Stato, in qualsiasi momento, se il proprio comportamento è in contrasto con i principi della presente Carta.

Articolo 24

Il Capo dello Stato rispetta, pena il decadimento dall’incarico, e fa valere presso gli individui cittadini e gli organi dello Stato i principi di questa Carta sui quali si fonda l’organizzazione della società.

Articolo 25

Le organizzazioni militari dello Stato hanno come fine la difesa del territorio da aggressioni esterne e contribuiscono in momenti di pace alle opere di aiuto nazionale e internazionale in caso di conflitti e calamità naturali o altri eventi che minaccino gli individui. DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE I) Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente Carta, il Presidente della Repubblica in carica indice una consultazione popolare per l’elezione diretta del Capo dello Stato. II) Il Capo dello Stato entro 90 giorni dall’insediamento indice le elezioni per la formazione del Collegio Popolare Nazionale.III) Entro 120 giorni dall’entrata in vigore della presente Carta, cesseranno le prerogative e i modelli organizzativi di tutte le istituzioni dello Stato le quali saranno oggetto di revisione e riorganizzazione normativa da parte del Capo dello Stato sentito il parere del Collegio Popolare Nazionale. IV) La presente Carta Costituzionale è modificabile nella sua complessità ed emendabile nei vari articoli tramite referendum popolare promosso da almeno 5 milioni di cittadini aventi diritto al voto ovvero tutti coloro che abbiano compiuto il 18esimo anno di età. L’istituto del referendum esclusivamente propositivo è sempre ammissibile per questo e per tutti gli altri casi in cui i cittadini lo ritengano necessario purché lo promuovano alle condizioni previste dalla presente disposizione. Il referendum per essere ritenuto valido deve ottenere il voto favorevole di almeno il 51% dei partecipanti al voto con un minimo di votanti del 55% degli aventi diritto.
 
 

TIBET,LA STORIA DI UN GENOCIDIO CULTURALE

il 17 Novembre 1950, dopo l’invasione del Tibet da parte di 80.000 
soldati dell’Esercito di Liberazione Popolare, fu chiesto al Dalai Lama 
di assumere i pieni poteri politici come capo di Stato e di Governo. 
Nel 1954 si recò a Pechino per avviare un dialogo pacifico con Mao Tse- Tung
e altri leader cinesi. I suoi tentativi di soluzione pacifica del conflitto 
Sino-Tibetano furono vanificati dalla spietata politica perseguita da Pechino
nel Tibet, politica che scatenò la sollevazione popolare e la resistenza. 
La protesta si diffuse nelle altre regioni del paese. Il 10 marzo 1959 nella capitale, 
Lhasa, esplose la più grande dimostrazione della storia tibetana: 
i tibetani chiesero alla Cina di lasciare il Tibet.. 
La sollevazione nazionale tibetana fu brutalmente repressa dall’esercito cinese.
L’occupazione militare provocò la distruzione di oltre 6.000 monasteri,
 l’incendio di centinaia di biblioteche, il saccheggio di templi, 
la razzia di tesori religiosi e culturali, le esecuzioni sommarie
di decine di migliaia di tibetani.
Nel 1959 il Dalai Lama fugge in India dove ottiene asilo politico, 
seguito da circa 80.000 tibetani. 
Da allora vive a Dharamsala, nello stato indiano dell’Himachal Pradesh..
Nel 1987 dopo anni di silenzio riprendono le manifestazioni
di protesta contro l'occupazione cinese,
alle quali fa seguito la violenta repressione delle autorità di Pechino
che imporrà poi la legge marziale nel 1989 e nel 1990.
Nel 1989 Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama ottiene il premio Nobel per la Pace 
e prosegue la sua opera instancabile per sensibilizzare i governi del mondo 
sul dramma tibetano. Intanto il Tibet cambia radicalmente volto: 
la colonizzazione forzata di decine di migliaia di cinesi
ha alterato drasticamente l’equilibrio demografico, riducendo i tibetani
a minoranza nel loro paese; gli edifici religiosi sono oramai, 
a cominciare dal Potala, ridotti a semplici e vuoti musei; prosegue
senza sosta la deforestazione, la devastazione del delicato ecosistema tibetano, 
insieme alla localizzazione nell’altipiano di diverse discariche di rifiuti tossici e radioattivi.
L’intero Tibet sta per essere trasformato, con la forza, 
in un grande parco tematico della spiritualità a buon mercato, 
pronto ad accogliere frotte di turisti ai quali offrire paesaggi grandiosi
templi svuotati, karaoke a buon prezzo, indigeni in costume.
Intanto proseguono le violenze nei confronti dei monaci tibetani 
con arresti arbitrari, torture e violenze, nonostante la piena disponibilità 
al dialogo da parte del Dalai Lama. Ciò che è in atto oggi in Tibet 
è un vero e proprio genocidio culturale finalizzato a sradicare lingua,
cultura e tradizioni storiche tibetane.
L’assimilazione e il progetto di sradicamento dell’identità tibetana
hanno anche bisogno di gesti eclatanti, come l’arresto, 8 anni fa, 
del Panchen Lama, la seconda autorità religiosa del Tibet,
incarcerato all’età di 6 anni e da allora scomparso nella Cina totalitaria.
Nonostante tutto ciò la diaspora tibetana e la sua leadership 
rappresentano un’anomalia nella storia recente dei movimenti di liberazione.
Per intanto, da anni i tibetani in esilio eleggono democraticamente
il loro Parlamento e dal 2001 hanno votato, con l’elezione diretta, 
il Primo Ministro del Governo tibetano in esilio: il prof. Samdhong Rimpoche. 
Accanto alla formazione di organismi democratici e rappresentativi della diaspora, 
il Dalai Lama e la dirigenza tibetana hanno in modo sistematico optato 
per il rifiuto della lotta armata e per la scelta di forme di lotta pacifiche e non violente.

Gianni Vernetti

credo che in certi casi il ricorso alla lotta armata sia assolutamente legittimo
e doveroso, rimanere in tibet e lottare accanto ai suoi abitanti contro 
la tirannia cinese sia piu' onesto e coraggioso che fuggire in India

Ivano

lunedì 30 maggio 2011

DEV' ESSERCI UN PONY DA QUALCHE PARTE

Solo il tempo dirà se ci troviamo per davvero in un’ascesa planetaria, come dicono gli Hathors. Proprio adesso c’è un tale marciume, che è difficile dire se siamo in un processo di ascensione o se non stiamo affatto ascendendo. La nostra situazione sulla Terra mi ricorda la storia di quei due bambini a cui era stato promesso un pony. Un giorno, entrando nel granaio, videro che c’era una gigantesca montagna di sterco di cavallo. Tutti eccitati squittirono “Dev’esserci un pony qui da qualche parte!”
Quindi, forse, con tutta questa “m…a” che vola, deve proprio esserci un pony con le ali, diciamo. Naturalmente, per via della mia personalità cinica, prevedo che sia un somaro. Ma mi sto facendo prendere dal mio scetticismo personale.
Confesso che per me è una situazione particolare quella di canalizzare un gruppo di esseri che sembrano vedere sempre il lato positivo delle cose e hanno una visione della grandezza umana, che io, in quanto umano, a volte non condivido.
Eppure, so anche che nel mezzo dell’immenso caos e negatività che stiamo tutti vivendo, avvengono miracoli. Ma la maggior parte di questi miracoli di grazie avvengono dentro e fra gli individui. E, per lo più, non vengono riferiti in quelle maratone di suggestione ipnotica che annebbiano la mente, dette notiziari.
So anche che viviamo in un universo strano e magico, in cui possibilità nuove e inimmaginabili posso, e a volte lo fanno, apparire come improvvise ed inattese realtà. E quella che un tempo era una realtà apparentemente solida, può sparire in fretta dal radar e diventare storia.
Dopo tutto, penso che gran parte di ciò che accade all’umanità sia provocato da semplice coincidenza e casualità. Ma una parte di quello che ci accade è chiaramente il risultato diretto di quello che pensiamo e facciamo, sia individualmente che collettivamente. Ed è qui che risiede la mia più grande speranza per noi, a dispetto del mio cinico scetticismo e a dispetto della continua manipolazione obnubilante a cui siamo tutti esposti da parte dei nostri signori corporati, dei nostri governi, delle nostre istituzioni e religioni.
Sento che siamo in molti di più, su questo pianeta veramente incredibile, che ci stiamo risvegliando, in modi che i Controllori non avrebbero mai potuto immaginare. Nonostante le loro vaste risorse per ipnotizzarci e controllarci per mezzo della paura, della malignità e della disinformazione, la magia è in arrivo.
C’è una massa sempre crescente di noi che si sta risvegliando in tanti di quei modi.
Alcuni di noi si stanno svegliando alla inquietante realtà che i nostri leader politici ed economici ci hanno deliberatamente derubato, privandoci dei nostri diritti umani e drenando i nostri salvadanai per alimentare il loro insaziabile desiderio di denaro, di stato e di potere – persino a detrimento di coloro che avevano giurato di servire.
Altri di noi si stanno svegliando alla scioccante realtà che, con qualche eccezione, le nostre religioni hanno dirottato le nostre più alte aspirazioni spirituali. E, per una strana ironia, molti di loro sono diventati fonte di male nel mondo – se definiamo il male come ciò che provoca del male fra i membri della nostra famiglia umana. Un’occhiata alla storia e l’attuale insorgenza mondiale di fondamentalismo e intolleranze a base religiosa dovrebbero essere una prova più che sufficiente per dimostrarlo.
Un numero crescente di persone, in tutto il mondo, si sta svegliano anche alla verità che noi facciamo parte della natura, non ne siamo separati. E per loro la perdita di una specie non è una cosa insignificante. La vita, per questo gruppo, è una responsabilità sacra ed la necessità di occuparsi della Terra e del suo vasto ecosistema è una verità palese.
Altri di noi si stanno risvegliando dalla trance della realtà tridimensionale, rendendosi conto che c’è molto, molto di più nella nostra vita e in chi siamo, di quanto non ci abbia fatto credere la nostra cultura.
E queste non sono che alcune aree in cui i primati umani si stanno risvegliando.
Forse gli Hathors hanno ragione. Forse c’è un’onda di energia evolutiva che si muove attraverso tutto lo spazio. E, forse, come dicono loro, ci troviamo nel mezzo di un grandioso esperimento – l’evoluzione della coscienza nella materia.
Ma, qualunque sia la ragione, a me sembra che sempre più di noi stiano scegliendo di non spegnere la Sveglia Cosmica. E, invece di continuare nel vano tentativo di rimanere incoscienti, sempre più di noi stanno scegliendo l’atto radicale, coraggioso e audace di risvegliarsi dal Grande Sonno di Maya e dal miasma della nostra civiltà.
Che cosa succederà quando la maggior parte del mondo si sveglierà, Dio solo lo sa.
TOM KENYON
http://tomkenyon.com/opportunita-evolutive-nel-nodo-caotico

MANGIARE BENE PER VIVERE MEGLIO

Lo schema che propongo è valido per tutti in generale,
 e serve come traccia orientativa, flessibile e non rigida.
Ognuno lo deve adattare alla sua situazione personale fisica, 
di lavoro, di gusti, di carattere.
Ho incluso nello schema l’esigenza di rispettare i 3 cicli giornalieri umani:
 4 am-12: ciclo eliminativo, 
(coadiuvarlo mangiando rigorosamente solo frutta di prima mattina),
 12-20: ciclo appropriativo (mangiare la parte più consistente dei cibi della giornata),
 20-4 am: ciclo assimilativo(si dorme e basta).
E ho incluso anche il rispetto del five-per-day di Cambridge,
 riducendo l’importanza e la consistenza di pranzo e cena.
Ore 7: Prima colazione. Succo di 4 arance o di due pompelmi.
Ore 9: Seconda colazione: 2 kiwi e una banana, oppure un kiwi e un caco.
Ore 11: Terza colazione: Crema di avena, più semi di sesamo
 frantumati al pestello, semi digirasole, germe di grano, 
semi di lino, il tutto intenerito nel latte di cereali. 
Oppure popcorn fattofresco in casa con banane o con fichi (in stagione).
Ore 13: Pranzo: a) Piatto abbondante di verdure crude, incluso radicchio, 
lattuga, cavoli, tarassaco,
cavolini Bruxelles, carciofi, finocchi, germogli vari (non più di 4 tipi di verdure in
tutto). Si può accompagnare con pane integrale.
b) Riso integrale nero o miglio, o altri cereali cotti al dente (chi non ce la fa,
 può optareper la pizza vegetariana alle verdure fresche e non di scatola, 
o per una pasta integrale al dente con verdure).
c) Manciata di mandorle e pinoli o simili.
Ore 16: Prima merenda: una mela o una pera.
Ore 18: Seconda merenda: alcuni mandarini, o due melograni, o un caco.
Ore 19: Cena: a) Piatto abbondante di verdure crude
 (meglio se alternate rispetto a pranzo)
b) Zucca, patata, patata dolce o legumi
c) Manciata di noci e pinoli e datteri
Note aggiuntive:
- Nessuna bevanda a pranzo e cena. 
Al massimo mezzo bicchiere d’acqua naturale(non gassata).
- Massimo 2-3 bicchieri d’acqua al giorno lontano dai pasti, 
per chi indulge ancora coi cibi cotti.
- Qualche oliva e qualche carciofino sott’olio, o altre cose del genere, 
possono andare benissimo,senza
esagerare con la quantità, perché dare un pizzico di più gusto ai cibi 
non è peccato mortale.- Per condire, usare sempre e solo un buon olio 
di oliva extravergine, spremuto a freddo, più aceto
balsamico o qualche goccia di aceto normale, 
tenendo sale e aceto al minimo, essendo entrambinocivi.
- In alternativa a pranzo e cena si può sempre optare 
(specie se in viaggio) per 3-5 panini integralicon
abbondante verdura, avocado, carciofini, pinoli crema di funghi o di olive).

Valdo Vaccaro - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
• Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

sabato 28 maggio 2011

MEGLIO UN TOPO TRA DUE GATTI CHE UN MALATO TRA DUE MEDICI

I medici sono i primi a non credere alla chemioterapia !
Il caso di uno dei più grandi esperti al mondo:
Se pensate che tutti i medici siano davvero convinti dell’efficacia delle
cure che propinano ai loro malati e che nel caso siano loro ad ammalarsi di
cancro si sottopongano alle stesse cure chemioterapiche e radioterapiche che
prescrivono ai loro malati siete degli illusi. Se non ci credete leggete
questa storia.
Sidney Winawer è un oncologo direttore del Laboratorio di Ricerca per il
Cancro al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri
più importanti del mondo. Per capirne l’importanza, pensate che è stato
l’ospedale a cui si è rivolto Giovannino Agnelli.

Per decenni ha praticato la chemioterapia a tutti i pazienti, metà dei quali
sono deceduti. Ma un giorno la diagnosi è toccata a sua moglie… Alcuni di
voi probabilmente (spero non proprio tutti) si aspetterebbero di sentire che
il dottor Sidney Winawer abbia sottoposto la moglie alle stesse cure che per
decenni ha dato, con tanta convinzione, a tutti i malati. Ebbene no.
Ben consapevole dei danni catastrofici e dell’inutilità assoluta di quel
tipo di cura (come ammetterà più tardi nel suo libro “Dolce è la tua voce”,
Positive Press, 1998) NON la sottopone a nessuna chemioterapia o
radioterapia, ma si affida alla… somatostatina (Metodo Luigi Di Bella) !
E la moglie guarisce !!
Spero che dopo aver conosciuto questa storia (verificabile quanto si vuole,
basta leggere il libro) molti possano riflettere sui danni e l’inefficacia
delle terapie tradizionali. Considerate che non è affatto un caso isolato,
anche alcuni primari in Italia (di cui non posso citare i nomi per evitare
querele) curano con la chemioterapia i pazienti, ma curano se stessi o i
familiari con l’aloe ! Praticamente abbiamo visto che quando la malattia
colpisce loro (considerate che era uno dei maggiori esperti al mondo !),
sono i primi a NON credere alle cure che propinano.
A un certo punto si scopre che sono consapevoli dell’inutilità e della
dannosità dei prodotti delle case farmaceutiche e si affidano alle cure
alternative.
Dopo aver avuto la conferma di uno dei più grandi esperti mondiali sul
cancro sul fatto che la chemioterapia NON funziona, credete ancora ai
ricercatori pagati dalle case farmaceutiche, il cui interesse è quello di
vendere i loro farmaci che costano centinaia di milioni ?
Perchè la chemioterapia non risolve il problema
La chemioterapia distrugge completamente il sistema immunitario
Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di
cancro per un’insufficienza del sistema immunitario.
La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di
distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo,
col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di
nuovo per anni o anche per il resto della vita.
LA CHEMIOTERAPIA DISTRUGGE TUTTE LE DIFESE IMMUNITARIE, IN MOLTI CASI IL
TUMORE RITORNA PIU’ VIOLENTO DI PRIMA !!!
Per dare un’idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto
dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi “farmaci”:
pensate che basterebbe solo triplicare le dosi di una sola “seduta” di
chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel
giro di pochi giorni (potete controllare voi stessi dato che la tossicologia
è pubblica). Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo (mesi e
mesi), molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna ad
es. dopo un mese a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni
nell’organismo !
E’ vero che le cellule tumorali sono molto più sensibili a questi farmaci
rispetto alle cellule sane, ma è anche vero che la chemioterapia azzera
completamente il sistema immunitario, lasciando l’organismo senza nessuna
difesa (insufficienza midollare, renale, epatica, cardiaca, respiratoria,
fibrosi polmonari, polmoniti interstiziali ecc.). Inoltre provoca lesioni
estese a tutti gli organi e tessuti e conseguente necrosi irreversibile di
alcuni di essi. Non c’è da stupirsi che tutti questi farmaci siano
estremamente cancerogeni, ossia potenzialmente in grado di sviluppare tumori
anche in una persona sana!
Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una
cura chemioterapica, non è dovuto a una certa “predisposizione” della
persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi
l’organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito
nuovamente.
La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poiché
questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza.
E’ QUASI SEMPRE LA CHEMIOTERAPIA LA RESPONSABILE DEL RITORNO DEL CANCRO,
ROVINANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO PER ANNI E ANNI !
Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario. Per
molti tipi di tumore, il sistema immunitario ha una “memoria”, esattamente
come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia, ecc.); se
il tumore viene vinto dall’organismo stesso, piuttosto che represso dai
farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito. L’aloe ha un
centinaio di principi attivi che potenziano il sistema immunitario in modo
ineguagliabile rispetto a qualsiasi altro farmaco, inoltre questi hanno un
ruolo attivo e selettivo nell’aggredire le cellule malate, inducendo
l’apoptosi.
Tutto questo è stato dimostrato scientificamente in molte università del
mondo, comprese alcune italiane.
Inoltre è possibile scaricare qui nel ns sito, un estratto del libro “La
terapia dei tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare”, dott.
Giuseppe Nacci, seconda edizione, maggio 2002, dove si parla appunto del
fallimento della chemioterapia e dei gravi danni che comporta.
Perchè non fidarsi ciecamente dei medici
Cosa ci guadagnano ?
La maggior parte delle persone si fida ciecamente dei medici, poiché sono
professionisti: chi meglio di loro potrà dirmi cosa è meglio per me?
Qualunque farmaco loro consiglino, anche se con manifesti e accertati
effetti collaterali e controindicazioni si assume senza battere ciglio,
poiché il medico ci consiglia di prenderlo. Dobbiamo metterci in testa che i
medici quando ci spingono a consumare un farmaco ci guadagnano, al pari dei
farmacisti, poiché le case farmaceutiche li “premiano” proprio per
diffondere i farmaci (se hai un certo numero di pazienti che consuma questo
farmaco ti regalo un viaggio, un computer, ecc.). Il medico riceve
puntualmente dei promotori commerciali che gli danno queste informazioni:
“abbiamo fatto delle ricerche su questo farmaco, si è dimostrato (chissà
come ?) che questo farmaco da noi prodotto e brevettato “aiuta a ridurre i
sintomi” di questa malattia (notate: non “guarisce”, ma “aiuta a ridurre i
sintomi”), ha questi effetti collaterali, ma è approvato dal Ministero della
Sanità. Il medico, quando si presenta un paziente con quei sintomi, avverte
il paziente degli effetti collaterali (non sempre tra l’altro) e consiglia
il farmaco. Dal suo punto di vista morale è a posto (il farmaco è approvato
e legale), dal punto di vista economico ci guadagna parecchio, per cui
perchè dovrebbe consigliarvi invece qualcos’altro dove non c’è guadagno e
non è sperimentato dalle case farmaceutiche che lo sponsorizzano ? Anzi,
così facendo ne ricaverebbe un danno, poiché le case farmaceutiche lo
guarderebbero con un cattivo occhio, un medico fuori dal coro, da evitare,
da isolare dalla comunità medica.
Quello che sto dicendo è verissimo ed è stato denunciato pubblicamente sui
media proprio da medici che, disgustati da questo sistema “commerciale”, si
sono ribellati alle case farmaceutiche.
Le sostanze naturali, invece, sono malviste dalle case farmaceutiche, poichè
non sono brevettabili e offrono un guadagno infinitesimale rispetto ai
farmaci. Di conseguenza le case farmaceutiche evitano di fare ricerche su di
essi e anzi tentano di screditarle per mezzo dei medici. Gli unici a fare
ricerche sulle sostanze naturali sono le università o più raramente le
aziende produttrici di integratori, ma i risultati di queste ricerche non
sono certo pubblicizzati come quelli dei farmaci.
Il risultato (assurdo e ridicolo) è che la gente diffida dei prodotti
naturali, anche se sono approvati dal Ministero della Sanità e totalmente
innocui, come se fossero pericolosi e dannosi.
E’ assolutamente sconvolgente che molte persone, andate dal medico per
risolvere problemi semplici, come l’insonnia, l’allergia, il mal di schiena
o il mal di testa si ritrovano letteralmente “schiave” dei farmaci e dopo
poco tempo hanno problemi molto più gravi di quelli che erano andati a
risolvere.
Così, se si ha l’insonnia il medico prescrive i sonniferi, che causano
inevitabilmente depressione e che devono quindi essere curati con gli
antidepressivi; se si ha l’allergia vengono prescritti gli antiallergici (o
antistaminici) che causano anch’essi depressione, col risultato di diventare
schiavi degli antidepressivi; se si hanno dolori vengono prescritti gli
antidolorifici, che causano problemi allo stomaco e all’intestino e che ogni
anno uccidono migliaia di persone. E’ ovvio che dopo essere stati
scombussolati dai farmaci per lungo tempo è molto difficile riuscire a
liberarsi dalla dipendenza. Se ad es. si sono presi sonniferi per settimane,
non appena si smette di prenderli non si riesce a dormire più.
TUTTI I FARMACI INTOSSICANO ENORMEMENTE L’ORGANISMO, INDEBOLISCONO IL
SISTEMA IMMUNITARIO, AUMENTANDO IL RISCHIO DI CANCRO
Non c’è che dire, i ricercatori farmaceutici hanno congegnato proprio bene
il meccanismo: sopprimono il sintomo, ma solo finché prendi il farmaco,
praticamente quindi si è costretti ad assumerlo per tutta la vita, si
diventa quindi schiavi dei farmaci, finché non insorgono altre malattie e a
quel punto si è costretti ad assumere altri farmaci, sempre concepiti come
il primo, ossia che subdolamente nel lungo periodo causano altri malesseri.
La cosa ancora più impressionante è che questi problemi possono essere
risolti con rimedi naturalissimi e innocui, ma che i medici incredibilmente
non conoscono per ignoranza o fanno finta di non conoscere, perchè non
sponsorizzati dalle case farmaceutiche.
Così, se un paziente va dal medico dicendo: “posso prendere la glucosamina
per rigenerarmi le cartilagini e farmi passare l’artrite ?”. Il medico
risponde: “la glucosamina ? e che cos’è ? non l’ho mai sentita (che equivale
a dire non c’è nessuna azienda farmaceutica che mi regala qualcosa se te la
prescrivo), prenditi gli antidolorifici”. Se invece gli si dice: “posso
prendere la melatonina al posto dei sonniferi ?”, il medico risponde: “la
melatonina ? e che cos’è ? non l’ho mai sentita (che equivale a dire non c’è
nessuna azienda farmaceutica che mi regala qualcosa se te la prescrivo),
prenditi i sonniferi e gli antidepressivi”.
Queste cose incredibili succedono ogni giorno e io le ho viste con i miei
occhi e ogni volta mi fanno venire il voltastomaco. La mentalità della gente
è stata talmente plasmata a ragionare in questo modo che la gente ha totale
fiducia in gente ipocrita “qualificata”, ma che dà consigli solo in base a
puri interessi economici e non ha invece fiducia nelle cose naturali. Ho
letto recentemente che alcuni medici sono giunti ad affermare addirittura
che l’aloe sia tossica e per giunta cancerogena.
Questa è la cosa più falsa e immorale che si possa dire sull’argomento e
viene detto unicamente a scopo disinformativo, per evitare che la gente
possa provarla e scoprirne gli effetti benefici.

dr. G. Paolo Vanoli (I2VGP) – Giornalista pubblicista – Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturali
http://www.mednat.org/curriculum.htm
MarcoM
02-11-2007, 18:00
G. Paolo ha scritto:
“Meglio un topo tra due gatti che un malato tra due medici” – By Padre Pio
Non cliccate sul suo sito.

[cut off the capital B to reply]
G. Paolo
03-11-2007, 09:33
“MarcoM” ha scritto nel messaggio
news:3JIWi.161715$EMAIL REMOVED
G. Paolo ha scritto:
“Meglio un topo tra due gatti che un malato tra due medici” – By Padre
Pio
Da indagini e questionari si rileva che, ad esempio, tra gli oncologi
americani 3 medici su 4 rifiuterebbero qualsiasi chemioterapia, a causa
della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti per l’organismo umano.
Quanti oncologi si curerebbero con la chemio ? 64 su 79 si dimostrano
riluttanti !
Qualcuno si è mai chiesto se l’oncologo, in caso di bisogno, acconsentirebbe
a farsi trattare con la chemioterapia ? Sorpresa !…
Contrariamente alle nostre supposizioni – e anche se i media si guardano
bene dal divulgarlo – esiste una grande sfiducia tra gli oncologi riguardo
la chemioterapia. Da indagini e questionari si rileva che, ad esempio, tra
gli oncologi americani 3 medici su 4 (il 75%) rifiuterebbero qualsiasi
chemioterapia, a causa della sua inefficacia e dei suoi effetti devastanti
per l’organismo umano.
Ecco alcune delle testimonianze di medici a riguardo:
Nell’anno 1990, ad esempio, il prof. Ulrich Abel, dell”Università di
Heidelberg affermava ((Healing Journal, No. 1-2, Vol. 7): “sebbene i farmaci
chemioterapici portino ad una “risposta”, cioè ad una diminuzione della
massa tumorale, questa riduzione non produce affatto un prolungamento della
sopravvivenza del paziente; il cancro, invece, torna più aggressivo di prima
poiché la chemio favorisce la crescita di ceppi tumorali resistenti.
Inoltre la chemio danneggia gravemente le difese dell’organismo, tra cui il
sistema immunitario, spesso i reni e il fegato”.
Dopo anni di ricerca in oncologia, Abel arriva ad una conclusione:
“Un’analisi bilanciata ed imparziale della letteratura medica mostra un
indice di successi terapeutici quasi nullo dei trattamenti impiegati
convenzionalmente nel trattare forme avanzate di tumori solidi”. Abel
conclude, inoltre, dopo avere intervistato centinaia di oncologi: “Quello
che pensano realmente, non sembra essere quello che consigliano alla gente”.
Abel cita studi che hanno mostrato “che molti oncologi non accetterebbero la
chemioterapia se avessero il cancro loro stessi” – The Cancer Chronicles,
dicembre 1990.
“Alcuni scienziati di stanza presso il McGill Cancer Center (McGill
University, Montreal, Canada) inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai
polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia essi
nutrissero nelle terapie che applicavano. Fu loro chiesto di immaginare di
aver contratto essi stessi la malattia e quale delle sei attuali terapie
sperimentali avrebbero scelto.
Risposero 79 medici, 64 dei quali non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad
alcun trattamento che contenesse Cisplatino – uno dei comuni farmaci
chemioterapici che applicavano – mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le
terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili, a causa
dell’inefficacia e dell’elevato grado di tossicità della chemioterapia”.
Philip Day, “Cancer: Why We’re Still Dying To Know The Truth”, Credence
Publications, 2000.
“Non vi è alcuna prova che per la stragrande maggioranza dei casi la
chemioterapia prolunghi le aspettative di sopravvivenza. Questa è la grande
menzogna su tale terapia, cioè che esista una correlazione fra la riduzione
del tumore ed il prolungamento della vita del malato”.
Philip Day, “Cancer: Why We’re Still Dying To Know The Truth”, Credence
Publications, 2000.
Nel 1991, l’oncologo Albert Braverman diceva: “.nessun tumore solido che era
considerato incurabile nel 1975 è curabile oggi. Molti oncologi
raccomandano la Chemioterapia per qualsiasi forma di tumore, con aspettative
che il sistematico fallimento non scoraggia.”
Riunione del settembre 1994 del President’s Cancer Panel.
Il President’s Cancer Panel è un Ente nato in conseguenza del National
Cancer Act, un programma di lotta contro il cancro, firmato da Richard Nixon
il 23/12/1971 e per cui si sono spesi fino al 1994 “solo” 25 miliardi di
dollari.
John C. Balair III, insigne professore di epidemiologia e biostatistica alla
Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di oncologia degli Stati
Uniti e dell’intero pianeta, si esprime, alla fine del suo intervento, con
queste incoraggianti parole: “Torno a concludere, come feci sette anni fa,
che i nostri vent’anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta
la linea. Grazie e arrivederci”.
“La maggior parte dei malati di cancro di questo paese (USA) muore a causa
della chemioterapia, la quale non elimina i tumori al seno, al colon od ai
polmoni. Tale aspetto e’ documentato da oltre un decennio, e tuttavia i
medici utilizzano ancora la chemioterapia per combattere questi tumori”.
(Allen Levin, MD, UCSF, The Healing of Cancer, Marcus Books, 1990)
“Se contraessi il cancro, non ricorrerei mai ad un centro standard per la
cura di tale malattia. I malati di cancro che stanno alla larga da questi
centri hanno qualche probabilita’ di farcela”.
(Prof. Charles Mathe, Esperto in oncologia, su Medicine Nouvelles, Paris
1989)
“Il dr. Sardina Jones, docente presso l’Universita’ di California, dopo
aver analizzato per molti decenni le statistiche relative alla sopravvivenza
al cancro, ha tratto la seguente conclusione: ..”quando non vengono curati,
i malati non peggiorano, o addirittura migliorano. Le inquietanti
conclusioni del dr. Jones non sono mai state confutate”.
(Walter last, giornalista che scrive sul The Ecologist)
“Molti oncologi raccomandano la chemioterapia praticamente per qualsiasi
tipo di tumore, con una fiducia non scoraggiata dagli insuccessi pressoche’
costanti”
(Albert Braveman, MD, “medical Oncology in the 90s”, Lancet 1991, vol.337,
p.901).
“Nonostante il diffuso impiego della chemioterapia, negli ultimi 70 anni, il
tasso di mortalita’ da cancro al seno non e’ variato”. (Thomas Dao, MD,
New England Journal of Medicine, marzo 1975, vol.292, p.707).
Il Dr. Ralph Moss autore di: The Cancer Industry, denuncia le convenzionali
politiche sanitarie relative al cancro. In una intervista nello studio
radiofonico di Laura Lee (1994), affermo’: ” In fin dei conti, non vi e’
alcuna prova che la stragrande maggioranza dei casi la chemioterapia
prolunghi le aspettative di sopravvivenza, e questa e’ la piu’ grande
menzogna su tale terapia, cioe’ che esista una correlazione fra la riduzione
del tumore ed il prolungamento della vita del malato”.
“I nostri regimi più efficaci sono gravidi di rischi, di effetti collaterali
e di problemi pratici. Dopo che tutti i pazienti che abbiamo curato ne hanno
pagato lo scotto, solo un’esigua percentuale di essi viene ricompensata da
un effimero periodo di regressione tumorale, generalmente parziale”.
Edward G. Griffin, “World Without Cancer”, American Media Publications,
1996.
“Il Dr. Ulrich Abel, epidemiologo tedesco della Heidelberg/Mannheim Tumor
Clinic, ha esaustivamente analizzato e passato in rassegna tutti i
principali studi ed esperimenti clinici mai eseguiti sulla chemioterapia.
Abel scoprì che il tasso mondiale complessivo di esiti positivi in seguito a
chemioterapia era scioccante in quanto, semplicemente, non erano disponibili
da nessuna parte riscontri scientifici del fatto che la chemioterapia riesca
a “prolungare in modo apprezzabile la vita dei pazienti affetti dai più
comuni tipi di cancro organico.”
Abel sottolinea che di rado la chemioterapia riesce a migliorare la qualità
della vita, la descrive come uno squallore scientifico e sostiene che almeno
l’80% della chemioterapia somministrata nel mondo è priva di qualsiasi
valore. Ma, anche se non esiste alcuna prova scientifica che la
chemioterapia funzioni, né i medici né i pazienti sono disposti a
rinunciarvi. – Lancet, 10 agosto 1991
Nessuno, fra i principali media (nel mondo), ha mai nemmeno citato questo
esaustivo studio che e’ stato silenziosamente e ..completamente insabbiato
!.
“Quando ricorriamo all’assistenza del piu’ accorto dei medici, e’ probabile
che costui faccia affidamento ad una “verita scientifica” la cui
infondatezza diventera’ manifesta nell’arco di pochi anni”. (Marcel Proust)
Nella chemioterapia, la ciclofosfammide non è altro che un iprite chelata
che viene introdotta nell’ organismo,
http://www.aimac.it/informazioni/profili/visualizza.php?id_articolo=716
Peccato che delle controindicazioni nascondano che e’ cancerogeno…..
L’uso a lungo termine della ciclofosfamide può causare problemi di fertilità
e aumento del rischio di neoplasie -
http://www.printo.it/pediatric-rheumatology/information/Italia/15.htm
Ciclofosfamide: cancerogeno l’International Agency for Research on Cancer
(IARC) ha classificato alcune sostanze come cancerogene o come
potenzialmente cancerogene.
(Tab. 2) IARC 1987 http://www.eupharma.org/pubbli/galli.pdf
da:
http://www.dogpile.com/info.dogpl/search/web/Ciclofosfamide%2Bcancerogeno
Cyclophosphamide is on the Hazardous Substance List because it is cited by
DOT, IARC, NTP and EPA. This chemical is on the Special Health Hazard
Substance List because it is a CARCINOGEN, a MUTAGEN and a TERATOGEN. A
carcinogen is a substance that causes cancer.
http://www.state.nj.us/health/eoh/rtkweb/0587.pdf
da: http://www.dogpile.com/info.dogpl/search/web/cyclophosphamide%2Bmutagen
C’e’ qualcosa che non quadra nella pratica medica per il cancro.
La prossima volta che vi chiedono di fare delle Donazioni ad organizzazioni
per la “ricerca” sul cancro, tenete presente che il Vs. denaro verra’
utilizzato per sostenere un’industria che molti scienziati hanno giudicato
un fallimento legalizzato ed altri una frode.
Tratto da “Morte per trattamento medico” 2003, Nexus n°44, pag. 29
Ci sono altri oncologi che non si curerebbero con le cure che fanno ai loro
pazienti:
http://www.garynull.com/Documents/Spectrum/afraid_of_their_own_medicine.htm
http://www.shirleys-wellness-cafe.com/cancer.htm
Townsend Letter for Doctors & Patients, Jan 1998; Spectrum, Mar/April 1998

dr. G. Paolo Vanoli (I2VGP) – Giornalista pubblicista – Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturali
http://www.mednat.org/curriculum.htm
G. Paolo
02-11-2007, http://it.narkive.com/2007/11/2/1314478-la-chemio.html
“Meglio un topo tra due gatti che un malato tra due medici” – di Padre Pio
da Pietralcina
http://www.stampalibera.com/?p=26879